Annunciato il gioco di ruolo da tavolo basato su Rotten Core, debutterà il mese prossimo

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Un fulmine a ciel sereno. Certamente vi ricorderete di Rotten Core, picchiaduro in stile retro di Aiduzzi. Bene, gli stessi autori hanno annunciato l’uscita, praticamente imminente, per il prossimo mese di un nuovo gioco di ruolo da tavolo basato, appunto, su Rotten Core.

Il prodotto, come detto. è ispirato al picchiaduro di Aiduzzi Team in sviluppo, per il quale (ad inizio maggio scorso) era anche stata lanciata una campagna di raccolta fondi su IndieGoGo intralciata da alcuni problemi tecnici relativi al motore del gioco (Mugen).
Rotten Core è un gdr sporco, ruvido e folle, in cui i personaggi sono individui marci che si muovono in un mondo altrettanto marcio, diventando ancora più marci. Ciò che li spinge è la mera ricerca del potere e il desiderio di assecondare i più bassi e folli istinti.

Si potrà giocare come uno dei Marciti, individui contaminati dal Loboecarixtus, un organo misterioso in grado di conferire super poteri grotteschi, o come un membro delle varie società segrete alla ricerca del mistero che si nasconde dietro questo strano organo.

Società segrete, gente mediocre trasformata in mostri assetati di sangue, misteri e intrighi planetari, un tono sempre in bilico tra il grottesco e l’idiozia più estrema… e un’insana dose di violenza ingiustificata.

Tutto questo vi aspetta in Rotten Core. E se il picchiaduro ad incontri è ancora incerto, la sua conversione in gioco di ruolo da tavolo, in compenso, è praticamente completa.

Questa versione del gioco servirà anche a presentare ulteriormente i personaggi e le meccaniche anche del videogioco, seppur trasposte in gioco da tavolo grazie al motore di Musha Shugyo RPG.

Un po’ di trama

Un piccolo uomo insignificante, dalla vita insulsa, torna a casa tardi da lavoro. È sera, i vicoli della città sono silenziosi. Un rumore violento lo attira. Spaventato si avvicina e trova due uomini, apparentemente morti; una piccola scatola vicino ai corpi.Riluttante, smentendo la sua natura codarda, raccoglie la scatola, la apre e vi trova celato, con gran stupore, un organo umano, strano, irriconoscibile. A dispetto di ogni logica, mosso da un impulso bizzarro e incontrollabile, lo mangia: da quel giorno la sua vita miserabile non sarà più la stessa, perchè lui non sarà più lo stesso miserabile.

L’organo assomiglia a un cuore, ma con alcune protuberanze che fanno pensare a piccole goffe teste di serpente. Chi ne divora una acquisisce particolari caratteristiche in opposizione alla propria condizione fisica e caratteriale; dunque un debole, mite e vile individuo è la materia ideale da cui si svilupperà un essere amorale, violento, edonista e potente: Ubu, il protagonista in lotta col mondo per il solo gusto di farlo. Questo rivoltante organo è chiamato loboeucarixtus.

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