Prime impressioni sulla demo di Fifa 17, precampionato “muscolare” per il gioco di calcio EA
Il 29 settembre si avvicina. Per quella data, Fifa 17 sarà disponibile su Pc e console. Nel frattempo, con l’arrivo della demo, disponibile da questa settimana sui rispettivi servizi digitali, chi vuole può cominciare ad impratichirsi per iniziare una sorta di riscaldamento.
Noi de IlVideogioco.com vi raccontiamo velocemente le nostre prime impressioni basandoci soprattutto sul gameplay che come ogni anno è “ridisegnato” ad hoc per avvicinarsi sempre più alla reltà. Ci siamo cimentati in questa prova, tra un’imprecazione e l’altra a causa di gol sbagliati che anche Florin Raducioiu (gli intenditori ricorderanno) o Darko Pancev avrebbero segnato.
Ma il calcio è bello anche per questo… o no?
I CONTENUTI DELLA DEMO E LA NOVITA’; INIZIA IL VIAGGIO DI HUNTER
La versione dimostrativa del gioco calcistico di Electronic Arts, quest’anno ci offre la possibilità di giocare con 12 squadre in tre stadi differenti (CenturyLink Field, Stamford Bridge e il nuovo stadio, direttamente dalla J1 League, Suita City Football Stadium) in condizioni di luce variabile (giorno o notte).
Le squadre sono: Manchester United, Manchester City, Chelsea FC, Real Madrid C.F., Juventus, Inter, Paris Saint-Germain, Olympique Lyonnais, Seattle Sounders, FC Bayern Munchen, Club Tigres UNAL e Gamba Osaka.
La demo ci dà un assaggio delle partite (Calcio di inizio) e degli esercizi che aiutano a capire i rudimenti dei comandi oltre a migliorare le nostre effettive abilità in diversi fondamentali quali i passaggi filtranti, gli uno-due, i dribbling, i tiri ed altre amenità varie.
Questa demo offre anche l’inizio della modalità Viaggio che è la vera novità a livello contenutistico di questa edizione di Fifa. L’anno scorso, ricorderete certamente, fu il calcio femminile (presente anche quest’anno nel gioco completo, ndr).
Facciamo la conoscenza di Hunter, una giovane promessa della Premier League che gioca nel Manchester United.
La versione dimostrativa ci fa provare i primissimi momenti di questa che è sostanzialmente la modalità storia del gioco che si suddivide in diverse fasi. Il gameplay è caratterizzato dalla visione di tante scene di intermezzo e dialoghi. Interagiremo attraverso risposte multiple in stile gioco di ruolo (diciamo alla Dragon Age o alla Mass Effect tanto per rimanere in casa Electronic Arts). Da queste risposte dipenderanno alcuni fattori come il feeling con l’allenatore, o con i compagni di squadra, o ancora la popolarità tra il pubblico.
Il principio ricorda, fatte le dovute proporzioni ovviamente, quanto proposto da New Star Soccer 5, titolo indie che permette di prendere un giocatore e di gestire anche gli aspetti privati.
Tornando al Viaggio, dopo una scena in cui conosciamo meglio il protagonista, siamo catapultati in panchina, convocati in prima squadra a sedere in mezzo ai grandi (perché anche le riserve del Manchester United sono dei signori giocatori, è bene ricordarlo) per la partita di Premier dei Red Devils di Mourinho contro il Chelsea a Stamford Bridge.
E qui inizia il cammino di Hunter. Mourinho chiama il tecnico della Primavera il quale si rivolge a noi e ci ordina di riscaldarci. Hunter si alza ed il pubblico comincia a rumoreggiare. Ammettiamo che EA ha saputo colpire nel segno a livello emozionale.
Poco dopo il tecnico della primavera chiama Hunter a se per farlo entrare nella mischia, nella parte finale della partita, e per dargli gli ultimi suggerimenti nonché per dirgli i dettami di Mourinho. Nella fattispecie quella di stare attaccati ai centrali difensivi del Chelsea che sono stanchi e quindi battibili sfruttando la velocità della giovane promessa.
