Una delle più grandi novità su Diablo 3 annunciate alla recentissima BlizzCon 2016 che si è svolto lo scorso weekend, è senza dubbio l’annuncio della classe Necromante.
Questo nuovo personaggio, presente in Diablo 2, sarà disponibile ad inizio anno prossimo attraverso un dlc per Diablo 3. Qualcuno ha storto il muso facendo notare la similitudine con lo Sciamano.
Travis Day (designer di Blizzard) ha però spiegato a Polygon le differenze tra i due personaggi.
Lo Sciamano è in grado di evocare mostri, lanciare incantesimi e maledizioni, la software house ha dovuto lavorare duramente per evidenziare le differenze rispetto al Necromante.
“Una delle cose più importanti per noi era trovare il modo di distinguerlo dallo Sciamano perché quella classe ha in un certo senso occupato diverse possibile scelte di design in quell’ambito. Ci sono state molte discussioni sul modo in cui avremmo potuto diversificare le due classi rendendole entrambe belle e differenti”.
Una delle differenze tra le due classi è il modo in cui i mostri evocati vengono gestiti. E continua:
“Nel caso delle evocazioni, degli scheletri e dei golem del Necromante, uno dei modi in cui li abbiamo diversificati è il fatto che diamo al giocatore il diretto controllo della propria armata, degli alleati non morti, permettendo di essere un vero e proprio comandante che dirige i propri scheletri”.
Day spiega che si è lavorato per non trasformare questo aspetto in qualcosa di troppo complesso rischiando di sfociare in meccaniche da strategici in tempo reale. Così i giocatori potranno indirizzare l’interesse dei minion verso nemici precisi senza affidarsi al caso diversamente da quanto accade con lo Sciamano.