Alcuni non lo sanno, ma dalle ceneri di Infinity Ward nacque Respawn Entertainment che, sotto bandiera Electronic Arts ha consegnato alla storia uno dei più riusciti esperimenti di sparatutto in prima persona, competitivi, che potevano competere in qualità e fluidità, con i vari Call of Duty e Battlefield: Titanfall, per Pc e Xbox One. Con ben pochi riguardi nei confronti di una concorrenza che da questi sviluppatori ha solo da imparare (in Respawn Entertainment lavorano coloro che hanno creato Modern Warfare), a due anni di distanza dal primo episodio ecco arrivare Titanfall 2, questa volta anche su PlayStation 4, oltre che su Xbox One e Pc (via Origin, il client di Electronic Arts).
SCONTRO TRA TITANI
Titanfall 2 riprende quanto di buono è stato realizzato in Titanfall: la modalità multigiocatore competitiva poggia sulle stesse, identiche, fondamenta con un paio di modalità di gioco in più, per garantire ancor più mordente e sempre più varietà. Ma quello che salta subito alla vista è un’autentica modalità campagna, dedicata al giocatore solitario, che narra delle avventure di un pilota alle prime armi, John Cooper, e un Titano come pochi di quello che si conoscevano, che risponde al nome di BT-7274.
La missione principale di Cooper è di arrestare l’avanzata dei “cattivi” di turno, l’esercito della Interstellar Manifacturing Corporation (IMC), che gli metterà contro alcuni dei mercenari più aggressivi nonché i più abili piloti di titani in circolazione. Tutto ciò per permettere alla Milizia di Frontiera (quelli che sembrano i buoni) l’ostacolare un’organizzazione che ha tutta l’aria di voler imporre politiche a dir poco oppressive.
Ispirandosi, più o meno segretamente, a illustri – o chiacchierate – produzioni di fantascienza come Evangelion o Pacific Rim, il giocatore si trova presto coinvolto in una storia avvincente in cui l’essere umano e la macchina entrano in connessione neurale tra loro, restituendo alla percezione un Titano che non è più un ammasso di ferraglia senz’anima da guidare alla devastazione totale degli avversari, ma una personalità quasi umana che ricorda, per certi versi, anche certi Transformers.
Nelle sei ore circa, che separano i titoli d’apertura da quelli di coda, una sola cosa ci girava nella mente: che gli sviluppatori abbiano fatto un lavoro ad opera d’arte, davvero poco sindacabile, in cui nulla o quasi nulla può essere obbiettato. A volte il gioco ci è sembrato davvero troppo facile, quasi ad offendere la nostra intelligenza, altre volte abbiamo dovuto ripetere una sequenza più volte, perché non è sempre una passeggiata. In generale il grado di sfida alla difficoltà predefinita, lo consideriamo un’ottima via di mezzo e i veterani del genere non faticheranno a trovarsi meglio alzando l’asticella un po’ più in alto.
La campagna in giocatore singolo di Titanfall 2 presenta tutti gli elementi di gameplay che si trovano anche nella modalità multigiocatore (solo online, niente locale). Il giocatore che arriva ai titoli di coda, pertanto, potrebbe possedere tutte le conoscenze necessarie per predisporre pilota e titano con l’equipaggiamento che rispecchia meglio il proprio stile di gioco.
COME PRIMA E PIU’ DI PRIMA
Le modalità di gioco sono pressoché identiche a quelle presenti nel primo Titanfall, ma sono state aggiunte la modalità “Cacciatori di Taglie” e “Colosseo”. Quest’ultima è una singolar tenzone pilota contro pilota. La modalità cacciatori di taglie pone due squadre in competizione per accumulare cinquemila dollari di taglia, ottenibili solo abbattendo titani avversari e fanteria controllata dall’Intelligenza Artificiale. L’abbattimento dei giocatori avversari penalizza la loro squadra, dimezzando l’introito fino a quel momento guadagnato.
Per vincere non basta arrivare alla somma richiesta dal gioco, ma occorre versarla in un deposito (ce ne sono diversi sparsi nella mappa) e attendere un breve caricamento per effettuare la “transazione”. Il problema è che la squadra avversaria, se capace, non sta a guardare e si mette subito a guardia dei depositi, uccidendo inevitabilmente quelli che, tra gli avversari, osano andare a versare la somma accumulata faticosamente. Per il resto, si trovano i classici team deathmatch, controllo dei punti strategici, deathmatch con titani e una modalità che unisce tutte le altre per avere partite massimamente varie.
Alla fine delle partite, le gesta del giocatore sono premiate con punti esperienza che sbloccano armi, colorazioni per quelle e nuove abilità o nuovi equipaggiamenti utili alla sopravvivenza di titano e pilota. La varietà è garantita sebbene il più alto numero di variabili offra il fianco a problemi di bilanciamento che, inevitabilmente, sfociano nella preferenza dell’arma più valida a discapito tutte le altre.
COMMENTO FINALE
Titanfall 2 è uno sparatutto in prima persona che unisce classico gameplay, tipico dei migliori Call of Duty, alla presenza di titani (robot bipedi) che sostituiscono i soldati controllati dai giocatori per ottenere più potenza di fuoco e resistenza contro gli avversari.
Si avvale del motore grafico Source di Valve opportunamente e pesantemente modificato ed impreziosito. Non essendo l’ultimo ritrovato della tecnica, certamente risulta un pelo inferiore rispetto ai muscoli che possono mostrare Frostbite e Unreal Engine 4 alla massima potenza.
Avere un motore datato, sotto al cofano, non è comunque un male né tanto meno una vergogna, soprattutto, se si gioca senza cali di fluidità a dettagli molto elevati e senza esitazioni, sia che ci troviamo all’esterno, in campo aperto, oppure all’interno di strutture.
La campagna per giocatori solitari – grande assente nel primo Titanfall – è molto breve seppure estremamente coinvolgente ed intensa, dura né più né meno quanto quella di un classico sparatutto in soggettiva ed è il modo più bello di prendere confidenza con tutti gli elementi di gameplay che strutturano anche la modalità multigiocatore.
Quest’ultima, già abbondantemente rodata nel primo Titanfall, è stata impreziosita di contenuti (due nuove modalità di gioco), armi, titani più vari e più possibilità di personalizzazione pilota e mezzo. Fisiologicamente, essendoci più roba dentro, qualche problema di equilibrio e bilanciamento è avvertibile ma nulla che non possa essere cesellato da una “pezza” in sede di aggiornamento postumo. Senza dimenticare che è stato affermato che i dlc saranno tutti a titolo gratuito.
Titanfall 2 non ha assolutamente nulla che non vada, nessun difetto grave, nessun motivo per non essere la scelta giusta per tutti gli appassionati di sparatutto in soggettiva. E’ godibile sia in solitaria che in multigiocatore e l’unica cosa che potrebbe impedirne l’acquisto è l’ambientazione fantascientifica, per coloro che non la apprezzano.
Pregi
Tecnicamente si difende egregiamente. Sempre fluido e spettacolare. Campagna del giocatore singolo breve ma molto intensa. Più varietà che in passato. Design di livelli e mappe di eccezionale qualità. Tutti i Dlc saranno gratuiti.
Difetti
Qualche problema di bilanciamento nel multiplayer.
Voto
9
1 commento su “Titanfall 2, recensione Pc”