Destiny 2, Recensione PS4
Il 9 settembre 2014, Destiny di Activision Blizzard arriva nei salotti di milioni di videogiocatori su PS3, PS4, Xbox 360 e Xbox One, stregati dalla beta, dalle immagini, dalle informazioni e dalle premesse di quello che – potremmo osare dire – essere stato il più grande ed ambizioso progetto di Bungie in tutti i suoi anni.
Uno sparatutto in prima persona ma anche un mmo, un mondo di gioco condiviso da milioni di utenti che si organizzano in gruppi di avventurieri o grandi clan, per darsi battaglia tra loro oppure per dare battaglia a potenti boss degni dei migliori raid che “un Mmorpg griffato Blizzard” a caso potesse offrire. Una pietra è stata posata e su quella è stato eretto un monumento capace di attrarre a sé più di 25 milioni di utenti. Il 6 settembre di 3 anni dopo, ecco arrivare Destiny 2, fin da subito campione di vendite e capace di monopolizzare l’attenzione di tutti quelli che – nel mese di FIFA e PES – non sono attratti dai giochi di calcio. Può essere giocato su PS4 e Xbox One e dal prossimo mese (dal 24 ottobre per la precisione) anche gli utenti registrati su Battle.net di Blizzard, via Pc Windows, potranno contribuire alla Battaglia per la Terra che i Guardiani mandano avanti contro la Legione Rossa.
DALLA LUCE ALLE TENEBRE, ANDATA E RITORNO
Lungi da noi voler rivelare anche il più piccolo dettaglio della trama, niente che non possiate apprendere tramite trailer ufficiali di gioco oppure recensioni di colleghi con il pallino della cronistoria di Destiny 2. In questa sede basta sapere che tutto quello per cui si è lottato per tre, lunghi, anni, nel primo Destiny ed espansioni annesse, è stato spazzato via dalla Legione Rossa guidata dal Dominus Ghaul. Questi è un Cabal che abbatte la Torre e ingabbia il Viaggiatore, perché ha intenzione di soppiantare i vecchi Guardiani per dare ai suoi legionari la tanto sospirata, “luce del viaggiatore”, che garantisce super-poteri ed immortalità.
L’umanità, Guardiani inclusi, è fuggita dalla Terra per rintanarsi sulle lune di Giove e Titano, mentre una piccola sacca di resistenza si riunisce intorno alla carismatica guerrigliera Suraya Hawthorne nella Zona Morta terrestre. Il nostro alter-ego è uno di questi Guardiani, uno dei reduci dei Signori del Ferro (l’ultima, grande, espansione di Destiny), uno dei pochi che non si arrende di fronte alla ritrovata mortalità e combatte perché il fragile ordine venga ristabilito e la Legione Rossa venga spedita lì da dove è arrivata.
DESTINY 2.0
Destiny 2 è il risultato di anni di sviluppo, passati dai primi – incerti – passi del primo Destiny, delle sue scelte di narrazione affidate ad un diario che quasi nessuno ha letto (il famoso Grimorio) e proseguiti con le espansioni che, pian piano, ne hanno solidificato le fondamenta e costruito sopra il successo. Con una scelta narrativa molto coraggiosa, cioè quella di resettare tutto quanto è stato fatto in termini di storia, Bungie ha così potuto attingere a piene mani da tutto lo sfondo narrativo, fantascientifico e parzialmente fantasy delle sue produzioni. Il risultato è un gioco che calza perfettamente sul giocatore assolutamente “a digiuno” di Destiny e sul veterano che ha passato centinaia di ore di gioco sul prequel.
