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The Last Blade, Recensione Pc

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Nel 1997, l’era dei picchiaduro ad incontri in 2d era dominata da Street Fighter III, SNK seppe dare il suo apporto importante grazie ad un piccolo-grande capolavoro chiamato The Last Blade.

Il titolo è stato pubblicato di recente (a fine agosto scorso) su Steam per Pc grazie al lavoro di DotEmu che ha effettuato il porting di questo interessantissimo gioco ambientato in Giappone nell’ultima parte dell’era Tokugawa, attorno alla metà del XIX secolo.

Il gioco offre diversi spunti artistici di estremo valore ed una trama interessante benché si tratti di un titolo originariamente arcade. The Last Blade, come suggerisce il titolo, è un picchiaduro ad incontri che vede protagonisti samurai, ninja, esperti di arti marziali ed armi esotiche, combattere con armi bianche, ossia spade, bastoni, oggetti contundenti. Un po’ come il più recente Soul Calibur per fare un facile esempio.

Ecco quindi la nostra recensione per Pc. Buona lettura.

TRAMA E PERSONAGGI

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Accennavamo alla trama che per l’occasione è meno scontata del solito essendo un picchiaduro. Il cattivo di turno è Kagami, un samurai vestito alla occidentale che apre addirittura i cancelli che separano il mondo dei vivi da quello dei morti.

Prima però di impedire questo bisogna affrontare diversi scontri all’ultimo sangue tra i 12 personaggi presenti nel roster. Ogni personaggio ha i suoi attacchi, il suo stile di combattimento, la propria arma e la propria storia che si interseca con quella degli altri per dar vita a trame leggermente diverse che comunque portano tutte, ovviamente, allo scontro finale contro Kagami. Alcuni di loro sono buoni amici, o addirittura fratelli, altri sono antagonisti e così via.

Eccoli: Kaede; Moriya Minakata; Yuki; Keiichiro Washizuka; Shikyoh; Lee Rekka; Zantetsu; Akari Ichijou; Juzoh Kanzaki; Okina no Genbu; Shigen Naoe e Hyo Amano. Musashi Akatsuki è, come detto, il sub boss, mentre il boss finale è Shinnosuke Kagami.

Le vicende porteranno i giocatori a combattere anche contro un personaggio ispirato (e non solo) al leggendario Musashi Miyamoto, il più grande spadaccino della storia giapponese “riesumato” da Kagami per la sua incredibile abilità con la spada. E’ il penultimo combattimento, il sub boss, che si dovrà affrontare prima dello scontro finale con il malefico Kagami.

GAMEPLAY IMMEDIATO MA PROFONDO

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Come da tradizione SNK, il gameplay è scandito da comandi semplici ed immediati in grado, però, di offrire una buona varietà di mosse e combo utili a sconfiggere gli avversari.

Troviamo anche due stili di combattimento: Speed e Power. Il primo offre un sistema di combo semplice, mentre il secondo è improntato alla massimizzazione del danno. Troviamo anche le supers e le desperation moves con quest’ultime disponibili solo in Power mentre in Speed troviamo una desperation move che si concretizza dopo precisi movimenti e permette di effettuare dei conuters per bloccare gli attacchi e colpire trovando la difesa avversaria completamente sguarnita.

Ne nascono duelli interessanti e mai banali dall’alto contenuto spettacolare. Dodici i personaggi giocabili con due extra. I contenuti sono essenziali. A parte la modalità Arcade che è poi la principale visto che offre la Storia suddivisa in 10 stage, c’è anche una modalità Time Attack che consiste nel mettere al tappeto quanti più avversari in un tempo predeterminato. Nondimeno troviamo l’utilissima modalità Allenamento che serve ad imparare le mosse e le combo dei vari personaggi e vederne i vari effetti pratici.

La versione Pc offre naturalmente la possibilità di giocare contro un amico (modalità Versus) o di disputare match online partecipando o creando lobby o invitando amici per la modalità multiplayer. Ci sono quindi le varie opzioni per la risoluzione dello schermo e per il settaggio dei comandi.

