Victor Vran Overkill Edition, Recensione PS4
Gli action gdr con visuale isometrica, alla Diablo per intenderci, stanno aumentando il loro numero su console. Negli ultimi mesi, infatti, alcuni titoli già famosi ed apprezzati su Pc, sono migrati per trovare consensi anche su altre piattaforme.
Tra questi c’è Victor Vran che uscì un paio d’anni fa su Steam per Pc Windows, Mac e Linux, e che a suo tempo fece ben parlare di se la critica specializzata. Il titolo firmato da Haemimont Games arriva su console con la Overkill Edition che include le due espansioni Fractured Worlds e Motörhead Through the Ages per offrire ulteriori ore di gameplay supplementare per infoltire ulteriormente la schiera di action gdr/hack and slash di stampo Dark Fantasy già alimentato in precedenza da titoli del calibro di The Incredible Adventures of Van Helsing: Extended Edition, per citarne uno dei più validi.
Ecco la nostra recensione sulla versione PlayStation 4 arrivato su console il mese scorso sotto etichetta Wired Productions. Buona lettura.
C’E’ DEL MARCIO A ZAGORAVIA… E NON SOLO LI
La città fortificata di Zagoravia è il vasto luogo in cui si svolge la trama principale di Victor Vran. Ed è il solito luogo maledetto in preda ad una inspiegabile (andando avanti nella trama tutto poi sarà chiarificato, ndr), invasione di demoni.
Si respira la tipica aria cupa di Dark Fantasy è resa bene dalle ambientazioni. Questa città è una delle ultime roccaforti del genere umano ed il nostro eroe, Victor Vran, un cacciatore di demoni molto rinomato diventato praticamente l’ultima carta a disposizione della regina Katarina di Zagoravia.
E siccome al peggio non c’è fine, il nostro protagonista è uno degli ultimi della sua specie. Per la serie, figlio unico di madre vedova. Di cacciatori, a Zagoravia, ce ne sono davvero pochi. Questo quadro decisamente oscuro non toglie ironia ai dialoghi.
Inizia così il viaggio in una terra infestata ma al tempo stesso suggestiva che offre una buona varietà di ambientazioni Vittoriane (e con qualche nota, neppure velata, Steampunk). Troviamo nella campagna principale con una cinquantina di mappe con cimiteri, villaggi abbandonati, cave infestate, eleganti giardini, resti superbi di una città una volta felice e così via. Solo per la campagna principale a Zagoravia ci vorranno almeno venti ore per completare una run.
La longevità, quindi, è assicurata ma questa edizione del gioco, come già detto in precedenza, offre anche altri contenuti che offrono altre storie alternative che fanno salire vertiginosamente il numero di ore di gameplay. Motörhead Through the Ages che sposta l’ambientazione in un passato alternativo portandoci nella Seconda Guerra Mondiale ed ovviamente dando contro gli orrori e delle gerarchie naziste che caratterizzarono tristemente il II conflitto mondiale. In questa espansione ci troveremo quindi a combattere contro demoni (e non soltanto figurati) nazisti che potremo prendere a sane mazzate grazie anche alla presenza delle chitarre. Questa farà la felicità dei fan della celebre band dei Motörhead che ha collaborato alla colonna sonora.
Ma non finisce qui: il dlc Fractured Worlds, oltre ad innalzare fino il level cap (ossia il massimo) al livello 60, propone una antologia di dungeon generati proceduralmente ogni 24 ore con tanto di nemici inediti ed ambientazioni inedite. Tuttavia, nonostante tutto, la randomizzazione dei dungeon può ripetersi di frequente.
MOLTO ACTION, GDR “ALTERNATIVO”
Il gameplay di Victor Vran è decisamente votato all’action sul quale spiccano le possibilità di saltare e schivare mentre la parte ruolistica è relegata decisamente in secondo piano. Così anche la gestione del personaggio che rimane troppo snella anche se non banale.
