BioWare, per voce del general manager Aaryn Flynn, annuncia che le fasi di esplorazione di Mass Effect Andromeda, che riguardano l’astronave Tempest, non saranno flagellate da continui caricamenti come in passato. Ne da notizia PCGamer, via Game Informer.
“Con le limitazioni di memoria e di caricamenti era un grave problema – afferma Flynn – perché quando dovevi fare avanti e indietro da un posto bisognava scaricare e ricaricare tutto in continuazione e questo interrompeva troppo i ritmi di gioco. Adesso l’azione è molto più fluida, senza interruzioni, puoi essere sulla nave, atterrare su un pianeta, sbarcare e farti un giro, poi tornare indietro e saltare nuovamente sulla Tempest, senza soluzione di continuità. Abbattute queste barriere, al giocatore non resta che esplorare e fare attività ed è più stimolante per noi creare un ambiente ricco e vario”.
Ricordiamo che la Tempest sarà l’astronave che ci accompagna nella galassia del prossimo Mass Effect, in arrivo in una data ancora da precisare del prossimo anno, prendendo il posto dell’ormai mitica Normandy del capitano Shepard. Ci chiediamo se questa nuova, ugualmente elegante, e chiacchierata astronave possa passare alla storia.
La trilogia di Mass Effect, si sa, è stata sviluppata per la settima generazione di console e videogiochi, quella che ha visto Xbox 360, PlayStation 3 e Wii a contendersi il cuore degli appassionati di macchine da gioco da salotto. Una delle cose che passa – spesso – in secondo piano, è il limite tecnico di quelle macchine che, a dispetto della bellezza grafica, arrancavano un bel po’ sul fronte della memoria per gestire i contenuti di gioco.
Sebbene la vittoria di dischi ad alta capienza e download digitali abbia arginato il problema del multi-disco (ricordate i tempi di Final Fantasy VII?) non ha certamente risolto la questione dei caricamenti e Mass Effect non ha fatto eccezione. Queste continue attese, pur non essendo gradite tanto ai giocatori quanto agli sviluppatori, erano necessarie a garantire un certo standard qualitativo.