West of Loathing, Recensione Pc
Asymetric ci fa divertire con questo particolarissimo gdr
Le ambientazioni Western sono sempre state tra le più interessanti. Film, telefilm, nonché qualche videogioco di successo ci raccontano le vicende dei pionieri in queste terre selvagge.
West of Loathing, titolo di Asymmetric, è arrivato su Steam in tutta la sua “potenza grafica” e narrativa lo scorso 10 agosto per Pc Windows, Mac e Linux. Gli sviluppatori sono gli stessi di Kingdom of Loathing, un mmorpg uscito 15 anni fa dai toni umoristici e dall’aspetto visivo minimale.
Le stesse atmosfere sono state portate in questo West of Loathing che si propone al pubblico di Steam con un mix tra avventura e gioco di ruolo con combattimenti a turni incastonato in un selvaggio West dai toni surreali intrisi di humor dove il nostro eroe vagherà per una vasta regione per venire a capo di misteriosi intrighi.
Riusciranno gli sviluppatori indie ha centrare il bersaglio? Ecco cosa ne pensiamo.
IRONIA, HUMOR, ESOTERISMO, FANTASCIENZA E MOLTO ALTRO
Prima ancora dell’aspetto tecnico, parleremo di uno dei punti forti del gioco: il mix di umorismo ed ironia proposti in una trama interessante che ha molte sfumature esoteriche (proprio così) e fantascientifiche.
Il cammino del nostro eroe è irto di pericoli anche perché, come suggerisce il titolo stesso del gioco, il West è un posto pieno d’odio. Ciononostante non mancheranno dialoghi ricchi di gag e citazioni comiche oltre a momenti in cui la magia nera si concretizzerà con alcuni strani riti o con la lettura di certi manuali che potranno anche dare effetti negativi al nostro personaggio, e si incontrerà anche una misteriosa tecnologia futuristica. Non diciamo oltre perché un conto è accennare, un altro e rilevare i vari episodi.
Possiamo solo dirvi che è una delle trame più azzeccate che abbiamo visto ultimamente in un titolo, sia che si tratti di un indie, sia che si tratti di un gioco a tripla A. Il tutto accompagnato da una moltitudine di quest secondarie di tutto rispetto per complessità di alcuni enigmi che per scrittura della trama.
GAMEPLAY FACILE DA INTUIRE CON ALCUNI INTRIGHI DA SEGUIRE
West of Loathing, come detto, si presenta come un miscuglio tra avventura, azione e gdr con combattimenti a turni. All’inizio del gioco sceglieremo, come ogni gdr che si compete, il nostro ruolo. C’è da aggiungere che il tutto è localizzato in inglese. Fatta la nostra scelta che includerà il nostro genere (maschile o femminile) e la nostra classe (tipico tank o un personaggio più votato alla “magia” o ad un mix di entrambe le cose), potremo scegliere il nome ed andare avanti.
Una volta iniziata la partita potremo seguire il classico canovaccio dei giochi di ruolo: una mappa nella quale vagheremo da una location all’altra per le missioni, per parlare con gli altri personaggi che ci potranno fornire dettagli di ogni genere e commissionare nuove quest scoprendo al tempo stesso un nuovo punto sulla mappa da raggiungere e così via.
Ci sono missioni lineari ed altre un po’ più complicate e decisamente più articolate dove sarà necessario avere spirito di iniziativa, di osservazione, ma anche di lettura. Molte cose in West of Loathing si apprenderanno leggendo. Che si tratti di spunti per superare un enigma (alcuni sono davvero stuzzicanti), o che serva per la trama principale. Stessa cosa vale per i dialoghi: bisognerà fare molta attenzione e per fortuna si possono ripetere.
Il nostro personaggio, inoltre, dovrà apprendere alcune abilità lungo il percorso per poter svolgere alcune attività come ad esempio quella di scassinare le casseforti o di saper usare il piccone per estrarre materiali utili e così via.
