Blossom Tales: The Sleeping King, Prime Impressioni
Uno dei legami umani più indissolubili è quello tra nipoti e nonni. Ed una cosa che lega maggiormente i nonni ai nipoti è senza dubbio il racconto delle favole.
Compito degli anziani è quello di raccontare una storia capace di cogliere l’interesse. Ma capita anche che la nipotina presa dalle vicende a volte si sostituisca al nonno per cambiare ed enfatizzare i passaggi della storia: del resto è lei la protagonista, la giovane principessa, anzi… cavaliere.
Blossom Tales: The Sleeping King, gioco sviluppato dal piccolo team indie Castle Pixel e da FDG Entertainment GmbH & Co. KG (che può vantare anche il recente successo di Oceanhorn), approvato su Greenlight ed in arrivo su Pc via Steam ad inizio anno prossimo, ci fa vestire proprio i panni della piccola Lily, una bimba dalla fervida immaginazione che vuole diventare un’eroina e che cambia continuamente il racconto del nonno.
Vediamo come questo action adventure dalle sfumature gdr che si ispira moltissimo ai primissimi Zelda anche dal punto di vista grafico stia venendo su ricordando che si tratta di un progetto noto già dal 2014 che sfociò su Kickstarter. Tuttavia, nonostante un cammino lungo, Castel Pixel ha trovato in FDG un supporto per portare il suo gioco su Pc. Vediamo attraverso queste nostre Prime Impressioni, cosa c’è in Blossom Tales: The Sleeping King.
UNA FORTE IMPRONTA RETRO
Fin dal primissimo caricamento, si respira una fortissima aria di retro. Si viene avvolti da un’atmosfera familiare e non è solo per il legame nonno-nipote ma perché quel che vediamo e sentiamo ci abbraccia in modo deciso e ci fa vivere un gioco in stile pixel art dal sonoro chiptune tipico degli anni ‘80.
La scusa del racconto ci porta in un mondo coloratissimo dove Lily è la nostra protagonista indiscussa. Avrebbe, come già abbiamo detto, potuto essere semplicemente una principessa, ma ha preferito votarsi all’azione, imbracciare spada e scudo e sfidare mostri di ogni genere per raggiungere il lieto fine alla… alla… alla sua storia.
Lily, dunque, parte immediatamente per la sua avventura dopo essere diventata Cavaliere del Regno. Il suo compito è difendere dai pericoli tale regione e casca a fagiolo che il Re sia costretto ad un sonno profondo da un potente mago cattivo: Crocius che ambisce al potere.
Questo episodio costringe la nostra giovane Lily ad intraprendere una lunga e rischiosa missione per trovare la soluzione assieme a suo fratello Chrys attraversando il coloratissimo reame, attraverso i racconti del nonno che però vengono alcune volte stravolti dalla bimba.
GAMEPLAY DAVVERO PROMETTENTE
Oltre al forte impatto cromatico e visivo nonostante i pixel siano enormi e ricordino davvero quelli delle produzioni NES piuttosto che C64, ci colpisce il gameplay. Estremamente semplice, fluido, lineare ma non per questo banale.
Riteniamo che questo possa essere uno dei punti forti di Blossom Tales: The Sleeping King unito anche ad una storia ricca che favorisce la longevità.
I combattimenti sono diretti, in tempo reale ed a seconda dal nostro equipaggiamento varieranno di intensità e facilità. Sembra una banalità ma rendere il gameplay equilibrato è senza dubbio una nota di merito. Peccato che nella frenesia si tenda a non essere per niente precisi nei combattimenti. Generalmente bisogna studiare ed aspettare i movimenti fissi dei nemici: molti hanno movimenti prestabiliti più o meno complessi per cui poi sarà più semplice agire ma all’inizio si rischia di fare una grande confusione. A parte questo, però, i comandi sono semplici e la visuale dall’alto aiuta non poco.
Le attività nel regno non mancano, cercare ingredienti, portare messaggi, superare dungeon ricchi di mostri risolvendo al tempo stesso enigmi che stuzzicano comunque la mente staccando leggermente dall’azione.
