Sébastien Loeb Rally Evo, Recensione PlayStation 4
Il mondo dei Rally è sempre stato ricco di appassionati. Anche in ambito videoludico. Negli ultimi anni, e fino alla scorsa stagione agonistica, la licenza ufficiale del Mondiale FIA è stata nelle mani di Milestone, software house italiana che nell’arco del tempo si è ritagliata sempre più un ruolo di rilievo ed autorità anche in ambito internazionale con buoni prodotti..
Il team di Milano, però, ha deciso di andare oltre e di puntare sul recordman degli sterrati. Passata di mano la licenza ufficiale del Mondiale Rally FIA, ha realizzato – pubblicandolo a fine gennaio su Pc, PS4 ed Xbox One – Sébastien Loeb Rally Evo,
Il titolo porta non solo il nome ma ha anche la consulenza del nove volte Campione del Mondo di Rally (tutti consecutivi, dal 2004 al 2012). Chiaro che non parleremo troppo di Loeb, bastano già i 9 titoli iridati e le 78 corse vinte (11 in un anno, record assoluto) per lui. E’ logico pensare che non sarà per niente facile trovare un talento di quel genere (benché il connazionale Sébastien Ogier sia a quota tre Mondiali consecutivi che non saranno nove ma sono comunque di tutto rispetto, e sia in vetta alla stagione attuale, ndr). Un uomo capace di rendere gli sterrati ardui, duri e polverosi, praticamente delle passerelle per le sue affermazioni e di aggiornare primati su primati.
Giusto, ed interessante, quindi, rendere omaggio al campione e Milestone non ha perso l’occasione sfornando, e qui possiamo dirlo fin da subito, un titolo estremamente ricco di contenuti. Andiamo ora nel dettaglio parlandovi della versione PlayStation 4 da noi testata.
I CONTENUTI SONO IL PUNTO FORTE: TANTISSIMI E VARI
Avevamo appena accennato al fatto che Sébastien Loeb Rally Evo fosse un gioco ricco di contenuti. Ebbene, possiamo dire che si tratti di un vero e proprio fiore all’occhiello.
La modalità Carriera è davvero corposa ed offre numerosissimi eventi diversificati che danno l’opportunità di cimentarsi in diverse “discipline” dello sterrato garantendo una buona alternanza di gare: da tappe singole a sessioni di rally intere (queste hanno anche le riparazioni a tempo limitato tra una prova speciale e l’altra). Per non parlare di gare rallycross o ad eliminazione per affrontare anche i Loeb Events, dove sua maestà ci offrirà la sua consulenza guidandoci alla conquista di alcuni record.
Tali eventi suddivisi in aree tematiche, ovviamente non sono tutti disponibili dall’inizio ma – seguendo idee e concept ben collaudati come ad esempio Gran Turismo o Forza Motorsport – si dovranno sbloccare.
Per avanzare, ovviamente bisogna cominciare a fare risultati di rilievo che daranno crediti e punti reputazione. Accumulando i primi si sbloccheranno sempre più gare potendo “spendere” questi punti nell’acquisto di vetture più performanti.
I punti reputazione, a loro volta, danno accesso a gare più impegnative e ricche con l’obiettivo di scalare una classifica che include qualcosa come 400 piloti emergenti e scalare 400 posizioni non è esattamente una passeggiata.
Tutti i contenuti saranno accessibili anche singolarmente, senza dimenticare la Pikes Peak. Nel caso si scelga di affrontare eventi singoli, si avranno a disposizione le macchine già possedute, oppure si potrà noleggiare una vettura da una selezione limitata. In soldoni per mettere le nostre avide mani su tutte le vetture del gioco acquistandole ci si dovrà impegnare molto.
Il titolo offre quasi 60 vetture (tra cui anche vecchie glorie) di 16 costruttori diversi ed oltre 300 km di strade da percorrere (ovviamente più volte ed in vario modo alternandosi in gare singole, rally completi, rallycross e gare hillclimb, ndr) ottenuti da 8 rally (le ambientazioni disponibili sono: Galles, Alsazia, Australia, Finlandia, San Remo, Messico, Svezia e Montecarlo), 64 special stages e 5 circuiti rallycross. Senza dimenticare i dlc che aumentano ancora queste cifre.
