Avevamo lasciato la giovane Elisabeth e Marcus nel bel mezzo delle proprie avventure in The Huntsman: Winter’s Curse.
Desert Owl Games ha pubblicato ad inizio settimana i capitoli conclusivi (4 e 5) della prima stagione di questo particolare ed interessante gdr fiabesco e narrativo con sfumature strategiche a turni.
Parleremo quindi, sia pure in modo breve, sia di questi due ultimi capitoli che chiudono la prima stagione facendo una analisi globale del gioco che in prima battuta abbiamo apprezzato e che continuiamo ad elogiare avendo ancora in testa il riecheggiare di alcune note dell’ottima colonna sonora.
E mentre aspettiamo l’edizione PlayStation 4 vi parliamo dell’epilogo della interessante prima stagione.
LA CONCLUSIONE DELLA PRIMA STAGIONE
Senza fare anticipazioni sulla trama, possiamo tranquillamente dire che gli ultimi due episodi chiudono degnamente la prima stagione di Huntsman: Winter’s Curse. I capitoli 4 e 5 offrono alcune risposte sulla storia di Elisabeth, sulla maledizione ai suoi fratelli (famiglia numerosa la sua) e su Marcus, suo compagno di viaggio approfondendone anche i personaggi.
Siamo comunque curiosi di sapere quando ci sarà la seconda stagione. In termini contenutistici, sono state aggiunte altre 3-4 ore di gameplay complessivo (a difficoltà media) che fanno ammontare il tutto a circa 6-7 ore (anche se giocare ad un ritmo meno serrato, leggendo tutti i dialoghi ed a difficoltà massima dove sicuramente qualche combattimento dovrà essere ripetuto, il tutto sale anche ad oltre le 10 ore).
Un gioco relativamente corto rispetto agli standard odierni ma che comunque si fa apprezzare sia per foggia tecnica (benché nulla di miracoloso), che per la sua vena artistica, che per una buona narrazione che equilibra molto bene le varie sessioni di avventura, lettura dei dialoghi, scelte e combattimenti, oltre alla gestione del party, del personaggio e delle mosse da fare in battaglia.
Interessare notare come il gioco sarà certamente tradotto in altre lingue, inclusa la nostra. Lo abbiamo saggiato, ma evidentemente era una versione troppo preliminare (ed oggettivamente mal tradotta, quasi come se fosse stata realizzata direttamente con Google Translator) che è stata tolta. Adesso nella opzione relativa all’idioma, appare il messaggio “coming soon” e quindi presto ci sarà la traduzione dei dialoghi.
Sono stati anche corretti alcuni bug mentre complessivamente l’intera esperienza di gioco è stata godibile merito – come abbiamo già detto nella recensione precedente – di un buon lavoro svolto da Desert Owl Games capace di offrire una trasposizione del mondo Fantasy de Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio che Universal – il gioco è su licenza della prestigiosa casa cinematografica – ha tradotto in film.
TECNICAMENTE
Abbiamo già detto che era delizioso il lato artistico ma anche la colonna sonora. Ripetiamo in toto le nostre opinioni anche dopo la conclusione della serie. Delle meccaniche del gameplay ne abbiamo parlato diffusamente nella prima recensione e visto che non ci sono stati ulteriori sviluppi, vi rimandiamo al nostro link.
COMMENTO SUI CAPITOLI 4-5
Al di la della naturale conclusione della prima stagione, i capitoli finali hanno offerto intensità al racconto delle peripezie di Elisabeth svelando alcune sue abilità. Le quest (anche quelle secondarie) hanno arricchito il piatto anche con nuovi oggetti ed armi da utilizzare al meglio negli scontri finali che sono ovviamente molto più impegnativi. Abbiamo conosciuto anche nuovi e temibili nemici come i goblin e conosciuto altri personaggi importanti che siamo sicuri incontreremo nuovamente in futuro.
Consigliamo di giocare Huntsman a difficoltà media ma se si è temerari la difficoltà massima offrirà sfide superiori che metteranno a dura prova la propria sagacia tattica.
COMMENTO COMPLESSIVO
I capitoli 4 e 5 non spostano di una virgola il nostro giudizio. Un buonissimo lavoro svolto da Desert Owl Games che consigliamo soprattutto ai neofiti. Il connubio storia-gdr-strategia a turni è ben fatto con la storia che unifica ed amalgama le fasi di ruolo (che si concretizzano nell’andare nei luoghi della mappa ed inoltrarsi nelle quest per prendere i fatidici punti esperienza e salire di livello per affinare le proprie abilità e nella raccolta degli oggetti premio da equipaggiare), mentre la strategia a turni si manifesta nei combattimenti quando a seconda del nostro equipaggiamento e del nostro armamentario dovremo scegliere quali mosse fare contro i nemici. Anzi, sceglieremo le nostre “carte” da giocare visto che ogni arma dispone di due caratteristiche, così come l’armatura ed i due oggetti da portare.
Forse l’unico difetto del titolo, che comunque non abbassa il nostro voto di una virgola, è senza dubbio la scarsa longevità (6-7 ore a livello medio; una decina a livello più difficile) e benché ci siano alcune scelte da fare (non troppe) lungo il nostro cammino, la volontà di rigiocarlo potrebbe non essere troppa perché non ci sono troppe variazioni sul tema principale.
Aspettiamo con impazienza la traduzione in italiano (ben fatta, però) per poter godere in toto di tutte le sfumature narrative di The Huntsman: Winter’s Curse. Ricordandovi l’ottimo comparto sonoro ed artistico. Una fiaba da giocare tutta d’un fiato attendendo novità sulla seconda stagione.
Pregi
Artisticamente incantevole. Anche la colonna sonora resta impressa. Buonissimo mix tra strategia a turni, avventura e gdr. Una fiaba ben racconta.
Difetti
Relativamente breve (non influisce sul voto). Avremmo voluto più sub-quest e più varietà.
Voto
8+