Everspace, il roguelike fantascientifico per lupi solitari, Prime impressioni Xbox One
Approdato già da ieri su Xbox Game Preview, Everspace di RockFish Games si presenta al grande pubblico con una versione di anteprima (su Steam sarà Early Access) che godrà del “Play Anywhere” di Microsoft, cioè possiamo giocarci su Xbox One e proseguire con la stessa partita da Pc con Windows 10.
In attesa di poter provare il primo videogioco indipendente a godere della caratteristica di Microsoft appena citata, abbiamo giocato una manciata d’ore ad Everspace su Xbox One per mettere giù le nostre prime impressioni.
ROGUELIKE, BELLO A VEDERSI E CATTIVO, TANTO CATTIVO
Everspace è un videogioco fantascientifico in cui siamo chiamati a pilotare un’astronave con prospettiva in prima oppure in terza persona. Non è una simulazione né vuole ricercare l’assoluta verosimiglianza come fa egregiamente Elite Dangerous, ma se ne sta saggiamente a metà strada fra l’essere un gioco arcade ed un gioco che non perdona se scattiamo a tutta velocità contro un meteorite.
Come ogni roguelike che si rispetti, aspettatevi mappe di estensione discreta, interconnesse tra loro da salti iper-spazio di facile fruizione. Ogni nostra azione genera crediti di gioco e raccolta materiali, che ci ritroviamo in “magazzino” quando passeremo – temporaneamente – a miglior vita. All’hangar della ripartenza ci attendono i perk (abilità attive e passive che ci facilitano la vita) e i crediti guadagnati. Questi ultimi servono a ricomprare i perk che avevamo sbloccato oltre a poter potenziare ulteriormente la nave, ma i crediti in disavanzo saranno lasciati “a terra” e ripartiremo con una nave sempre più potente ma senza crediti.
Ogni volta che faremo un salto nell’iper-spazio andremo sempre più addentro alla galassia e le cose saranno sistematicamente più difficili da affrontare. I pirati dello spazio sono le insidie più grandi che abbiamo incontrato, ma aspettatevi anche navi-madre che possono spazzarci via in pochi colpi, giusto per fare un esempio.
Allo stato attuale – ribadiamo essere un gioco in pieno sviluppo, quindi non abbiamo provato una versione completa né ultimata – Everspace è cattivo: ci pone sempre in inferiorità numerica contro avversari armati molto meglio di noi, agguerritissimi, molto sfuggenti e spietati. Lo spazio del gioco di RockFish è tanto colorato e fluido quanto cattivo ed impietoso e ci costringerà spesso a cominciare dal punto di partenza perché non siamo stati abbastanza accorti nella gestione delle risorse. Fluido e dettagliato, con effetti sonori già orecchiabili e dialoghi recitati discretamente convincent, Everspace non ha nulla da invidiare ad un Galaxy of Fire o ad un Elite Dangerous.
ESPERIENZA SOLITARIA CHE SI PREANNUNCIA ECCEZIONALE
Everspace, nella sua incarnazione da anteprima, ci pone alla guida di una sola astronave ma almeno tre sono quelle che arriveranno nelle prossime settimane. Questa astronave è facile da guidare e padroneggiare. Il tutorial del gioco è semplice, recitato, chiaro. Se non fosse per i bot che fanno tanto male e che distruggono la nostra astronave in breve tempo (almeno nei primi minuti) potremmo esplorare ogni sistema che la mappa stellare ci offre. Ogni mappa presenta una decina di “stanze” da esplorare.
Ogni stanza è caratterizzata da pianeti, sciami di meteoriti, stazioni spaziali, navi cargo, fregate, risorse energetiche e minerali. Ogni cosa con cui possiamo interagire è evidenziata da un’icona gialla che risulta troppo ingombrante quando questi sono troppo distanti da noi, tuttavia ad un plausibile fastidio visivo corrisponde innegabile “leggibilità” dell’interfaccia utente. Di certo è un aspetto che si può cesellare e raffinare.
L’esperienza che promette Everspace è quella in solitaria, quindi non aspettiamoci modalità multigiocatore competitiva o cooperativa. Saremo soli, nello spazio, e dovremo affrontare tutto quanto contando sulle nostre sole forse e quelle – eventualmente presenti – controllate dall’intelligenza artificiale.
Vasto, ben realizzato, fluido e profondo: Everspace si presenta fin dalle prime battute come un gioco dal grande potenziale che promette ore ed ore di divertimento, partite sempre stimolanti ed emozionanti. La nostra speranza è che mantenga le promesse e migliori le premesse.
COMMENTO FINALE
Everspace, lo ricordiamo ancora una volta, è in Xbox Game Preview o Steam Early Access e pertanto possiamo considerarlo un bel cantiere aperto e soggetto a pesanti aggiunte e modifiche da qui alla sua pubblicazione ufficiale (prevista per il primo trimestre del prossimo anno). Si presenta con un impianto tecnico davvero bello a vedersi, ottima fluidità, buoni effetti sonori e pad alla mano si fa apprezzare per essere molto intuitivo e facile da padroneggiare. La sua natura roguelike lo rende molto appetibile per tutti coloro che cercano una sfida sempre all’altezza delle aspettative e pochi sconti quando si ha a che fare con una morte prematura (quasi inevitabile, verrebbe da dire).
A patto di scendere a compromessi quali la palese incompletezza ed un bilanciamento tutto da migliorare (i nemici sono troppo forti e troppo numerosi fin dalle prime battute), a meno della metà del prezzo di un gioco cosiddetto “tripla A” ci si porta a casa un gioco modesto nelle origini ma non nei contenuti. Non vediamo l’ora di provarne la versione definitiva.
Pregi: Molto fluido e dettagliato. Roguelike che premia la costanza e la pazienza. Promette ore ed ore di divertimento fantascientifico ed una storia interessante.
Difetti: Allo stato attuale soffre molto di sbilanciamento. Contenuti di gioco appena sufficienti a giustificarne l’acquisto.