Redeemer, Recensione Pc
Vassily ha trovato finalmente la sua pace da un passato oscuro. L’ha trovata in un monastero sperduto tra le montagne che ricorda tanto quelli buddisti immersi nella natura e nella contemplazione. Una volta, lui era un paramilitare dedito ad azioni non certo da raccontare. Azioni poco pulite e tanta violenza lo stancarono e così decise di dire basta col suo passato e di rifugiarsi in un tempio sperduto tra le montagne.
Dal suo cambio di rotta sono passati 20 anni ma ora il passato, tanto per parafrasare una frase famosa, è tornato. E nel caso del nostro Vassily, protagonista di Redeemer, è tornato con tanta violenza per esigere il suo tributo di sangue. I suoi ex datori di lavoro, infatti, non hanno preso molto bene il suo improvviso addio e lo stanno cercando per fargli la pelle.
Un esercito spietato ed armato fino ai denti semina terrore e morte su quello che fino a poco prima era un tempio pieno di monaci dove la serenità è stata affogata col sangue e le armi.
Inutile dire che questa escalation di violenza pura ha distolto il nostro protagonista dalla sua tranquillità. Tolta la pace, Vassily riscopre di essere estremamente violento e dannatamente bravo nel suo lavoro. Questo ennesimo episodio di violenza cieca è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’adrenalina, il rumore che ha risvegliato la macchina da guerra che è in lui.
Redeemer, action hack and slash dalle sfumature rosso sangue e dalle tonalità cupe, firmato da Sobaka Studio e pubblicato da Gambitious Digital Entertainment nelle scorse ore su Steam per Pc, parla di tutto questo. Un action puro e, come vedremo, schietto che punta molto sul gameplay e l’immediatezza.
Annunciato a febbraio scorso, questo titolo saprà anche far breccia tra i videogiocatori? Ecco cosa ne pensiamo nella nostra redenzi… recensione.
AZIONE DIRETTA E SANGUINOLENTA
I giocatori prendono il controllo di Vassily, un energumeno attempato calvo ma dalla foltissima barba bianca e dagli occhi intrisi di rabbia, ma non per questo poco adatto al combattimento. Anzi. E’ proprio la sua rabbia e parte del suo aspetto che ci ricordano abbastanza da vicino Kratos, il protagonista di God of War. Va da se che con questo identikit, non può che uscire fuori un antieroe con i fiocchi.
La rabbia, in effetti, è la stessa, i poteri sono meno divini… ma il risultato appare lo stesso ed anche se meno spettacolare è ugualmente dirompente. Il protagonista di Redeemer è diretto ed è molto abile nei combattimenti in mischia quanto nell’utilizzo di qualsiasi arma a distanza.
Esperto di arti marziali, il nostro ex soldato è in grado di fare malissimo anche a mani nude con colpi ben assestati e calci roboanti. Il gameplay è diretto con un’azione che diventa frenetica quasi fin da subito ma non per questo poco ragionata. Il motivo è semplice: ogni arma che cadrà dai nemici sarà utilizzabile ma solo per un breve periodo di tempo in quanto soggetta ad usura. Che si tratti di armi bianche come martelli, bastoni elettrificati, machete, chiavi inglesi ed altro o armi a distanza come pistole e fucili di ogni genere, durerà ben poco a seconda dello “stato di salute” delle armi di contatto e delle munizioni delle armi da fuoco. Il tutto si controlla molto bene grazie ad ottimi comandi che rispondono in modo adeguato alle nostre stimolazioni.
Ne nasce un gameplay ricco di colpi di karate, sparatorie, bastonate violentissime che si alternano a parate ed a manovre elusive per evitare i potenti attacchi nemici.
E’ possibile eliminare i nostri nemici utilizzando anche gli ambienti. Le mappe, infatti, hanno dei discreti elementi di interazione. Si possono utilizzare barili, sedie, estintori e quant’altro per spaccarle addosso ai feroci soldati che ci danno la caccia o eseguire una esecuzione sbattendo la testa del malcapitato di turno contro un simpaticissimo spigolo o ancora altro. Il tutto condito da una discreta dote di sangue. I nemici sono di vario tipo: da nemici davvero scadenti, ad energumeni lenti e possenti, ad altri meno prestanti ma più ostici da colpire, a mutanti e mini-boss. Tutto sostanzialmente già visto da altre parti.
