RunGunJumpGun, Recensione Pc
Il Sistema solare Extax, posto in una posizione non meglio identificata nell’universo, sta morendo. La stella si sta spegnando ed i pianeti sono condannati a scomparire. Con essi anche la loro popolazione.
Tutto sembra perduto quando… no, l’eroe non arriva. Almeno così sembra. Arriva un predone dello spazio, un reietto, che armato di una super mitragliatrice e con indosso una tuta che ha le sembianze di uno scafandro si mette a depredare le risorse energetiche che rimangono rubando gli Atomix, una sostanza che potrebbe salvare l’intero Sistema Extax. Non si capisce se lui voglia rubare per se questi cristalli per arricchirsi… o li voglia usare per salvare questi mondi.
Questo, ne più e ne meno è il tratto narrativo di RunGunJumpGun un particolare action dalle dinamiche “endless” firmato da ThirtyThree, un piccolo studio indipendente che ha pubblicato su Steam, GOG ed altri servizi digitali questo gioco con la collaborazione di Gambitious Digital Entertainment per Pc Windows e Mac.
RunGunJumpGun, che in pratica sintetizza il gameplay, offre un’azione frenetica, un viaggio surreale e psichedelico al punto che le solite raccomandazioni per prevenire l’epilessia potrebbero apparire utili.
Vi raccontiamo la nostra esperienza con questo titolo che strizza l’occhio al mondo retro. Abbiamo testato la versione Pc.
SI CORRE, SI SPARA E SI PRENDONO GLI ATOMIK, TUTTO QUI
Il gameplay di RunGunJumpGun è senza dubbio la parte più semplice da spiegare. Nomen omen direbbero i latini. Si corre, in automatico e si spara con la mitragliatrice a nostra disposizione, l’unica nostra arma.
E’ così potente che quando si punta verso il basso, il rinculo fa fluttuare il nostro protagonista. Lo scopo del gioco è quello di raccogliere gli Atomik attraverso tantissimi livelli su tre pianeti differenti. Troviamo circa 120 stage da affrontare tutti d’un fiato.
La grandezza dei livelli non è esagerata ma colpisce la loro difficoltà. Alcuni sono delle vere e proprie trappole mortali per cui se sarà facile giocare visto che si useranno soltanto due tasti (i dorsali superiori sinistro e destro del joypad Xbox 360) per “saltare” e sparare; sarà dannatamente difficile venire fuori da questi corridoi senza incontrare la fatidica morte per aver urtato un ostacolo o essere stato colpiti dal fuoco nemico.
Ovviamente il titolo funziona anche con la tastiera oltre che con il joypad. I comandi sono reattivi ma bisognerà avere la mano dolce per dosare la forza anche perché i numerosi livelli avranno la loro unica via di uscita. I primi sono abbastanza larghi, ma più avanti si andrà più l’azione sarà frenetica e gli ostacoli infidi al punto che ogni singolo errore, purtroppo anche quello impercettibile, potrebbe costare caro. Quando si muore, l’azione torna indietro al punto precedente (se il livello è suddiviso i vari punti contrassegnati da bandiere) o dall’inizio dello stage.
Il gameplay è molto simile a quanto visto in Jetpack Joyride, titolo di Halfbrick Studios che qualche giorno fa ha compiuto 5 anni essendo uscito l’1 settembre del 2011 su iOS.
Lungo il nostro cammino incontreremo ostacoli di ogni genere. Sia naturali, sia alieni come torrette difensive, fucili al plasma, navette, ingranaggi infernali, motoseghe e quant’altro. Ci sono anche varianti interessanti come andare sott’acqua e rivedere il concetto di fisica. Per fortuna ci sono le vite infinite.
Raccogliere gli Atomik per arricchirsi ed andare avanti abbandonando questi mondi morenti.
Divertente il fatto che ogni stage abbia una scena di intermezzo con frasi ironiche… anzi, sarcastiche dove piovono critiche nei confronti del protagonista visto come un avvoltoio. Di fatto… beh, dovrete scoprirlo voi.