Vale la pena ricordare come Milestone abbia riprodotto con ottima fedeltà i percorsi di alcune delle prove speciali (i singoli segmenti che compongono i rally) in modo encomiabile grazie alla ricostruzione satellitare realizzata in collaborazione con Garmin.
La longevità della sola Modalità Carriera è molto alta (decine e decine e decine di ore) ed appaga con una enorme varietà, ma non è la sola.
Il gioco offre anche la “Sébastien Loeb Rally Experience”, in sostanza una sorta di Highlights che ripercorrono i momenti salienti della incredibile vita sportiva del 43enne campione transalpino, alternati da un documentario esclusivo.
Si possono rivivere quindi gli esordi a bordo di Peugeot e Citroen fino alla sua completa maturazione. La carriera divisa in “8 Ere” fino all’incredibile record del 2013 sulla Pikes Peak a bordo della sua Peugeot 208 T16 PP.
Una chicca per gli appassionati di rally e fan della leggenda vivente degli sterrati.
Ultime, ma non ultime, le modalità gara rapida (divisa in prove singole, rally completi, Pikes Peak e gare a cronometro) e la modalità Online che permette di disputare tappe singole e rallycross. Un po’ di varietà.
SUL GAMEPLAY
Sébastien Loeb Rally Evo si toglie il passato composto dai quattro capitoli WRC realizzati negli scorsi anni e volta pagina dal punto di vista del gameplay riscrivendo completamente il modello di guida adottato.
Controllare la nostra vettura col pad è divertente anche se molto probabilmente con un volante le cose sarebbero migliori. Ma ogni vettura è ben diversificata ed il comportamento delle macchine è interessante. I danni sono sia visibili che fisici ed hanno conseguenze adeguate anche se in diversi casi abbiamo notato alcune reazioni ad impatti un po’ strane anche dal punto di vista della fisica come danni o voli innaturali rispetto ad una collisione di lieve entità a bassa velocità.
Generalmente, tuttavia, il comportamento delle vetture in base alle loro caratteristiche, al settaggio (è possibile come ormai consuetudine, lavorare su alcuni dettagli dell’auto come la rigidità delle sospensioni ad esempio) ed alle varie superfici (asfalto, neve, fango, ghiaia ed altro) e condizioni incontrate è più raffinato rispetto al passato.
Le collisioni hanno quindi un impatto importante e reale con impatti che possono spesso compromettere la guida rendendo un vero e proprio calvario la nostra performance a meno che non si usufruisca dei rewind a disposizione.
Come in altri esponenti automobilistici (Grid docet) è possibile, infatti, utilizzare questo aiuto per ritornare indietro nel tempo e poter evitare di compiere un determinato errore, una uscita troppo irruenta in curva, o un impatto contro una roccia o ancora una scorribanda negli esterni dei percorsi.
Bene anche la lettura delle note che lo stesso Loeb ha consigliato di offrire in modo diverso: in lieve anticipo e più raggruppate rispetto a quanto si era abituati prima anche se, rispetto ad altri giochi, il nostro navigatore appare molto freddo e privo di emozioni.
Il gioco offre altri aiuti per rendere la guida praticamente automatica. Va da se che senza questi aiuti ed il livello di difficoltà più elevato che rende gli altri piloti più validi in termini di prestazioni sui tempi, il lato simulativo di Sébastien Loeb Rally Evo si eleva e dona soddisfazioni benché il tutto sia ancora migliorabile. Tuttavia, rappresenta già un buonissimo passo in avanti rispetto al passato.
Fermo restando che il gioco non è espressamente una simulazione (forse nemmeno vorrebbe) ma un buon ibrido con l’arcade, dal gameplay vivace anche col pad (il DualShock 4 si comporta bene) ed ancora più interessante con volante e pedaliera.