Se da un lato questo favorisce i neofiti del genere e lascia spazio al gameplay, dall’altro, i puristi del genere potrebbero storcere il muso. Ad ogni passaggio di livello, inoltre, si procederà con l’aumento delle varie statistiche e sulla scelta di come distribuire i punti nelle varie abilità. Non c’è, infatti, il tradizionale albero delle abilità. La crescita del nostro eroe è affidata all’equipaggiamento (armi in primis) ed alle “Carte del Destino”. Quest’ultime offrono al nostro protagonista delle abilità passive: assorbimento danni migliore, o maggiori bonus di attacco per armi a distanza, per armi di mischia e così via. Queste carte si trovano nel corso delle missioni. Nondimeno, troviamo anche i Poteri Demoniaci che danno abilità devastanti come piogge di meteoriti, colonne di fuoco, onde d’urto e scudi difensivi. Questi poteri possono essere usati con la Rabbia che si ricarica eliminando i nemici, automaticamente o con i colpi critici a seconda del vestiario. Vi sono tre tipologie di equipaggiamento che fungono da “classi principali”. Troviamo il Cacciatore, il Gentiluomo ed il Vigilante. Segnaliamo la presenza di slot per equipaggiare diversi oggetti supplementari come bombe e una serie di pozioni con vari effetti, dal ripristino dei punti vita fino all’azzeramento del tempo per poter riutilizzare le abilità.
Il nostro protagonista può equipaggiarsi con due anni in contemporanea. L’arsenale è sostanzioso senza comunque esagerare. Troviamo tutto quello che ci si può aspettare in questo genere di giochi: spade, falci, pistole, fucili, martelli da guerra e così via. Ogni tipologia di arma ha il suo approccio tattico e due tipi di attacchi. Non manca, ovviamente, la rarità delle armi con i relativi punti di forza e che possono essere migliorate tramite l’elementare sistema di crafting di Haemimont Games. Dopo aver raggiunto il 16mo livello, infatti, il nostro eroe potrà accedere alla “Transmutazione” che permette semplici modifiche all’equipaggiamento.
I nemici si differenziano e non mancano, oltre che quelli normali (la solita carne da macello che in massa si presenta) troviamo i boss, ed anche i campioni. Battere questi campioni è a volte legato ad un sistema di sfide che aumenta ancora la buonissima longevità.
In soldoni, in ogni mappa vengono proposte cinque missioni secondarie come ad esempio all’uccisione di un determinato numero di nemici in un determinato intervallo tempo o magari all’utilizzo di una specifica arma. E non finisce qui: la sfida è aumentata da un sistema di maledizioni che si può attivare per avere ulteriori punti esperienza dopo aver completato le quest. Tali maledizioni danno vantaggi ai nemici e svantaggi a noi.
Un plauso per questa edizione va al gameplay ed ai comandi. Il joypad in questa occasione si comporta molto bene e non fa rimpiangere troppo mouse e tastiera.
Il loot è di buon livello ma non è paragonabile ad altri giochi del genere (Diablo III in primis, ndr). Nel corso della lunga campagna principale, godibile anche online fino a quattro giocatori, si visiterà il Castello Zagore, una specie di hub dove è possibile conservare gli oggetti, accedere alla mappa, ad alcune missioni e così via. Il problema di Victor Vran è comunque comune ad altri titoli. Prima o poi, diventa, giocoforza, ripetitivo. Benché la gestione del personaggio sia davvero snella anche se comunque ben congegnata nonostante la mancanza di alberi delle abilità classici, l’azione dopo un po’ diventa ad essere la stessa nonostante cambi d’armi, schivate e salti maestosi.
I CONTENUTI IN SINTESI
- Godetevi la completa e premiata azione gdr
- Cacciate in oltre 50 ambientazioni, tra cui interi mondi ispirati ai Motörhead
- 10 diverse classi di armi, tra cui chitarre e pistole
- Esperienza di gioco illimitata nei Mondi Spezzati
- 10 specie di demoni da affrontare
- Affrontate i nemici in Combattimenti Dinamici
- Scegliete tra 12 abiti straordinari
- Create la vostra classe con un bottino che condiziona il combattimento
- Evocate 19 diversi poteri demoniaci per distruggere i nemici
- 4 giocatori online e 2 giocatori in cooperativa
- Ottenete la vittoria nell’arena PvP il Circo
- Colonna sonora originale e musica dei Motörhead
- Con la partecipazione del leggendario direttore Lloyd Kaufman.