TANTE CHICCHE PER GLI OCCHI E PER LE ORECCHIE

Dal punto di vista tecnico, The Last Blade è un piccolo gioiello. La grafica in 2d è dal punto di vista artistico molto bello con stage, animazioni e personaggi caratterizzati in modo eccellente. Tante le piccole chicche sono presenti ad ogni livello. Ad esempio in quello innevato, determinate mosse fanno cadere la neve accumulata nelle pareti esterne del Palazzo. Oppure in un altro livello è possibile con le spazzate smuovere le foglie presenti. Si tratta ovviamente di animazioni precostituite e non “in tempo reale” ma di sicuro effetto. Così come gli schizzi di sangue ad ogni colpo subito in stile Mortal Kombat. Ma anche pura e semplice poesia come il movimento delle splendide cicogne giapponesi nei pressi di una cascata.

Possiamo notare un leggero zoom nelle fasi concitate dello scontro e comunque un’attenzione generale per i dettagli notevole. E questo a dispetto dei pixel presenti perché, ricordiamo, stiamo pur sempre parlando di un gioco uscito 19 anni fa, figlio di un’era che stava comunque cominciando a soffrire i primi ed importanti colpi del 3d.

Cionondimeno, ribadiamo che artisticamente parlando, le numerose animazioni, il design che richiama il Giappone antico ed una caratterizzazione importante dei personaggi (ognuno col proprio set di animazioni e così via) nonché una cura particolare per gli ambienti, rendono The Last Blade davvero bello da vedere. Emozionante grazie ad alcune ambientazioni davvero inquietanti.

Detto di animazioni e grafica, il plauso va anche ad un comparto sonoro decisamente di alto livello. Effetti sonori ben definiti (anche se leggermente “sporchi” ma di impatto) nonché un bel doppiaggio in giapponese fanno il resto. Anche la colonna sonora fa la sua parte caricando ancora di più di solennità e di tensione il nostro cammino durante la storia e le azioni di gioco.

COMMENTO FINALE

Come più volte ripetuto, The Last Blade è molto bello. E’ una piacevole riscoperta. Quasi dimenticato nei meandri del tempo, SNK Playmore e DotEmu hanno recuperato questa piccola perla per offrirla agli utenti Steam e prossimamente anche su PS4.

The Last Blade è il classico picchiaduro in stile SNK, splendido artisticamente parlando e profondo dal punto di vista del gameplay con un grado di sfida interessante. Gameplay immediato grazie al quale è possibile vedere i propri miglioramenti costanti in modo concreto, il gioco si fa ancora ammirare per una direzione artistica molto interessante tipica di SNK e dei giochi NEO GEO che in quei lontani anni ‘90 sembravano di un altro pianeta ed inarrivabili.

Funziona tutto molto bene in The Last Blade che ha l’unico cruccio di non presentare i personaggi supplementari presenti nell’edizione PlayStation e che, essendo figlio di un’era più votata all’arcade, offre poche varianti alla modalità Storia che di per se non è lunghissima. C’è l’interessante modalità Time Attack che permette una variazione sul tema principale e la possibilità di allenarsi. Ma ripetiamo: è un titolo arcade in un’epoca dove il mercato casalingo era in evoluzione ma non così radicato come ai nostri giorni. Ciò non toglie che gli amanti dei giochi SNK e dei picchiaduro ad incontri in 2d dovrebbero senza dubbio avere questo titolo.

 

Pregi

Tecnicamente ineccepibile. Tante chicche grafiche e sonore. Storia d’atmosfera. Ottimo gameplay. Buonissimo gameplay. Apprezzabile la modalità Time Attack nonché la presenza del multiplayer online.

Difetti

Se siete amanti della grafica 1080p a 60.000 fotogrammi al millesimo di secondo state lontani: vi sanguinerebbero gli occhi. Come sempre, vorremmo qualche contenuto in più da queste riedizioni.

Voto

8+

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