Shadwen, Recensione Pc

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Frozenbyte è una famosa software house finlandese che è conosciuta dal pubblico grazie alla trilogia di Trine, una serie che si è fatta apprezzare soprattutto per la sua squisitezza artistica da fare invidia a molte produzioni tripla A.

Dopo averci incantato con Trine (soprattutto per i primi due episodi e con un terzo valido dal punto di vista tecnico ma criticato perché troppo corto e comunque con alcuni difettucci qua e la) gli autori scandinavi hanno deciso di cambiare genere e darsi allo Stealth.

E così eccoci qui a parlare di Shadwen, Action Stealth in terza persona uscito la settimana scorsa su Pc Windows, Mac e Linux nonché su PlayStation 4 al prezzo promozionale di 14,55 euro. Un titolo dalle interessanti potenzialità ed aspettative che si ispira ai classici del genere come ad esempio Thief che è stato protagonista di un demo event dove la community grazie ad oltre 20.000 download ed aver realizzato diversi obiettivi ha contribuito non solo a far conoscere il gioco ma anche a farlo scendere di prezzo fino all’attuale somma. Caratteristica principale di Shadwen è il controllo del tempo… e più avanti spiegheremo il perché.

SHADWEN E LILY, LA STRANA COPPIA

La storia del gioco, narra le vicende di una giovane e volitiva donna, Shadwen – che dà il nome al videogioco – decisa ad eliminare il Re di Rivendon una regione che soffre del solito problema: un sovrano tiranno ed una popolazione che vive di stenti ed è vessata dalle guardie vero e proprio braccio armato della nobiltà. Sembra che la cittadina viva un vero e proprio coprifuoco con i soldati autorizzati ad eliminare a vista chiunque si muova nelle ore serali e notturne.

La sequenza animata iniziale ci fa vedere la protagonista che elimina il Re commettendo questo delitto davanti alla piccola ed innocente Lily, una graziosa bambinetta dai capelli lunghi e biondi che è testimone dell’accaduto. A questo punto la protagonista si fa una domanda “Ed ora cosa ne faccio di te?” che in sostanza sarà il motivo principale di tutto il gioco e della storia che comunque ha alcune sfumature che suggeriscono un finale dove si può scegliere comunque cosa fare.

A questo punto inizia il gioco vero e proprio e la trama ci fa tornare indietro di alcune ore, la sera prima, dunque, di quanto accaduto.

Lily cerca del cibo nei pressi delle mura esterne della città e proprio quando una guardia si avvicina a lei per accusarla di furto, Shadwen (che a sua volta abbiamo controllato in un altro tutorial) interviene sbarazzandosi dell’uomo. A quel punto, dopo un breve e secco dialogo dove Shadwen mostra sia rudezza ma anche una sua etica (dirà alla piccola per trancquillizarla “Io non uccido i bambini”) decide di portare la bimba con se sia per compassione che per evitare altre sorprese che potrebbero mandare all’aria i suoi piani.

Da qui in poi sarà un susseguirsi di scelte morali che, effettivamente rappresentano il motivo principale del gioco: uccidere o non uccidere? La presenza di Lily dà corpo a questa “diatriba interiore e pratica” che a sua volta apre situazioni diametralmente opposte. Si può decidere di preservare la bambina da scene efferate (magari anche cercando di occultare questi episodi) oppure di non eliminare nessuno e di andare avanti con scelte alternative, magari più arzigogolate ma innocue visto che il grande pregio del gioco è quello di poter ingegnarsi per creare diversivi e distrarre i nemici.

La seconda, invece, è quella forse all’apparenza più semplice ma non necessariamente più facile: eliminare tutti a sangue freddo… e pazienza se la bimba vede tutto. Va da se che le scelte prese avranno effetti sul finale del gioco con la possibilità di giungere all’epilogo con Lily ignara di tutto o, al contrario, che si sia resa conto della atroce realtà.

Non c’è una narrazione vera e propria e molte notizie, sfumature e dettagli, si apprendono ascoltando furtivamente i discorsi delle guardie nelle varie ambientazioni del gioco. Le due protagoniste non dialogano direttamente tra loro ma lo fanno soltanto attraverso le varie scene di intermezzo che portano da un livello all’altro (sono in tutto 15 gli stage, che possono durare da pochi minuti a quasi un’ora a seconda dell’approccio e della dimestichezza con questo tipo di giochi che offrono un’esperienza che può andare dalle 7-8 ore a molto di più a seconda delle proprie capacità) con le battute che cambiano a seconda delle scelte morali fatte.