Graficamente parlando, pur essendosi sdoganato da un motore grafico che dovesse scendere a compromessi con PS3 e Xbox 360, Destiny 2 non sembra poi tanto distante dal suo predecessore, sebbene gli effetti speciali, illuminazione e la vastità degli ambienti ne abbia sicuramente giovato. E’ come se si trattasse di un lavoro di “remastering” davvero certosino: a partire dalla creazione del personaggio, infatti, ci è venuto il dubbio se fossimo su Destiny oppure su Destiny 2. Creare il proprio alter-ego, infatti, prevede la navigazione di un’interfaccia e la scelta di poche opzioni che sono – né più né meno – quelle identiche del primo Destiny. Prima di sceglie la classe: Titano, Cacciatore o Stregone, e poi si va a personalizzare (pochissimo) il volto e la capigliatura del nostro alter-ego.
Armi, nemici e progressione dei livelli sono rimasti invariati. L’eccezione la fanno la tipologia di armi (quelle che prima erano secondarie sono state promosse a “pesanti”) e il sistema di potenziamento di queste. Prima, infatti, più si usava un’arma e più questa accumulava punti esperienza, sbloccando capacità aggiuntive. Adesso ogni arma è totalmente “sbloccata” nella sua essenza e due armi uguali possono essere fuse per ottenere un effetto migliore, ma niente che non fosse già presente, a suo modo, sul primo Destiny. I nemici sono – né più né meno – quelli di tre anni fa: Caduti, Alveare, Vex e Cabal, con minimi cambiamenti. I primi cercano di soverchiare i Guardiani grazie al loro numero spropositato, i Vex grazie alle loro capacità di teletrasporto e i Cabal con la bruta potenza dei loro armamenti e delle loro corazze.
CACCIATORI, STREGONI, TITANI
Destiny 2 è uno sparatutto in prima persona con elementi presi in prestito dai videogiochi di ruolo d’azione e dagli Mmorpg (giochi di ruolo online di massa). Ogni nemico abbattuto od ogni missione portata a termine porta un gettito di punti esperienza, che riempiono una barra. Questa, una volta riempita per intero, va accedere al livello di potenza successivo, ripartendo da zero la sua conta. Ad ogni livello di potenza corrisponde un potenziamento, un’abilità aggiuntiva o il miglioramento di una già in nostro possesso. Il massimo livello raggiungibile tramite questa progressione è 20, a cui si affianca il livello di potenza di equipaggiamenti ed armi in nostro possesso, che può arrivare fino ad un massimo di 300, a costo di numerose e reiterate sessioni, alla ricerca di equipaggiamenti di valore più alto, che possano essere fusi insieme a quelli in nostro possesso per aumentarne, sensibilmente, il potere.
Le classi con cui affrontare Destiny 2 sono tre, le solite tre che vengono dal primo Destiny e le solite tre che garantiscono uno stile di gioco centrato sulle difese (Titano), sull’offesa (il Cacciatore) o su una via di mezzo (Stregone). Il progresso e la gestione delle abilità speciali di ciascuna classe è diverso, rispetto al primo Destiny, ma solo per quello che riguarda la gestione delle abilità stesse.
Alcune delle abilità più potenti dei personaggi sembrano mutuate dal primo Destiny ma altre, invece, sembra siano state “spostate” di classe per garantire il massimo dell’equilibrio. Così ci ritroviamo il classico Revolver da 6 colpi devastanti del Cacciatore, insieme alla facoltà di impugnare una potentissima lancia di fulmini o un temibile arco con energia del vuoto. Lo Stregone ha, da subito, la Lama dell’Alba che permette effettuare fendenti a distanza, una sfera del vuoto che funge da grande granata che spazza via tutto, l’Evocatempeste che fluttua in giro per la mappa annichilendo in nemici con una tempesta di fulmini e saette che si sprigiona dalle sue mani. Il Titano, dal canto suo, ha una sfera difensiva che può scagliare contro i nemici per infliggere danni da impatto, può evocare un potente martello da scagliare sui malcapitati, può schiantarsi a terra generando una violenta onda d’urto che spazza via tutto quello che sta nelle vicinanze.
