Una delle serie più amate nella storia della PlayStation è senza dubbio quella di Ratchet & Clank. Un platform action ad ambientazione fantascientifica ma dal piglio cartoonesco che fin dal 2002 (su PlayStation 2) si è saputo conquistare una fetta di estimatori sempre più ampia grazie ad una realizzazione tecnica impeccabile e ad una trama scanzonata, molto ironica unita ad un ritmo action sempre incalzante che rare volte diventa ripetitivo.
Insomniac Games ha da tempo lavorato al ritorno del gioco su PlayStation 4 e finalmente, il grande esordio è arrivato: mercoledì scorso, ossia il 20 aprile e c’è da dire che a brevissimo uscirà il film d’animazione (almeno negli Usa) visto che debutterà il 29 aprile.
Le avventure del Lombax più amato della galassia e del suo amico meccanico “robodifetto”, al “secolo” Ratchet & Clank ritornano in una veste rinnovata grazie alla potenza dell’ammiraglia di casa Sony per quello che vuole essere più di un reboot grazie non solo al nuovo aspetto ma anche ad una trama ricca ed in grado di non annoiare che si alterna ed accompagna i giocatori nelle varie fasi di gioco.
Ma andiamo con ordine e parliamo con calma del ritorno della saga dopo tre anni di pausa (l’ultimo titolo fu Nexus, uscito per PlayStation 3 nel novembre del 2013).
RITORNO AL PASSATO CON LO SGUARDO AL PRESENTE
Alla fine, il nuovo capitolo della serie è una sorta di reboot. Qualcosa di mezzo anche col remake ma pad alla mano abbiamo visto un enorme “medley” della saga in un unico titolo chiamato semplicemente Ratchet & Clank che sostanzialmente prende il meglio da ogni singolo titolo della saga per dare vita a quello che è la sua summa: un platform action divertente e mai noioso con una storia interessante. Ma c’è di più…
UN INSOLITO INCONTRO ED UNA STORIA LUNGA
Ratchet & Clank parte dagli albori e cioè racconta velocissimamente gli antefatti dei due personaggi principali narrati dal Capitano Qwark che nel frattempo è stato rinchiuso in galera per aver tradito i Ranger. Brutta piega la sua storia personale…
E così (ri)vediamo Ratchet, uno scapestrato Lombax (ha le sembianze di un felino zebrato più o meno ed è molto abile con la onnichiave), impegnato in una autorimessa molto avanzata sul pianeta Veldin che prova ad entrare nei Ranger Galattici (riuscendo tra l’altro a superare le prove ma venendo scartato inesorabilmente dal viziato e pomposo Capitano Qwark a causa del suo passato ricco di, per così dire, marachelle) e Clank, un piccolo robottino sfuggito in modo piuttosto ingegnoso al suo tragico destino in quanto unità difettosa dell’impianto robotico di Quartu (che, ovviamente, non è la nota località in Sardegna).
L’incontro tra i due è occasionale. Ma è subito amore tra i due personaggi: entrambi uniranno le forze per sventare la minaccia del presidente Drek che in preda a raptus di megalomania vuole invadere un po’ tutto. I due cercheranno l’aiuto proprio del Capitano Qwark, il mascellone più idolatrato dell’universo.
La storia, come dicevamo, viene narrata proprio dal capitano doppiato come sempre in modo magistrale da Gianni Gaude (lo storico e poliedrico doppiatore italiano del personaggio che ha dato la sua voce nell’episodio inaugurale del 2002) e nei primi capitoli questa formula funziona molto bene perché fa da tutorial ai giocatori guidandoli nei primi atti della storia ed insegnando loro le dinamiche del gameplay, ossia come utilizzare l’interfaccia, il menu per cambiare armi e comprendere i vari comandi. In Ratchet & Clank vedremo l’introduzione di nuovi personaggi secondari ma vedremo anche vecchie conoscenze (sia amiche che nemiche).
Il tutto è giostrato con la solita ironia da parte di Insomniac che anche in questo caso ha confezionato una “storia” divertente ricca di citazioni e comunque molto, ma molto simpatica anche se tali citazioni e rimandi al passato sono ovviamente legati all’intera saga, per cui chi ha giocato tutti i capitoli precedenti potrà apprezzare appieno le battute. Per gli altri tali citazioni potranno essere soltanto “simpatiche”.