Non ci sono alberi delle abilità, né punti esperienza… e l’inventario è ridotto all’osso con il nostro antieroe che può portare solo due armi. Contano solo le azioni che serviranno anche ad una cosa importanti: recuperare energia vitale. Già, perché in Redeemer non ci saranno kit medici ma si potrà ugualmente ripristinare a poco a poco la barra della vita.
Ne deriva un gameplay piuttosto divertente con un grado di sfida interessante anche se non lineare. A volte l’azione sembrerà semplice, altre volte dannatamente più complicata. Tuttavia, raramente la difficoltà sfocia in passaggi davvero problematici.
La modalità storia che collega i vari capitoli di boss in boss fino al nemico finale, si affronta in una manciata di ore ed è importante segnalare anche la modalità Arena che, dopo essere sbloccata, da accesso a sfide con orde di nemici sempre più forti e durature come da prassi in questo tipo di appendice. Redeemer è un titolo per giocatore singolo e non ha modalità multiplayer, né in locale né tanto meno online.
UNREAL ENGINE 4 SI FA NOTARE
Dal punto di vista tecnico, il lavoro svolto da Sobaka Studio è discreto. L’aspetto è piuttosto pulito con buoni dettagli in tutto l’arco del gioco. La visuale dall’alto ed a tratti isometrica favorisce la visione del gameplay con buoni spunti. Gradevoli gli zoom quando ci sono le esecuzioni o in fasi concitate dell’azione. Ogni tanto però abbiamo notato alcune piccole imprecisioni nelle collisioni ed alcune compenetrazioni di pixel.
Nulla di grave e soprattutto nulla che mini l’esperienza di gioco. Peccato però perché l’Unreal Engine 4 che muove Redeemer svolge un buonissimo lavoro visivo e forse si poteva osare di pià. Bene luci ed ombre con una nota di merito perché riesce bene a trasmettere le note ombrose e buie. Bene anche le animazioni, varie e fluide. Non abbiamo trovato esitazioni. Forse qualche attenzione in più in fase di rifinitura avrebbe giovato. Abbiamo apprezzato molto le sequenze di esecuzione ed in genere la fluidità delle mosse e delle animazioni. Gradevoli anche gli intermezzi animati che raccontano parti della trama.
Discreto anche il sonoro con un doppiaggio spiccio ma credibile e buonissimi effetti sonori ambientali. Nulla di indimenticabile ma tutto fa il proprio dovere.
COMMENTO FINALE
Pur non essendo nulla di originale, Redeemer ci ha fatto divertire. Le idee che stanno alla base del gioco sono molto semplici ma nella maggior parte dei casi realizzate in modo più che adeguato.
Complessivamente, il lavoro degli sviluppatori è stato quello di realizzare un titolo veloce, diretto, dalle atmosfere cupe e sanguinolento. Ci sono riusciti. Vassily ha un suo perché e risulterà divertente farlo avanzare e resistere lungo i capitoli della storia. L’idea dell’uno contro tutti sospinto soltanto dalla forza di volontà, dalle sue esperienze passate ma senza alcun potere sovrannaturale salvo quello di recuperare energia attraverso combo e colpi ben assestati ci è piaciuta.
Redeemer è anche discretamente ben realizzato con un buon utilizzo dell’Unreal Engine 4 con buonissima sfida, discreta varietà (avremmo però gradito più varietà) anche se avremmo gradito la possibilità di giocare con un amico in locale ed online. Consigliato agli amanti del genere ed ai neofiti anche se la sfida può essere difficile per i giocatori poco esperti. Almeno all’inizio. Redeemer sfrutta concetti visti e rivisti aggiungendo pochino di suo anche se il gioco ha la sua anima. Gli sviluppatori hanno dimostrato che con un buon progetto si può ottenere comunque un titolo di discreto livello e comunque divertente che va pure controcorrente vista l’assenza di modalità multigiocatore sia in locale che online. Peccato manchi l’italiano ma in un gioco dove sostanzialmente bisogna andare dal punto A al punto B eliminando i nemici, poco conta.
Pregi
Gameplay diretto ed immediato. Divertente e tutto sommato variegato nel suo andamento. Discreto a livello tecnico.
Difetti
Poco originale. Alcune piccole sbavature tecniche.
Voto
8