TECNICAMENTE GRADEVOLE, OTTIMO DOPPIAGGIO E COLONNA SONORA
Dal punto di vista tecnico, al gioco si possono imputare ben pochi difetti. Molto bene il comparto grafico con mappe discretamente diversificate, buoni dettagli ed una buona fluidità che non scalfisce minimamente il gameplay benché ogni tanto, in alcune sessioni “troppo affollate”, ci sia qualche rallentamento. Nulla di grave, però.
Le atmosfere cupe, ma anche le note steampunk sono rese al meglio da un bel lavoro artistico che viene valorizzato ulteriormente da buone scene di intermezzo che narrano i momenti salienti della storia.
Ottime le animazioni dei nemici così anche la fisica credibile e gli effetti particellari. Esplosioni, effetti “meteo” ed altro sono ben realizzati. Bene anche l’interfaccia che permette di agire in modo facile e veloce sia per cambiare arma o equipaggiamento o per consultare qualunque altro aspetto come mappe, bestiario ed altro. Tutto interessante che però non fa gridare al miracolo. Inoltre, proprio il bestiario, chiamiamolo impropriamente così, non offre una grandissima varietà di nemici e questi non sono nemmeno troppo fantasiosi.
Il sonoro, però, è un gradino superiore. A partire dall’ottimo doppiaggio dei personaggi tra i quali spicca la presenza di Doug Cockle, attore americano che dà la voce a Victor Vran. Per chi non lo sapesse, lo stesso Cockle ha anche prestato le corde vocali a Geralt di Rivia in The Witcher 3: Wild Hunt e più in generale alla amata trilogia di CD Project.
La sua voce cavernosa e la sua interpretazione danno costrutto al nostro protagonista che si fa apprezzare per avere un carattere forte, l’aria sicura da simpatico spaccone ma anche una certa dose di umanità.
Anche la colonna sonora non è niente male. Anzi, è uno dei punti forti dell’intera produzione indie dello studio di stanza a Sofia conosciuto per la serie strategico-gestionale Tropico. Si alternano brani più arpeggiati a pezzi più metal (Motörhead docet).
COMMENTO FINALE
Victor Vran è un buonissimo action gdr. Molto più votato all’action con mosse come i salti e le schivate che non si trovano tanto facilmente in altri titoli del genere.
Sui generis la gestione del personaggio che non ha i canonici alberi delle abilità ma si affida più all’utilizzo delle Carte del Destino ed al vestiario che si porta. La longevità del gioco è assicurata dalle due espansioni che offrono una storia alternativa (in una “Seconda Guerra alternativa”) e diverse ore di gameplay supplementare grazie a dungeon randomizzati.
Come ogni action gdr, però, Victor Vran potrebbe soffrire di ripetitività mentre dal punto di vista tecnico, il gioco è molto gradevole a livello grafico ed ottimo da ascoltare sia per l’ottima colonna sonora nonché per il doppiaggio, soprattutto quello del protagonista, di valore.
Se siete dei neofiti, apprezzerete il fatto che la gestione del personaggio sia piuttosto semplificata ed alternativa rispetto ai canoni che il genere action gdr impone. Ma la mancanza di alberi delle abilità e di una micro-gestione di queste potrebbe far storcere il naso ai più esigenti. Ad ogni modo il prezzo di 39,99 euro è adeguato all’offerta sia per la longevità sia per la qualità che per il grado di sfida. Chi ama gli action gdr sicuramente dovrebbe dare un’occhiata. Così come chi vuole qualche cosa di alternativo e molto action. I neofiti potrebbero trovare interessante il tutto. I puristi un po’ meno. Victor Vran si fa giocare in modo snello e non verrà certo ricordato per la trama benché i dialoghi siano a volte pungenti ed interessanti. E poi ha una dote importante per un gioco: fa divertire.
Pregi
Gameplay gradevole anche se votato decisamente all’action. Divertente. Buon comparto grafico. Ottime colonna sonora e doppiaggio. Longevo con gradi di difficoltà ben settati. Approccio dedicato ai neofiti.
Difetti
Diventa ripetitivo. Mancano gli alberi delle abilità. Loot un po’ povero. Non troppa fantasia per i nemici.
Voto
8