Tutto questo remix-rebot-medley offre diverse missioni principali che possono durare anche una decina d’ore. Dipende dal livello di difficoltà che avrete scelto, dal tipo di approccio e dalla volontà quindi di ottemperare le sole missioni principali o di fare anche quelle secondarie. Complessivamente, però, se si è maniaci del collezionismo e si vogliono raccogliere tutti gli extra (armi, potenziamenti, gadget e così via) ed esplorare tutti gli anfratti, l’avventura può durare anche una ventina di ore.
E c’è anche la modalità Sfida. Questa consiste nel trovare tutti i tesori che si trovano nei diversi pianeti. Troviamo due tipi di tesoro: i Bolg d’oro e le Oloschede.
I primi sono i classici segreti presenti nei livelli di tutti i Ratchet & Clank, per un totale di 28 bulloni dorati celati nelle aree segrete dei livelli. Chi ha giocato al primo episodio datato 2002 potrà anche trovare familiare la posizione di alcuni bulloni. Raccolti potranno dare alcuni extra in-game (interfaccia grafica da variare o sbloccare gli aiuti, o cheat che dir si voglia).
Le Oloschede, dal canto loro, sostituiscono i progetti segreti di Ryno ed i punti stile.
GAMEPLAY DIVERTENTE, COMANDI REATTIVI, BUON GRADO DI SFIDA
Uno dei punti forti della saga è sempre stato il gameplay. Bene, anche in questo nuovo episodio, Insomniac ha disegnato un gameplay di alto livello con sezioni action e sparatutto che si alternano molto bene con ritmi incalzanti che non tendono mai a stancare.
Un po’ si alterna ad eliminare i nemici, altre volte si sfugge, altre ancora si ascolta la storia e si guardano le belle scene di intermezzo, altre volte si salta in modo acrobatico mentre affrontare i nemici, soprattutto a livello di difficoltà “difficile” (scusate il gioco di parole), rappresenta una sfida interessante. Insomma, nonostante l’aspetto carino e coccoloso (come sempre del resto ma ampliato dal fatto che la PlayStation 4 offra nuovi orizzonti), non sarà una passeggiata di salute e bisognerà sudare un po’ per aver la meglio dei nemici o per riuscire a superare acrobaticamente un determinato passaggio.
Le fasi platform sono molto divertenti ed oltre a saltare su pedane mobili e districarsi in dedali di laser mortali offrono molta varietà che metterà alla prova i riflessi (a patto che il livello di difficoltà sia alto… diversamente sarà molto semplice): i salti col rampino (ed i relativi Yahooo ad enfatizzare il ritmo incalzante), le camminate a testa in giù su superfici magnetiche e corse sulle rotaie con l’arrivo delle gare di Hoverboard (delle corse su pista con degli skateboard gravitazionali) e le battaglie sulla navicella spaziale.
Clank cosa farà? Beh, essendo piccolino ma intelligente lo si impegnerà nelle fasi puzzle rappresentate da enigmi molto semplici (aprire tramite Trapassatore delle serrature elettroniche) e lo sfruttamento nei livelli a lui dedicati di particolari e geniali Gadgebot in modo da elettrificare interruttori, creare piattaforme a molla per raggiungere luoghi troppo alti o creare ponti per andare avanti. I livelli dedicati a Clank filano via molto speditamente ma aggiungono la fase puzzle.
Insomma, Ratchet & Clank offre un ampio ventaglio di gameplay. Nota di merito va ai comandi reattivi. I pulsanti X, cerchio e quadrato sono per i salti, agganci con il rampino e l’attacco corpo a corpo con la Onnichiave che per chi non la conoscesse ha anche l’aspetto di una ascia futuristica. Premendo cerchio in aria, il nostro Ratchet colpirà verso il terreno); i tasti dorsali sono dedicati all’uso degli zaini e del jetpack (qualora il livello lo richieda). I grilletti servono per il combattimento con le armi da fuoco: L2 blocca la telecamera facendo muovere Ratchet lateralmente ed R2 permette di fare fuoco. Alla croce direzionale serve per scegliere rapidamente tra le quattro armi preferite mentre il tasto triangolo mostra l’inventario completo; il touch pad infine apre la mappa.
