Warhammer 40.000: Space Wolf, il branco di lupi che salverà l’Imperium dell’Uomo, Prime Impressioni
La produzione di videogiochi a tema Warhammer 40.000 sembra non avere mai fine. Games Workshop prosegue nella sua opera di “invasione” di piattaforme mobili e casalinghe, per far conoscere alle masse l’universo gotico e fantascientifico dei “martelli da guerra” del quarantesimo millennio. Warhammer 40.000: Space Wolf è solo uno degli ultimi esponenti di quella che sta diventando una folta schiera, capitanata dagli apprezzatissimi Dawn of War. Dopo tre anni in forma free-to-play sui lidi iOs e Android, la fatica degli studi HeroCraft approda anche su Steam, in versione Early Access (accesso anticipato) dallo scorso 17 febbraio, a prezzo molto contenuto, presentandosi più come un remake che come un miglioramento della versione di partenza.
PER RUSS E PER IL PADRE DI TUTTI
In lingua originale si chiamano Space Wolves, lupi dello spazio, mentre in italiano sono stati tradotti più enfaticamente come Lupi Siderali. Sono una delle venti Legioni della Prima Fondazione degli Space Marine creati dall’Impero dell’Uomo per difendere e conquistare l’Universo. Fanno capo a Leman Russ, il Primarca che fu ritrovato nel pianeta innevato di Fenris, cresciuto da un branco di lupi.
Warhammer 40.000: Space Wolf mette il giocatore a capo di un manipolo di “Figli di Russ” sul pianeta Kanak. Valgard è il protagonista della campagna che si affronterà ed è il capo che guida gli Space Marine contro i traditori assoggettati dalle divinità del Caos. In base allo stile di gioco ed alle tattiche adottate, il giocatore definirà quale genere di Space Wolf interpretare fra Cacciatore Grigio, Lupo Scout o Lupo Guardiano. Le gesta di chi gioca sono incorniciate da un pianeta ostile, devastato da attività vulcaniche che aggrediscono foreste rigogliose e installazioni artificiali.
Sotto il profilo veramente visivo ci ha impressionato parecchio vedere Space Wolf sotto una nuova veste grafica. Il lavoro di conversione è un piccolo miracolo tecnico: un titolo per dispositivi Android che viene rimaneggiato e migliorato al punto che potrebbe non sfigurare al confronto diretto con uno dei migliori esponenti del genere. Il motore grafico è molto scalabile, tanto che possiamo giocare una versione molto simile a quella vista in azione su smartphone o un dettagliatissimo remake con i più recenti filtri grafici.
IL SISTEMA DELLE CARTE
Warhammer 40.000: Space Wolf si presenta come uno strategico in terza persona, con visuale dall’alto e la mappa della battaglia rigorosamente divisa come se fosse una scacchiera. I personaggi, sia quelli controllati dal giocatore che quelli gestiti dall’intelligenza artificiale, affidano tutte le loro azioni ad un mazzo di carte che, a discrezione del giocatore, fa compiere le azioni al personaggio di turno.
Il mazzo è diviso in movimenti ed azioni. I movimenti, a loro volta, si dividono in passi e corsa. Le azioni, invece, possono spaziare tra armi a distanza e armi da mischia. Va da sé che non sarà possibile usare l’azione di sparo di un fucile nel momento in cui si impugna una pistola. Ogni carta costa un certo ammontare di sforzo. Questo si accumula e determina, dal valore più basso a quello più alto, l’ordine di attivazione dei personaggi nel turno successivo. Questo accorgimento, unito a quello di decidere dove rivolgere la fronte del personaggio o quali e quante azioni compiere, trasforma Space Wolf in un gioco tattico molto profondo e stimolante, che mette bene alla prova del capacità di giudizio del giocatore.
L’aspetto che più ci ha perplesso è il dovere relegare il movimento dei personaggi alle carte d’azione. Ci è capitato di dover perdere fino a 6 turni consecutivi senza far nulla, solo perché non riuscivamo ad ottenere una carta movimento. Infatti, similmente ad una partita di carte, abbiamo un numero massimo di carte “in mano” e, se non spendessimo prima quelle, non potremmo pescarne altre. Questo aspetto del gameplay non ci ha colpito positivamente nella versione Android del gioco e non ci ha colpito adesso, non perché pretendessimo un gioco troppo simile a XCOM, ma perché dopo i primi, avvincenti, turni di gioco è triste vedere la partita “impantanarsi” in un nulla da fare.
LONGEVITA’ GARANTITA
Warhammer 40.000: Space Wolf è uno di quei rari giochi che costa poco e dura tanto. Un ottimo investimento nonché buonissimo investimento di tempo trascorso in gioco e denaro speso. Pochi titoli hanno il merito di poter appassionare e Space Wolf lo fa anche senza lamentare un’offerta ludica povera.
Alla campagna solitaria, lunga ed appassionante, si unisce una stimolante modalità competitiva contro altri giocatori che ha il merito di rendere il titolo praticamente instancabile ed infinito. Alla fine delle battaglie e delle missioni, immancabilmente, arrivano ricompense che permettono di migliorare o potenziare i mazzi di carte d’azione che definiscono lo stile e la forza di ciascun personaggio in battaglia.
COMMENTO FINALE
Warhammer 40.000: Space Wolf è un gioco strategico a turni del tutto simile a XCOM, sviluppato da HeroCraft e adattato al Pc, dopo essersi mostrato in azione su iOs ed Android. La visuale è dall’alto, il campo di battaglia è diviso come una scacchiera e il giocatore guida soprattutto i Lupi Siderali (Space Wolves in lingua originale) degli Space Marine, una fazione del fantascientifico universo griffato Games Workshop.
L’operazione di remake, attuata dagli studi di HeroCraft, ha del prodigioso e – almeno dal punto di vista prettamente visivo – sono encomiabili gli sforzi degli sviluppatori per garantire una resa grafica al passo con i tempi e all’altezza delle moderne tecnologie. Il motore grafico vanta numerose opzioni ed è anche discretamente scalabile, permettendo al gioco di raggiungere anche le configurazioni hardware meno recenti.
Sotto il profilo meramente ludico, Warhammer 40.000: Space Wolf mostra il fianco alla sua natura di progetto concepito originariamente per il mercato mobile. Al confronto con mostri sacri quali XCOM e Shadowrun, l’offerta di HeroCraft è – allo stato attuale – ben lontana dal considerarsi eccellente. Il sistema legato a doppio filo con le “carte azione” si sposa male con i ritmi e la spettacolarità del gioco: restare fermi anche cinque o sei turni, perché non arriva la carta che permette di spostarsi, ci è sembrato oltremodo esagerato. E’ un vero peccato perché per il resto, di Space Wolf, non c’è molto di cui lamentarsi.
La nostra speranza è che, visto che di remake si parla, si possa abbandonare del tutto oppure in parte il sistema delle carte azione, propendendo verso quello rodato ed eccellente di XCOM e Shadowrun.
Pregi: Tecnicamente valido. Tatticamente stimolante e divertente. L’universo di Warhammer 40.000 è sempre molto affascinante. Raro accesso anticipato con ottimo rapporto qualità/prezzo.
Difetti: Ben lontano dai fasti di XCOM. Gestione dei mazzi di carte deputati alle azioni da rivedere. E’ visibilmente un gioco per dispositivi portatili adattato al computer.