Spunta anche una schermata con gli obiettivi che serviranno per far colpo sull’allenatore e spingerlo a convocare la stella nascente per altre partite e cominciare a mettere più presenze. Non siamo riusciti a segnare ma abbiamo fornito due assist per le reti di Martial e di Rooney con somma soddisfazione ed un voto di 9,4 (non capiremo mai i decimi di punto ma va bene…).
Poi intervista a fine partita con risposte multiple. L’assaggio di questa modalità finisce qui e con un un filmato di anteprima di quella che sarà la versione finale che incontreremo dopo il 29 settembre.
Un po’ pochino oggettivamente ma ci dà una prospettiva interessante di una modalità che sebbene non sia originale in senso assoluto può comunque può passare piacevoli ore di gioco. Un buon diversivo tra tutto quello che avremo in Fifa 17.
IL FROSTBITE RIDISEGNA FISICA E GRAFICA
La grande novità tecnica di Fifa 17 è, invece, l’avvento del Frostbite Engine (la versione 3) che ha soppiantato l’Ignite che era subentrato nella serie calcistica con l’arrivo di PlayStation 4 ed Xbox One ovvero da Fifa 14 a fino al predecessore diretto di questa nuova reinterpretazione della serie.
E così siamo testimoni, in questa anteprima, di alcune migliorie visive e di una fluidità che ci appare superiore rispetto al (recente) passato.
I volti dei giocatori, soprattutto di quelli delle squadre su licenza, sono generalmente di alta qualità e comunque migliori rispetto a prima. Non di tantissimo, ma i cambiamenti sono comunque evidenti ed in genere migliorano il prodotto. Ci ha fatto una enorme impressione vedere il sudore sul volto dei giocatori durante le scene di intermezzo mentre quest’anno si dà enfasi alle inquadrature alle panchine con protagonisti gli allenatori. Guardiola, Conte, Mourinho sono davvero ben fatti. Di contro, i volti dei giocatori meno famosi (ma comunque discretamente conosciuti anche se non stelle di prima grandezza) spesso e volentieri sono lontani dalla loro controparte reale.
Anche la fisica è cambiata con movimenti del pallone credibili soprattutto con tiri e passaggi. Ma anche i contrasti sono stati rivisti. La corsa appare più naturale così come gli impatti fisici e con la sfera. Ad occhio e croce un passo in avanti rispetto a Fifa 16 che già avevamo lodato.
GAMEPLAY PIU’ SIMULATIVO ED OLIO DI GOMITO
Joypad alla mano Fifa 17 sembra andare sempre più verso la simulazione. Le partite hanno (almeno a nostra prima sensazione dopo decine di partite) un ritmo leggermente più lento rispetto al predecessore ma (paradossalmente) sono ancora più fluide e sempre più simili a qualcosa che si avvicina alla realtà. I passaggi sono stati rivisti assieme ai tiri dove la fisica influirà moltissimo sul risultato finale. Posizione del corpo, contrasti e tempistica di impatto condizioneranno non poco il risultato che va da ciabatte assurde a tiri meravigliosi, da aperture geniali a svarioni che possono costarci contropiedi letali degli avversari. Ancor più che in passato. Il pallone più “pesante” fa il resto.
Come nel calcio moderno, però, bisognerà lavorare sporco di fisico e gomito per farci largo tra le maglie degli avversari.
E non è detto che giocando con squadre forti contro quelle più deboli, quest’ultime non possano imbrigliare le manovre. Le vie della rete sono molteplici come spesso e volentieri anche gli errori sotto porta.
Un aspetto importante del gameplay è quello dei calci piazzati. Il sistema è stato completamente ridisegnato con soluzioni più tattiche ma anche immediate. Se nei calci di punizione questa soluzione ci è sembrata più diretta ed in grado di offrire maggiore spettacolarizzazione nelle conclusioni a rete (non solo, ma anche più possibilità, con tiratori adatti, di essere letali), nei calci di rigore il discorso cambia.