Lungo il nostro peregrinare ci sarà la possibilità anche di raccogliere determinati libri che una volta letti sbloccheranno ulteriori abilità (o perk) che potranno poi essere potenziate ed utilizzate a dovere. Non tutto andrà liscio o sarà lineare. Ad esempio per leggere alcuni libri si dovrà possedere un certo livello di abilità e questo si potrà accrescere spendendo i punti esperienza.
In West of Loathing l’esperienza viene data da diversi fattori. Oltre a risolvere le quest, infatti, ci sono i combattimenti che ricoprono un ruolo importante.
Si svolgono a turni con la possibilità di preparare al meglio la strategia da affrontare grazie ad una interfaccia semplice che permette di utilizzare al meglio sia le abilità che gli oggetti in combattimento. Si potrà decidere di attaccare sia con l’arma bianca come spade improbabili, bastoni, tirapugni, coltelli e così via, che con quella a distanza, pistole, fucili o archi ed altro ancora. Si potrà colpire con un’abilità speciale da usare una volta sola che permetterà di fare danni massivi a seconda delle abilità ed equipaggiamento posseduto, o di fare danni multipli a più nemici in contemporanea, o di curarsi o ancora di prendere pozioni per il potenziamento o per aumentare i punti azione e quindi utilizzare più volte gli attacchi speciali (che hanno, appunto un costo azione). Il turno si concretizza quando si decide il bersaglio ed il tipo di attacco ed il nostro eroe colpisce.
Ogni schermaglia può avere anche coperture o meno. Terminando il combattimento vittoriosi si avranno punti esperienza, perdendo, invece, si ripartirà o dallo stesso punto della mappa prima di iniziare il combattimento o dalla taverna della città dalla quale partiremo.
L’esperienza non serve per accrescere il singolo livello del personaggio ma ogni specifica caratteristica. Si può decidere di accumulare tanti punti esperienza per poi dedicarli alle caratteristiche fisiche, mentali, o alle abilità passive ed attive che, come abbiamo visto, aumenteranno il ventaglio di opzioni offensive e difensive. Ricordiamo che leggendo libri si possono ampliare le abilità in una scheda personaggio sempre variabile ma, a seconda della lettura, il nostro eroe può avere anche dei malus fisici. Un “giusto” “do ut des” che non è inglese ma latino…
Con un grado di intimidazione alto, ad esempio, molti combattimenti possono essere evitati. Non mancano gli innumerevoli oggetti, armi ed equipaggiamento che permettono di dare bonus (o malus) a determinate caratteristiche ma di avere vantaggi in altre.
L’inventario è infinito ed è possibile raccogliere una moltitudine di cose che possono fare poi la differenza tra frustranti sconfitte e gloriose e soddisfacenti vittorie. Anche in questo caso l’umorismo la fa da padrone con abbigliamenti grotteschi ed armi quanto meno surreali. Se non troviamo un oggetto possiamo anche comprarlo o nei negozi delle varie località o in alcuni punti specifici della mappa che funge anche da viaggio veloce da un punto all’altro della regione.
E’ bene ricordare che ogni viaggio può nascondere insidie anche se le due location sono estremamente vicine l’una all’altra. Si possono incontrare casualmente nemici o eventi randomici. Se però superati questi possono offrire ricompense interessanti come la carne che non è altri che la moneta di West of Loathing. Spendendo i propri pezzi di carne si possono comprare tutte quelle cose che non sempre è possibile trovare dal loot.
Nel gioco è possibile visitare location di ogni tipo: chiese con sotterranei infestati da creature maledette, posti abbandonati e misteriosi, miniere pericolose, cittadine di goblin o ancora città fantasma, cimiteri, fortini e molto altro. La varietà non manca e nemmeno le cose da fare. Bisognerà anche spremere le meningi, come già accennato in precedenza. Questo fa di West of Loathing un titolo interessante sotto l’aspetto del gameplay perché profondo e non scontato. Una bella sfida, insomma, soprattutto perché equilibrata ed accessibile a tutti.