L’interfaccia su schermo mostra la quantità di munizioni ed il livello dell’arma utilizzato; Bolt e Raritanium raccolti che servono per acquistare armi e minerali per potenziare il nostro arsenale, nonché la vita di Rachet che guadagnerà un 10% aggiuntivo ogni volta che la barra dei punti esperienza verrà riempita completamente.
Ratchet, c’è da dire, che ha qualcosa come oltre 30 oggetti tra armi e gadget da gestire nel proprio inventario. Ci sarà, come detto, anche il Jetpack laddove lo stage lo richieda. Le armi sono piuttosto conosciute ma c’è anche il Pixellatore, ci sono i gioielli come Mr. Zurkon ed il Guanto del Fato nonché il divertente Discotron (che crea una strobosfera che fa ballare a ritmo di disco tutti i nemici), e il Pecorator… (beehhhhehehe, ci siamo capiti). Anche queste armi devono essere usate nel modo migliore. Non sarà difficile scaricarle e trovare le munizioni per farle funzionare può essere duro.
COMPARTO TECNICO MOLTO SOLIDO E PULITO
Detto ampiamente dell’ottimo e vario gameplay, accennato alla longevità e della varietà che vanno sopra la media dei titoli del genere, parliamo dell’impianto tecnico.
Come marchio di fabbrica, anche questo nuovo inizio di Ratchet & Clank offre tanto. Dal punto di vista grafico, la purezza è supportata da ottime animazioni e da molti dettagli. E nonostante tutto, non ci sono imperfezioni. Tutto scorre liscio quasi come fosse un cartone animato in computer grafica. Molto bello da guardare visto i tanti dettagli “rotondi” e sempre diversi. Nota di merito va ai dettagli dei personaggi: Ratchet è davvero molto bello con quegli occhioni e la faccia pelosa. Ma più in generale, anche gli ambienti ed i nemici sono eccezionali.
L’attesa di tre anni per far si che il gioco approdasse su PlayStation 4 è stata per così dire premiata da una grafica davvero importante che non soffre di incertezze, veramente ridotte al limite umano, ed anzi offre molta fluidità che avvantaggia il gameplay, l’azione rapida ed il divertimento.
I difetti ci sono: alcune piccole sbavature negli effetti particellari e qualche piccolezza nelle luci ma sostanzialmente stiamo parlando di dettagli praticamente infinitesimali.
Il doppiaggio è eccellente ed è accompagnato da ottimi effetti sonori ambientali nonché da belle musiche orchestrali che lasciano intravedere un lavoro possente anche per i brani che accompagnano la storia e durante il gameplay. Il gioco dal punto di vista tecnico è sostanzialmente ineccepibile.
COMMENTO FINALE
Cosa aggiungere a Ratchet & Clank? Beh, che chi lo aspettava è stato ampiamente ricompensato da un gioco dalla realizzazione tecnica eccellente, da una storia molto divertente e varia, da un gameplay azzeccato e mai eccessivamente difficile nonché da una bella varietà di cose da fare. E mette alla caccia di 47 trofei.
La storia, le innumerevoli sfide, ma anche l’azione e quelle piccole fasi puzzle che non stonano fanno del lavoro di Insomniac Games un titolo da avere. Soprattutto se siete fan della saga. Il gioco è adatto a tutti, sia ai veterani che ai neofiti della serie che con questa nuova incarnazione non sfigura neppure davanti ai film in computer grafica.
Non ci sono particolari e gravi difetti ma è chiaro che il genere debba interessarvi. Ratchet & Clank non è solo simpatico ma ha il suo carisma anche se forse avremmo preferito (in quanto insaziabili) qualche oretta in più.
Pregi
Tecnicamente solidissimo. Graficamente molto pulito. Doppiaggio italiano e musiche eccellenti. Gameplay divertente e vario. Comandi reattivi. Chi ha amato la serie, farà una bella cavalcata. Longevo...
Difetti
… ma qualche cosa in più l'avremmo preferita (siamo incontentabili). Ci sono alcune piccolissime sbavature.
Voto
9
1 commento su “Ratchet & Clank, Recensione PlayStation 4”