Blossom Tales: The Sleeping King si giocare con piacere in questa fase preliminare ed anche in modo piuttosto semplice: i pulsanti Z, X e C serviranno per le armi e per la difesa. Questo conferma le parole di Philipp Döschl di FDG Entertainment all’annuncio del gioco su Steam:
“Con Blossom Tales: The Sleeping King, il nostro obiettivo era realizzare il gioco che volevamo giocare. Siamo dei grandissimi fan di Zelda e in particolare adoriamo i titoli 2D con visuale dall’alto che tanto hanno spopolato su SNES e le console portatili di Nintendo. Volevamo anche ottimizzare e modernizzare certi aspetti per adattarli ai gusti e alle aspettative dei giocatori attuali. In pratica, puntavamo a realizzare un gioco che ci ricordasse le nostre esperienze di gioco passate, ma non com’era a quel tempo! Se vi piacciono i gdr d’azione con visuale dall’alto e abbastanza impegnativi, allora adorerete Blossom Tales!”
DESIGN E SONORO RAFFINATISSIMI
Realizzare un gioco a basso contenuto di poligoni è una scelta precisa. Molti autori propongono questo stile grazie ormai, non si direbbe ma è così, potenza hardware che permette di utilizzare questo stile ed unirlo alla profondità di dettagli che rendono moderna una produzione. Non solo un omaggio a quelli che furono i ruggenti anni ‘80, era d’oro che ha generato diversi capolavori assoluti e dato vita a serie videoludiche ancora in auge, ma è anche una sfida.
La grafica di Blossom Tales: The Sleeping King ci riporta con nostalgia a quel periodo. E’ fatta molto bene, è molto colorata ed al tempo stesso ha molti dettagli nonostante la risoluzione volutamente bassissima. La visuale dall’alto fa il resto mostrandoci un mondo vivido, animato e “tondo”, per niente minaccioso ma ugualmente tosto da visitare ed affrontare.
Questo non toglie tante finezze: l’erba alta che rallenta il nostro incedere, le animazioni particolareggiate, le esplosioni sono solo alcune ma nel taccuino potremmo aggiungerne altre e sicuramente i più attenti le noteranno.
Bene anche l’interfaccia che offre un inventario spartano ma utile. Artisticamente parlando siamo su buonissimi livelli.
La colonna sonora firmata da Joshua “Visager” Brechner calza a pennello nella storia e nell’azione e ci accompagna molto bene nell’avventura. Brani in chiptune davvero ben fatti che ci portano alla mente le sonorità del Nes e del C64 proprio per rimanere in tema con il comparto grafico.
COMMENTO FINALE
Blossom Tales: The Sleeping King ha tutte le carte in regola per essere un grande omaggio ai primi Zelda ed a quei titoli di metà anni ‘80, inizio anni ‘90 che ne ricalcarono il cammino e lo stile.
Tecnicamente ben messo con una veste grafica ed un tocco sonoro ad arte, il gameplay è fluido e senza intoppi. Peccato, aggiungiamo noi, che al momento ci sia soltanto l’inglese anche se notiamo dal pannello di controllo la voce per selezionare la nostra lingua. Speriamo perché renderebbe ancor più godibile la storia che ha un ruolo centrale in questo gioco.
Un bel ritorno al passato, quindi, consigliato a chi ha amato questo genere di giochi. Un omaggio, neppure celato da Castle Pixel (software indipendente) e da FDG Entertainment GmbH & Co. KG (che sta vivendo il successo di Oceanhorn capace di vendere oltre un milione di copie su mobile, Pc e console), al grande e mitico Zelda che a nostro avviso sta venendo su bene.
PREGI: Tecnicamente interessante. Storia simpatica con diversi sussulti. Gameplay fluido e con poche incertezze. Adatto ai più piccoli. Chiptune interessantissime ed evocative.
DIFETTI: Se non vi piace il genere non giocatelo. Qualche lieve imprecisione nei combattimenti.