Si erano quasi perse le tracce, è il caso di dirlo, di Bear With Me. Dal suo debutto, risalente all’agosto dello scorso anno (2016), abbiamo aspettato sei mesi per il secondo episodio dell’avventura grafica punta e clicca firmata da Exordium Games.
Lo studio indipendente croato ha, infatti, pubblicato su Steam ed Humble Store per Pc Windows, Mac e Linux la seconda parte dell’avventura dai toni noir e dalle sfumature horror il mese scorso. Tanto tempo che, diciamo subito, è stato ben speso. E vi spiegheremo il perché in questa breve recensione.
LE INDAGINI DI AMBER E TED E. BEAR MATURANO
Questo nuovo segmento dell’avventura investigativa vede tornare il dinamico duo formato da Amber e Ted. E. Bear. Per chi non avesse letto la recensione della prima parte, ricordiamo velocissimamente che Amber è la protagonista indiscussa del gioco: è una bambina di 10 anni, molto graziosa e dalla fervida immaginazione che si trova in difficoltà perché il suo fratellino Flint è scomparso ed in più, a Paper City, la sua città (e questo poi lo scoprirete giocando), sono accaduti eventi strani, morti sospette e tanti incendi. Tutto questo è coinciso con l’arrivo in città di un losco individuo chiamato Il Rosso.
Decisa a far luce su tutto questo pastrocchio, la piccola Amber chiede aiuto a Ted E. Bear, un orsacchiotto di peluche vecchio ma al tempo stesso un detective esperto e navigato, dai toni spigolosi e dai modi risoluti, poco incline alla diplomazia. Tutto il contrario di Amber.
Saltando a piedi uniti il racconto (ed eventuali anticipazioni sulla trama del primo episodio soprattutto per chi non lo ha ancora giocato), riportiamo che i due nostri protagonisti arrivano finalmente a Paper City.
Li conosceranno nuovi personaggi, più o meno carismatici, più o meno puliti ma anche, ancora di più, i caratteri diametralmente opposti dei due investigatori protagonisti. E si conoscerà qualche location di questa città. Le indagini entrano nel vivo perché forti di quanto ben fatto nel primo capitolo, gli sviluppatori sono andati dritti al sodo e se di Bear With Me avevamo intuito le potenzialità sei mesi fa, in questa seconda parte non possiamo che confermare ancora di più le nostre convinzioni.
I dialoghi sono ancora più profondi ed al tempo stesso ricchi di ironia. Abbiamo dei personaggi molto interessanti. A nostro avviso, il Re della Barriera (che conoscerete presto), ha un’ottima caratterizzazione e, come è giusto che sia, spicca sugli altri personaggi che rimangono di alto livello… eccetto un paio. Come sempre non mancano le citazioni a film, libri o canzoni famose. Gli enigmi ci sono sembrati ben costruiti ed architettati e non rallentano troppo le nostre ricerche. Se per gli esperti sarà relativamente facile trovare la via giusta, i neofiti non avranno troppe difficoltà con qualche ragionamento ad andare via. E forse potrebbe essere questo un appunto perché appaiono fin troppo semplici in alcuni passaggi.
Abbiamo trovato la trama matura con qualche sussulto (e qualche richiamo a qualche classico, Monkey Island in primis) che ovviamente non vogliamo raccontare perché vogliamo lasciare a voi il piacere di trovarlo. Abbiamo notato meno tratti horror rispetto al prologo (ambientato nella casa di Amber) ma molta più fluidità narrativa. Ci sono alcune risposte ma le domande più importanti sono ancora lontane da una soluzione. Ci chiediamo, fin da ora, come sarà la terza parte… il che è positivo.
PIU’ VARIO E SEMPRE NOIR DAI TRATTI MOLTO ELEGANTI
Dal punto di vista tecnico non cambia poi tanto rispetto al primo episodio. Avevamo apprezzato lo stile grafico. Lo avevamo definito un bianco e nero d’autore e questa opinione naturalmente viene confermata. Anzi, rafforzata perché in questo secondo capitolo, notiamo una certa raffinatezza in più. Lo stile ricorda i polizieschi americani ambientati negli anni ’50.
Gli ambienti esterni ma anche le varie location hanno una marcia in più rispetto a quanto visto in precedenza. Troviamo più varietà con animazioni davvero notevoli (la pioggia che accompagna l’azione negli esterni è splendida) mentre i personaggi sono di tutto rispetto anche dal punto di vista visivo.
Bear With Me continua, quindi, a farsi apprezzare per un design (anche a tratti deformed) di finissimo livello. Bene anche le scene di intermezzo, in color seppia che uniscono la narrazione con una sottile linea rossa…
Apprezzabile è la colonna sonora. I brani che ci accompagnano lungo le nostre peripezie sono davvero azzeccati per ogni ambientazione ed occasione. Brillanti alcuni passaggi. Di buonissimo livello il doppiaggio che seppur in inglese riesce ad essere godibile e comprensibile. Per fortuna i sottotitoli in italiano sono validi ed aiutano ancora di più.
Insomma, anche tecnicamente parlando non ci sono cali di tensione. Anzi.
COMMENTO FINALE
E’ il momento del verdetto per Bear With Me Episodio 2. Lo promuoviamo a pieni voti perché le piccole limature rispetto al primo episodio ci sono piaciute. Il gioco sta maturando, in tutto e per tutto, e si vede.
Ci è molto piaciuta la trama poliziesca che, unita ai dialoghi scanzonati benché le indagini siano “seriose” (si sta sempre cercando il fratellino della protagonista e capire chi sia e cosa voglia Il Rosso, l’antagonista del gioco, ndr), fa scappare quasi sempre un sorriso.
Sia narrativamente che tecnicamente tutto fila liscio. Magari senza troppi scossoni ma con tanti ottimi spunti che ci spingono a chiedere agli sviluppatori di sbrigarsi con la pubblicazione della terza parte: per certi versi, il gioco – almeno per noi – ci è sembrato magnetico. Siamo come dei lettori che chiedono altre pagine da leggere.
Bene anche la longevità (anche se questo secondo capitolo ci è sembrato leggermente più breve del prologo, forse un po’ sbrigativo ndr) ma a questo punto, trattandosi di un’avventura episodica, questo dato va visto a giochi fatti e quindi nel suo complesso. Consigliato agli amanti delle avventure grafiche punta e clicca nonché ai neofiti. Ma è ovviamente doveroso partire dal primo capitolo. A quando Bear With Me Episodio 3?
Pregi
Tecnicamente limato. Trama che prende il decollo. Gioco complessivamente più maturo. Dialoghi interessanti. Buonissimo comparto artistico sia dal punto di vista grafico che sonoro.
Difetti
Forse qualche enigma leggermente più difficile avrebbe giovato. Il secondo episodio ci è parso troppo veloce.
Voto
8,5
1 commento su “Bear With Me, Episodio 2, Recensione Pc”