IL TEMPO E’ MIO AMICO

Ma la peculiarità di Shadwen è la gestione del tempo. Questo scorre soltanto quando ci muoviamo. Una scelta precisa da parte di Frozenbyte che ha voluto inserire questa caratteristica quasi unica per il genere ed adottata, sia pure in modo leggermente diverso in Superhot interessante fps dove però il tempo ad ogni pausa scorre molto lentamente.

Qui si ferma e c’è di più: è possibile anche aspettare in una determinata posizione, ovviamente lontana da occhi indiscreti e nemici, far scorrere il tempo, scelta che ci permette di osservare il movimenti ed i tragitti delle guardie in modo da poterci muovere ed agire nei tempi, spazi e luoghi che più ci aggradano.

La mancanza dei movimenti continui in tempi reali può essere vista in due modi: nel primo (il più bonario) c’è una interpretazione positiva della cosa che aggiunge anche – se vogliamo – sfumature tattiche alle nostre azioni e permetterà di scegliere in tutta comodità le azioni da fare a discapito dell’adrenalina che è un ingrediente fondamentale in questo genere di giochi.

La possibilità di sfruttare il tempo a nostro piacimento e soprattutto quando ci muoviamo può senza dubbio offrire molte possibilità a chi vuole iniziare a cimentarsi nel genere stealth. Altro punto che potrebbe spingere i neofiti è il fatto che quando si verrà scoperti (con morte immediata), il tempo si riavvolgerà fino a poco prima per darci la possibilità di studiare ed applicare le alternative e quindi superare (anche dopo vari tentativi) un determinato passaggio. In pratica, in un modo o nell’altro, Shadwen sarà concluso perché le distorsioni temporali sono infinite.

Ma sono proprio i puristi del genere che possono storcere il muso dinnanzi a questa dinamica di gameplay così generosa visto che, di fatto, il tempo è loro amico.

Gli amanti dello stealth, infatti, possono essere rimasti spiazzati. Il tempo è “troppo” amico e congelarlo per poterlo utilizzare come lo si vuole toglie parecchio grado di sfida a chi è abituato anche ad andare in bagno silenziosamente.

GAMEPLAY

Dal punto di vista del gameplay Shadwen offre le medesime meccaniche (gestione del tempo a parte) simili ad altri esponenti del genere Stealth in terza persona. Interessante gestire i due personaggi che dovranno sempre rimanere nell’ombra e nascosti.

La bambina si può muovere autonomamente verso la fine del livello (con la strada spianata) ma quando serve Shadwen può suggerirle dove dirigersi o in che posizione fermarsi ad attendere. Ad esempio si può guidarla verso una leva per aprire un portone, o la si può mantenere nascosta mentre magari si agisce nel modo più violento contro una guardia.

Ma in alcuni casi abbiano notato un problema di Intelligenza Artificiale: spesso e volentieri le guardie vedono la bimba ma non intervengono.

Queste amnesie rappresentano un peccato perché in altre situazioni abbiamo apprezzato alcuni tocchi di classe come ad esempio una sentinella che si accorge della nostra presenza nonostante la mimetizzazione sotto un cumulo di fieno. “Occhio di lince” aveva notato dei fili volanti e di polvere grazie ad un nostro piccolo errore di movimento. Incuriosito ha cambiato il suo percorso di ronda ed è andato proprio nella nostra posizione costringendoci a riavvolgere il tempo e ad andare avanti in modo più preciso.

Il discorso del tempo amico, tuttavia, invoglia anche all’errore perché non sarà determinante visto che per forza di cose si tornerà sui propri passi.

Come dicevamo, si ha la facoltà di eliminare i nemici furtivamente oppure eluderli con l’ausilio di alcuni espedienti o proprio sorvolati grazie ad un rampino. Il suo utilizzo è molto divertente ad onor del vero. Ma anche qui ci sono alcuni problemini: le pecche si evidenziano quando bisogna utilizzare il rampino per salire su alcune piattaforme con una interazione ambientale rivedibile. Tuttavia, con un po’ di fantasia, questo strumento può essere usato per creare “diversivi” utili a distrarre i soldati.

In Shadwen, è possibile realizzare alcuni oggetti per forgiare alcune armi supplementari oltre al coltello in nostra dotazione. Tali oggetti possono essere raccolti dai forzieri per costruire anche trappole a chiodi, mine a pressione, dardi avvelenati ed altro. Arsenale da utilizzare all’occorrenza per creare diversivi ed approcci diversi sia per eliminare, sia per far credere (anche a Lily) di alcuni incidenti, sia per eludere, attirando le guardie in trappole o semplicemente fuori strada.

