Okhlos Omega, Recensione Pc

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L’Antica Grecia è spesso fonte di ispirazione. Film, opere, libri, ma anche videogiochi ne hanno tratto linfa per raccontare in diversi modi quell’epoca in cui maturava una certa coscienza dell’uomo grazie alla filosofia ed a tante arti. Un’era dalla quale ancora oggi attingiamo insegnamento e che – per le tante sfumature espresse – è paragonabile senza problemi alla vita contemporanea.

Okhlos Omega, l’aggiornamento di Okhlos, uscito su Pc, Mac e Linux a metà agosto dello scorso anno, non è che uno degli ultimi videogiochi dedicati all’Antica Grecia. Vi parleremo, in questa recensione, di questo interessante e divertente gioco firmato da Coffee Powered Machine uscito su etichetta Devolver Digital che recentemente ha aggiornato il titolo con Omega.

IL POTERE DELL’IRA DEL POPOLO CONTRO GLI DEI

In questo simpaticissimo titolo, i giocatori impersoneranno i panni di un leader, generalmente un filosofo, che fomenterà con la sua influenza i cittadini delle città dell’Antica Grecia per scatenarsi contro gli Dei.

Zeus e soci, infatti, incuranti dell’umanità, sono protagonisti di atti disdicevoli contro le povere creature della Terra che all’ennesima soverchieria gratuita dicono “no” e passano all’azione. E così, un filosofo, un pensatore e comunque una persona di grande rispetto, si infuria ed esorta la popolazione contro gli Dei dell’Olimpo irrispettosi e cafoni.

L’idea è semplice ma al tempo stesso intelligentissima: attraverso un leader (filosofo), si forma una folla e la si scaglia comandandola con dei semplici click, contro i vari nemici che si presentano di fronte.

E’ la rivincita degli ultimi, uomini e donne comuni, schiavi, ma anche soldati fino alla possibilità di arricchire queste folle con la presenza di eroi che si uniscono per distruggere tutto e dire basta all’oppressione degli Dei. Il percorso è lungo, ogni città è suddivisa in diverse mappe randomiche dove si dovrà far piazza pulita di tutti i nemici, soldati e mostri mitologici (e non) di ogni genere per andare avanti.

CITAZIONE DAL PALERMITANO ANTICO: “POPOLO SENZA MIRUDDA FACITI FUDDA”

Il gameplay di Okhlos Omega è quindi semplice e sostanzialmente ben realizzato: si prende il comando di un filosofo, al suo passaggio saranno coinvolti cittadini comuni che saranno influenzati e fomentati. Tali folle potranno avere dei massimali di grandezza a seconda della mappa. Nondimeno sarà possibile unire animali che non inficeranno sul numero delle persone presenti ma che di certo – pur nella loro incoscienza – daranno manforte al popolo nella sommossa.

Tutti hanno una barra di energia che se si azzera ne determina, ovviamente, la morte di tale personaggio. Il game over si materializza quando il leader (il filosofo di cui sopra) viene eliminato e non ci sono altri filosofi nella folla che possano prenderne il posto. Qui si vede la nota roguelike di questo titolo che potremmo definire un action-strategico.

Dicevamo che non c’è un controllo diretto delle persone ma tramite semplici indicazioni si possono dare degli ordini di attacco e difesa.

Il problema però è uno e non sappiamo se sia voluto dagli autori o meno: il controllo della folla non è precisissimo. Purtroppo a volte vorremmo fare tutt’altro ma la folla va per i fatti suoi. Un peccato perché con qualche correzione in più si potrebbero raggiungere risultati a lungo termine soddisfacenti.

Dicevamo anche del nostro viaggio: il celebre Omero ci fa da narratore d’eccezione guidandoci nella modalità storia e descrivendoci oltre che le fasi clou anche i vari eroi sbloccati o acquisiti.

Come detto, ogni città è suddivisa in aree generate proceduralmente da superare per raggiungere la divinità che la governa. Obiettivo dei livelli è quello di eliminare tutti i nemici (raffigurati da un teschio nella minimappa che indica la location). Solo a quel punto si apriranno le porte verso l’altra mappa ed in questo passaggio è possibile migliorare le caratteristiche del manipolo di uomini a nostra disposizione acquistando eroi, o unità speciali che danno bonus particolari (resistenza al veleno, più velocità di attacco, maggiore difesa, una cura migliore dei danni e così via) e si prosegue.

Ovviamente, i nemici cambiano a seconda della città: ci sono soldati semplici abbastanza facili da eliminare ma anche stregoni che sparano palle di fuoco e che simpaticamente una volta attaccati scompaiono per ricomparire in punti diversi costringendo la folla a più ingaggi, guerrieri che si gonfiano quando colpiti, ninfe che ammaliano il popolo, gorgoni che pietrificano i nostri uomini con lo sguardo, grossi soldati corazzati kamikaze che esplodono quando sconfitti e molto, molto, altro.