GRAFICA MINIMALE CON QUALCHE EFFETTO, OTTIMO SONORO
Difficile parlare del lato tecnico di West of Loathing. Un gioco dichiaratamente satirico dove l’aspetto grafico è affidato agli omini stilizzati del gioco dell’uomo dell’impiccato (per intenderci gli le stick figure o figure a bastoncino), con il resto delle ambientazioni disegnate a mano ed in modo minimale, non può essere comunque giudicato superficialmente.
Nel gioco, tutto è in bianco e nero. Insomma, una grande avventura disegnata a mano e per giunta con le figure a bastoncino è difficile da commentare. Ci sono comunque alcuni effetti grafici minimali ed interessanti ed anche i giochi di luce ed ombra, soprattutto negli anfratti bui dove bisogna utilizzare le lampade o altro. Certo, West of Loathing non verrà ricordato per la bellezza della grafica ma per il suo stile. Audace ed irriverente.
Diverso è il comparto sonoro. Le musiche in stile tipicamente Western sono molto gradevoli. Purtroppo non sono tantissime e tendono a ripetersi ma i brani presenti sono veramente ben fatti, orecchiabili ed anche idonei alle varie situazioni offrendo quelle note di “follia” e thrilling che fanno alzare la media del gioco. Molto azzeccati anche gli effetti sonori.
COMMENTO FINALE
Il vecchio West colpisce ancora. Certo, non siamo ai livelli epici di Red Dead Redemption, o alle finezze visive di Call of Juarez – ed è anche inutile scomodare paragoni vista la natura diversa di questi giochi che però hanno in comune proprio l’ambientazione – ma West of Loathing è una sorpresa. Nel suo piccolo, si intende. Ovviamente per chi come noi (lo ammettiamo candidamente) non ha giocato al mmorpg Kingdom of Loathing la sorpresa è ancora maggiore.
Un miscuglio ben assestato di avventura e gioco di ruolo unito a strategia, ambientato in un mondo West caratterizzato alla grande dove l’esoterismo, la fantascienza ed i misteri si alternano a dialoghi comici e gag buffe.
West of Loathing è una scommessa che, a nostro avviso, è vinta perché in un mondo odierno stereotipato dove l’aspetto grafico spesso e volentieri impera ed è richiesto per avere ampio successo, questa produzione indie (presumiamo a bassissimo costo) prende in giro sé stessa con un’autoironia molto garbata. L’aspetto grafico è assolutamente minimale ma passa in secondo piano alla trama ed alle molteplici subquest che il titolo porta in seno ed offre generosamente agli appassionati.Se la grafica stilizzata con le figure a bastone non è un problema, allora tuffatevi senza problemi in West of Loathing che sarà in grado di offrire tante storie interessanti, ore di gameplay spensierato. A patto, ovviamente di conoscere decentemente l’inglese perché si leggerà tantissimo. Il gioco porta con sé un sapore antico ma offre tanto di buono ed una bella sfida in termine ludico.
Estremamente consigliato anche a chi non mastica i giochi di ruolo vista la presenza di una trama molto buona e di tante cose da fare e da scoprire e di combattimenti tattici che seppur quasi semplici, sono comunque alla portata di tutti e si alternano bene alle nostre vicende.
Pregi
Un bel viaggio fatto di molte sfumature. Longevo e vario. Trama e storie secondarie davvero gradevoli. Buona sfida. Divertentissimo. Interessante crescita del personaggio. Bella colonna sonora. La grafica minimalista è audace ed offre qualche buon effetto grafico…
Difetti
… ma non tutti sono propensi ad accettare questo stile (problema loro, ndr). Manca l’italiano (non influisce sul voto) e vista la vastità dei testi può essere un problema. I combattimenti tendono a somigliarsi.
Voto
9-