TECNICAMENTE SI POTEVA OSARE DI PIU’
Dal punto di vista tecnico, ci sono luci ed ombre. Il motore grafico mostra i suoi anni. L’impatto visivo è gradevole ma non privo di difetto e su PS4 abbiamo notato spesso degli effetti pop-up ai bordi del tracciato che già sarebbero stati visti di sbieco su PS3, figuriamoci su una console che al momento è al top e rappresenta l’attuale generazione. Senza dimenticare alcuni filtri grafici che sarebbero potuti essere superiori con il conseguente risultato di avere alcune schermate troppo sfocate.
C’è una bella varietà di tutto (percorsi, condizioni climatiche, gare, vetture) ma si ha la sensazione netta che ulteriori dettagli avrebbero giovato e non appesantito. Si, ci sono bellissimi scorci che si alternano ad altri un po’ meno belli, ma visivamente il tutto appare discreto e con effetti particellari che sarebbero potuti essere ancora più realistici.
Il gioco gira a 30 fotogrammi al secondo con somma pace di chi avrebbe voluto maggiore fluidità con una sensazione di velocità molto bassa a prescindere dalle (diverse) possibili inquadrature.
Ed è un peccato perché l’utilizzo delle mappe satellitari ha permesso un alto realismo nella fedeltà dei percorsi. I modelli poligonali delle auto, invece, sono discreti. Bene l’interfaccia che offre una facile e gradevole navigazioni per tutti i menu di gioco.
Il sonoro fa il suo dovere, ma non brilla particolarmente con la già menzionata voce priva di emozioni del nostro copilota anche quando si fanno errori clamorosi /in altri titoli il navigatore si sforza di dire la sua) al rombo dei motori che è sufficiente ma non ci fa sognare.
COMMENTO FINALE
Sébastien Loeb Rally EVO ha alti e bassi. E’ giusto dirlo. Ma è un gioco che ha anima e soprattutto tantissimi contenuti che gli appassionati dei rally non potranno non notare. Del resto è un tributo al più grosso campione di questa disciplina ed è un titolo votato espressamente agli appassionati di automobilismo. E’ sicuramente, ad oggi, il miglior titolo “su quattro ruote” firmato Milestone grazie a tanti miglioramenti rispetto al passato.
Miglioramenti però non del tutto decisi soprattutto a livello tecnico. Proprio qui si possono notare, purtroppo, le pecche peggiori del titolo che, però, ha molto, moltissimo da offrire.
E se magari la grafica ha dei difettucci (anche vistosi in alcuni tratti), il framerate è a 30 fotogrammi al secondo (mentre su Pc arriva a 60) ed alcuni impatti abbiano una reazione fisica non del tutto convincente, il gioco offre un buon gameplay comunque frizzante mai frustrante, piuttosto divertente e vario con un miscuglio tra simulazione ed arcade, ed una vastità di contenuti – mai banali – non indifferente con la presenza di oltre 60 vetture che hanno fatto la storia di questo sport (tra queste ricordiamo Mitsubishi Lancer, Subaru Impreza, la mitica Lancia Delta Integrale, Toyota Celica ST185 GTFour e Renault 5 Maxi Turbo), 8 ambientazioni, più di 300 km di percorso guidabile ed alcune modalità importanti come la Carriera.
Insomma, se amate i rally e volete intraprendere un lungo (lunghissimo) viaggio itinerante con una carriera soddisfacente, ma anche rivivere i momenti principali di quella di Loeb, ed assaporare altre modalità, dovete tenere in considerazione il lavoro di Milestone che si conferma sempre competente ed appassionata in ambito motorsport e sulla via giusta per migliorare costantemente i propri lavori.
PREGI: La modalità Carriera è davvero ben fatta. Tantissimi contenuti. Gameplay frizzante e divertente anche col Pad. Davvero longevo. Qualche buono spunto dal punto di vista visivo lo ha…
DIFETTI: … ma sicuramente si poteva osare di più. Engine un po’ vetusto che causa diverse imperfezioni visive. A volte la fisica non risponde come dovrebbe.
VOTO: 8/10.