Solo due, invece, i tipi di nemici da eludere o eliminare (forse una maggiore varietà non avrebbe guastato). Le guardie sono semplici da affrontare mentre le seconde non possono essere pugnalate alle spalle. Quest’ultima cosa, per fortuna, se non altro ci spinge ad aguzzare l’ingegno per utilizzare fattori ambientali ed oggetti per realizzare trappole sofisticate o rudimentali che facciano pensare ad un incidente piuttosto che ad un omicidio e fare allarmare le sentinelle. E’ comunque un bene ricordare che se si vuole preservare Lily, bisognerà fare il lavoro sporco lontano dal suo campo visivo.

E’ giusto sottolineare, comunque, che è possibile finire tutti e 15 i livelli di gioco utilizzando il proprio coltello… o non utilizzarlo mai…

E’ giusto, infine, ricordare che Shadwen supporti le mod con la presenza di un editor per le mappe che possono essere facilmente condivise tramite Steam Workshop.

ATMOSFERA CONVINCENTE, FANTASY D’AUTORE

Il punto di forza di Shadwen, secondo noi, è la realizzazione tecnica nonostante non sia esente da qualche imperfezione. Il gioco propone deliziosi scenari Fantasy. Del resto Frozenbyte è maestra in questo e lo abbiamo visto proprio con Trine. Le ambientazioni fosche sono rese al meglio ed in generale, il lato artistico (anche le scene di intermezzo sono ben realizzate) si fa notare.

Forse il tutto avrebbe potuto avere maggiori dettagli complessivi ma in generale l’aspetto pulito e tipicamente Fantasy ci è piaciuto parecchio, sia per varietà, sia per atmosfera complessiva, sia per luci ed ombre. Insomma, sicuramente il punto cardine di Shadwen che supporta su Pc il 3d stereoscopico.

Alcune inquadrature e la gestione delle telecamere avrebbero potuto essere più “solide”. Discreto il doppiaggio ed i dialoghi con un buon comparto sonoro di fondo che accompagna il nostro cammino in questa missione.

COMMENTO FINALE

I puristi potranno contestare a Shadwen una gestione del tempo troppo amica che di fatto potrebbe togliere quel sapore alla sfida. Dall’altro chi vuole cimentarsi in questo genere ed apprezza l’ambientazione Fantasy tipicamente medievale (trasuda perfettamente un’aria medievalistica), deve provare il gioco spinto anche da un prezzo competitivo.

Il gameplay è generoso con i neofiti: dà tutte le possibilità per concludere nel bene o nel male il gioco. Forse qualche bivio in più nella linearità dei livelli avrebbe giovato. Magari la possibilità di attivare o disattivare il riavvolgimento del tempo o la gestione del tempo (che ricordiamo si ferma ad ogni nostra pausa o permette di andare avanti quando si è coperti per osservare i movimenti delle ronde, o ancora si riavvolge quando veniamo scoperti) gioverebbe ulteriormente. Ma tant’è. Gli appassionati, però, potrebbero non apprezzare questa scelta. E’ un po’, per fare un paragone, come nei giochi di ruolo: se si toglie (come in alcuni casi clamorosi si fece, vedi Diablo III con il tutto corretto parzialmente in corsa con l’aggiunta dei livelli d’eccellenza) la possibilità di gestire i punti abilità ad ogni livello raggiunto, si perde un po’ il gusto.

Se il tempo è assolutamente a nostra disposizione, è chiaro che il 90% della sfida, dell’adrenalina e della competizione, può venire meno in un gioco Stealth.

L’esperienza ha qualche incertezza dal punto di vista dell’intelligenza artificiale mentre per quanto riguarda la longevità, come spiegavamo prima, è variabile e può andare dalle 7-8 ore ad un numero superiore anche di molto a seconda della predisposizione e della bravura col pad o col mouse e tastiera.

Frozenbyte ha, comunque, confermato di essere un team capace di offrire molto a livello artistico e la realizzazione tecnica, benché non faccia gridare al miracolo, è comunque apprezzabile dal punto di vista visivo e sonoro. Bene anche la buona scalabilità dei dettagli e della risoluzione che permette ad un gran numero di utenti Pc di poter giocare a Shadwen.

Cosa aggiungere? Si, ve lo consigliamo soprattutto se siete neofiti e volete approcciarvi al genere Stealth. Diversamente – a meno che non siate decisamente appassionati del genere o amanti del Fantasy – vi suggeriamo di andare oltre benché il prezzo sia comunque appetibile.


Pregi

Ottima ambientazione. Tecnicamente valido anche se non eccelso. Artisticamente interessante. Dinamiche Stealth gradevoli. Supporto Mod. Caldamente consigliato a chi vuole approcciarsi al genere Stealth…

Difetti

…benché per molti puristi questa caratteristica snatura il genere perché annulla il grado di sfida. Intelligenza Artificiale con alti e bassi. Telecamere a volte imprecise.

Voto

7,5