Ci sono anche delle trappole che rendono il tutto più problematico soprattutto in virtù di comandi non estremamente precisi che hanno l’obiettivo di indebolire e uccidere anche lentamente i nostri eroi improvvisati in caccia di giustizia.

Ma le città non sono soltanto piene di pericoli e nemici: sarà possibile anche reclutare gente che farà immediatamente parte del nostro drappello. Un nostro esercito mediamente può essere formato da 30 unità alle quali si aggiungono eroi ed animali. Come ogni buon gioco che si rispetti, ogni unità ha le proprie caratteristiche che se valutate possono essere ottimizzate in favore di diversi approcci.

Le unità offensive, ad esempio, velocizzano l’eliminazione dei nemici, quelle difensive permettono di sopportare meglio i danni; gli schiavi possono raccogliere vari oggetti sparsi per le mappe che possono essere usati per fare danni o per curarsi o per proteggersi da determinati malus o status.

Gli eroi sono speciali (e che notizia eh?) visto che i loro poteri influenzano tutta il nostro manipolo. Alcuni permettono di aumentare il numero di unità, altri migliorano attacco e difesa, altri ancora proteggono dalle trappole, altri velocizzano l’accumulo della furia (questa caratteristica indicata con un’apposita barra nell’interfaccia determina il tipo di danno: più calmo è il clima, meno danni farà il nostro esercito), e così via. Queste unità speciali, come detto, le troviamo nei negozi posti tra uno stage e l’altro.

Con tanta rabbia sarà possibile essere devastanti e radere al suolo le mappe. Il gioco è divertente e nelle prime fasi è anche esaltante. Dopo un po’, pur nella sua ripetitività, comunque si fa sul serio e si capirà ben presto che non sarà solo una questione di colpire e basta. Purtroppo, come già detto, manca la precisione nei comandi ed alcune azioni desiderate vengono snaturate.

OMEGA, DETTAGLI SULL’AGGIORNAMENTO

Il grosso aggiornamento di Okhlos ha portato alle seguenti modifiche ed aggiunte:

GRANDE PIXEL ART, SONORO EVOCATIVO

Andiamo a parlare ora del lavoro tecnico firmato da Coffee Powered Machine. Graficamente, Okhlos Omega è molto gradevole con una bella pixel art ed un buon 3d. I personaggi sono raffigurati da sagome in 2d mentre le ambientazioni offrono una profondità ben fatta. Ottime le animazioni e gli effetti “speciali”. Gli ambienti, inoltre, sono in discreta parte distruttibili e vedere come saltino travi, colonne, alberi e quant’altro è un bello spettacolo.

Il comparto audio è piuttosto evocativo con sonorità che riportano ai classici della Grecia con atmosfere mediterranea miste a punte di jazz. Proprio così, perché se l’occhio vuole la sua parte anche l’orecchio gradisce la sua.

In questo senso, ci sentiamo di promuovere Okhlos Omega, uscito qualche giorno fa, che aggiunge tanta carne al fuoco all’offerta originale proposta ad agosto dello scorso anno e ne migliora, comunque, le prestazioni in generale.

COMMENTO FINALE

Cosa aggiungere ad Okhlos Omega? Beh, il gioco firmato dagli argentini di Coffee Powered Machine è molto divertente e ben realizzato a livello tecnico. Gli sviluppatori hanno fatto un buon lavoro sotto questo punto di vista fornendo atmosfera e varietà al gioco. Come abbiamo imparato da “Mamma Mia” (il film tratto dall’omonimo musical dedicato alle canzoni degli Abba) è “Tutto molto greco”.

Okhlos Omega è una summa spicciola spicciola (quasi ignorante ma divertente) della mitologia, un po’ come lo fu, ma in modo più profondo, Populous II, celebre strategico god game di Peter Molyneux. Come in tanti giochi ambientati nell’Antica Grecia, si lotta contro gli Dei ed il gameplay è piuttosto divertente anche se alla lunga diventa un po’ ripetitivo ma con la modalità Storia e tante altre modalità da sbloccare, il titolo offre una certa longevità. Peccato per il sistema di controllo ancora non precisissimo. E ci chiediamo del perché della nota roguelike. Per il resto, Okhlos Omega, forte anche di tante aggiunte rispetto al titolo “liscio ed originale”, ci ha fatto divertire anche a tante finezze.

 

Pregi

Comparto tecnico di primo piano con ottima grafica in pixel art ed una bella colonna sonora evocativa. Divertente. Sfida di buon livello. Tante modalità.

Difetti

Comandi non troppo precisi. Diventa ripetitivo. Perché roguelike?

Voto

7,5