Il duello giocatore portiere è molto più amplificato e mettere a segno i rigori ci è apparso più difficie che in passato. Mettervi il cuore in pace: ci vorrà un po’ di pratica prima di impadronirvi del metodo giusto per tirare staffilate in porta mettendo in difficoltà l’estremo difensore. Prima di arrivare a questo livello abituatevi a magre figure tirando cioccolatini in bocca all’avversario o siluri fotonici che superano il terzo anello dello stadio abbattendo omini delle bibite a caso.
In sostanza le partite ci sono piaciute anche se abbiamo notato alcune cose migliorabili. I portieri hanno sempre alti e bassi. Più alti che bassi per fortuna ma ogni tanto sono timidi nelle uscite e poco reattivi: salvo quando incontrano i nostri attaccanti, ma questa è un’altra (e triste) storia.
Crediamo, tuttavia, che nella versione definitiva del gioco assisteremo ad un ulteriore miglioramento.
COMMENTO FINALE
La demo di Fifa 17 ci ha convinto. Il gameplay, sebbene non troppo rivoluzionato, ci sembra migliorato rispetto allo scorso episodio. Questo grazie ad una fisica sempre più credibile (che ovviamente ha qualche sbavatura, ma siamo esseri umani, ndr), con tiri e passaggi più “rotondi” e “legnosi” ma proprio per questo più veritieri.
Ci è piaciuta la rivoluzione sui calci piazzati anche se gli angoli ci sono sembrati fin troppo tattici, magari in futuro elaboreremo metodi interessanti per sorprendere le difese avversarie. I calci di punizione ci sembrano più diretti e più inclini ad essere più pericolosi. I rigori, dopo lo scoramento iniziale, potrebbero offrire prospettive interessanti ma ci vorrà tempo e tanti palloni spediti nella curva dello stadio della squadra avversaria per trovare un buon equilibrio. La cosa negativa è forse il fatto del livello di difficoltà cresciuto. E’ vero, si va verso la simulazione, però ogni tanto vorremmo riuscire a fare gol relativamente semplici. E’ altrettanto veritiero che un’azione ben riuscita ci farà alzare dalla poltrona per applaudire… o per imprecare se la palla non entrerà a causa di miracoli occasionali dei portieri o dei difensori o ancora di una conclusione sciagurata del nostro Pancev di turno.
La modalità Viaggio ci ha intrigato ed è secondo noi interessante. Può offrire diverse ore di gameplay con tanti scenari possibili. Questa si unirà nella versione finale a tonnellate di campionati, competizioni, modalità, Ultimate Football Team e tanto, tanto altro, senza dimenticare il comparto online.
Tecnicamente parlando, abbiamo visto spunti interessanti. Scene di intermezzo più fluide, impatti più credibili, tante piccole chicche, luci ed ombre ben realizzate. Alti e bassi tra i volti dei giocatori. Quelli delle squadre su licenza sono davvero impressionanti. Gli altri team dovranno accontentarsi di volti standard che lasciano il tempo che trovano. Sarebbe bello, aggiungiamo noi, che anche la nostra Serie A possa avere lo stesso trattamento della Premier League, ma si andrebbero ad aprire discorsi (licenze ma anche effettiva voglia di investire sul nostro campionato) che a noi non competono. Ad ogni modo, a nostro avviso, è stato (ed è) un precampionato di buon livello. Speriamo sia di buon viatico per la versione finale.
PREGI: Ci è piaciuto il gameplay sempre più simulativo. Muscolare. Fisica ancora più credibile. Fluido. Alcune chicche grafiche come il sudore si fanno notare. Modalità Viaggio stuzzicante.
DIFETTI: I rigori sono da decifrare. Alti e bassi nei volti dei giocatori. I portieri sono bravi… ma timidi: escono un po’ in ritardo.