Peccato, però, che sia un gioco davvero difficile e cattivo. Incredibile quanti pericoli ci siano dietro l’angolo in livelli davvero corti ed è ancora più incredibile quante volte moriremo tentando di riuscire a superare questo o quel dannato stage. Questo toglie un po’ di varietà al gameplay. La fortuna è che la varietà risiede nel numero di livelli presenti e non nel modo di superarli anche se, ripetiamo, a tratti la difficoltà appare davvero proibitiva. Anche punitiva… non che (probabilmente) il protagonista non meriti questo ed altro… ma tant’è.
Va detto, infine, che esiste anche la modalità Maratona che permette di competere in una classifica globale per la caccia al punteggio più alto.
STILE RETRO E PSICHEDELICO, AZIONE FRENETICA, OTTIMA MUSICA
Detto del gameplay frenetico andiamo a parlare del lato tecnico. ThirtyThree propone una veste in pixel art davvero ben fatta che ricorda alcuni stili del passato. A tratti sembra di essere davanti a Cyberonid storico titolo di fine anni ‘80 su C64, Spectrum ed altri computer ad 8 bit, o di altri shoot’em up vista l’ambientazione spaziale.
Ottime anche le animazioni, molto fluide e prive di incertezze che acuiscono l’atmosfera retro. I colori usati sono sgargianti al punto che ci sembra di essere di fronte ad uno Spectrum. Ovviamente, la risoluzione su schermo, le animazioni, l’enorme varietà negli oltre 120 livelli distribuiti su tre mondi diametralmente opposti ed alcuni effetti ci fanno tornare con i piedi per terra di fronte al nostro Pc. I tre pianeti sono diversi non solo visivamente ma anche perché variano il gameplay.
Ottima la musica che rimbomba con classe nei nostri padiglioni auricolari ed accompagna in modo perfetto l’azione.
Sostanzialmente, dal punto di vista tecnico, gli sviluppatori hanno fatto un bel lavoro sia visivamente con un compito non impossibile ma di stile e con una colonna sonora di altissimo livello che ben si adegua alla ambientazione futuristica, sgargiante ma al tempo stesso lugubre che rende l’idea dell’imminente apocalisse dell’ambientazione.
COMMENTO FINALE
E’ una simpatica sorpresa RunGunJumpGun. Il piccolo studio canadese composto da tre persone del nome ThirtyThree ha realizzato un action puro dai tratti retro, dalle sfumature psichedeliche e dalla difficoltà tremenda. Un ottimo esponente del fiorente mercato indie.
RunGunJumpGun offre una trama semplice, strampalata, che fa da sfondo alla vera azione in oltre 120 stage suddivisi in tre mondi diversi ricchi di nemici e di Atomix, il minerale oggetto del desiderio. Grafica ed animazioni sono d’autore, ben realizzate, mentre il sonoro è di ottima fattura. Il gameplay frenetico è facile da imparare ma davvero problematico da padroneggiare con passaggi difficili. Alcuni livelli sono corridoi a dir poco infernali. E questo aumenta di non molto la longevità perché alcuni potrebbero mollare la sfida. Certo, dopo aver raggiunto i nostri obiettivi ed aver raccolto tutto, sarà difficile rigiocarlo.
L’ideale è comunque giocarlo a poco a poco. Ad ogni modo è consigliato a chi cerca sfide difficili alla VVVVVV, alla MeatBoy e così via. Se amate, inoltre la pixel art d’autore e la buona musica elettronica, accomodatevi. RunGunJumGun fa al caso vostro. E’ bene segnalare la presenza anche di una versione speciale che include la colonna sonora nonché un pacchetto di artwork in alta risoluzione.
Pregi
Grafica interessante. Musica splendida. Azione frenetica e senza fronzoli. Intermezzi divertenti. Longevo. Difficoltà elevata…
Difetti
… a volte opprimente. Gameplay non troppo vario. Una volta sbloccato tutti, difficilmente sarà rigiocato.
Voto
8