La formazione di squadre e di gruppi di avventurieri che possano amalgamare i punti di forza delle classi, sopperendo gli uni alle mancanze degli altri, è uno degli aspetti più affascinanti di Destiny 2 ed una delle chiavi per ottenere le vittorie più brillanti, sia contro l’intelligenza artificiale che contro gli altri giocatori.
CAMPAGNA, CROGIOLO, RAID E CONTENUTI FUTURI
Destiny 2, oltre alla già citata Campagna che impegna tra le dieci e le venti ore (dipende dall’abilità di ogni singolo giocatore) e mette i giocatori contro il comune nemico che viene da lontano, la modalità Crogiolo è l’immancabile modalità che pone i giocatori contro, a gruppi di quattro contro quattro. Le modalità di gioco sono quelle classiche di controllo territorio e deathmatch, con la piacevole aggiunta della variante “piazza la bomba e difendila”.
Il primo Raid ad essere pubblicato si chiama Leviatano, è stato avviato il 13 settembre scorso ed è una modalità in cui gruppi di giocatori devono fare quadrato contro un potentissimo nemico. Questi conferiscono ricompense esclusive ed equipaggiamenti più potenti di quelli normalmente ottenibili tramite le altre modalità di gioco.
La modalità di gioco aggiuntiva, nota come La Maledizione di Osiride e facente parte del Season Pass di Destiny 2, sarà ambientata su Mercurio, proseguirà la storia interrotta nella Campagna di Destiny 2 e riguarda Ikora Rey, una delle personalità più importanti della Torre e della Resistenza.
COMMENTO FINALE
Destiny 2 è uno sparatutto in prima persona e un mmo sviluppato da Bungie per Ps4, Xbox One e Pc, dove i giocatori condividono il mondo di gioco, in cui è possibile affrontare le missioni in cooperativa oppure gettarsi nelle mischie della competizione giocatore contro giocatore.
Narrativamente parlando non fa pesare assolutamente il non aver giocato il predecessore e tutti, davvero tutti, possono avventurarsi in questo sequel senza il timore di essersi persi qualcosa. Le scelte di sceneggiatura, estremamente sagge e ponderate, accompagnano il novello giocatore tra le prime fasi, ma non sono estremamente restrittive con il veterano che – come persona informata sui fatti – procede senza incertezze.
Gli elementi di gameplay che gravitano intorno a Destiny e ne hanno decretato il successo mondiale sono tutti confermati: il cosiddetto “gunplay”, cioè la sensazione di usare armi di un certo tipo e di una certa pesantezza, vero marchio di fabbrica di Bungie dai tempi di Halo, è convincente; l’estensione delle mappe è aumentata, le attività da fare sono più varie e più frequenti; non manca l’esplorazione unita al combattimento per ottenere importanti ricompense che premiano il giocatore più avventuroso; non manca nemmeno il Crogiolo con il suo rodato PvP (giocatore contro giocatore), ancor più bilanciato e frenetico.
Destiny 2 non fa rimpiangere il primo Destiny anzi, lo rimpiazza e si posiziona come un punto di riferimento per un’eventuale saga. Sembra più un Destiny 2.0 che un autentico sequel pieno di novità, che è il motivo per il quale – pensiamo – il gioco sarà immensamente amato da giocatori vecchi e nuovi oppure, irrimediabilmente, detestato da chi cerca ventate d’aria fresca dai sequel.
Pregi
Più grande, più vasto, più pieno di cose da fare. Perfetto connubio tra gioco per nuovi arrivati e per vecchia guardia di veterani. Modalità storia decisamente superiore al predecessore, accompagnata da una colonna sonora d’eccezione.
Difetti
Ai veterani potrebbe apparire più come un Destiny 2.0 che un autentico seguito. Nessuna autentica novità sul fronte di classi, gameplay e nemici. Problemi di server gravi, soprattutto per gli utenti di certi internet provider.
Voto
9-