Herolike, Prime Impressioni

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Sono passati poco più di paio di mesi da quando Herolike è giunto su Steam in versione Early Access. Per chi non lo sapesse si tratta di un action gdr che si ispira in modo aperto e dichiarato a titoli blasonati del genere quali Diablo e Torchlight aggiungendo quel cattivissimo tocco di roguelike che va di moda in questo periodo.

Il gioco sviluppato da Games Hut e diffuso grazie al publisher Black Shell Media punta quindi al grande pubblico e pur essendo un progetto low cost vuole proporre qualcosa di proprio nel vastissimo panorama degli hack and slash. Vediamo in queste nostre Prime Impressioni, come sta andando il gioco fermo restando che si tratta sempre di una versione in costante aggiornamento con l’ultima patch, la 1.2 A, uscita due settimane fa.

QUATTRO TIPI DI MISSIONE PER UN GAMEPLAY VARIO

Rapido come una stilettata, semplice come il respiro, ma arduo come una scalata. Il gameplay di Herolike potremmo definirlo così. Perché le meccaniche sono basilari proponendo vere e proprie arene (l’appellativo di mappe, viste le ridottissime dimensioni delle location, ci sembra esagerato), piccole, brevi ma intense, alternandole a diversi tipi di missione.

E c’è la componente roguelike che complica tutto perché se si muore, tutti i progressi fatti vanno a farsi benedire.

Spicca, quindi, il fatto che Herolike abbia quattro tipi di missioni: le ostili, le difese degli artefatti, le boss fight e quelle a scelta multipla che spezzano con l’azione nuda e cruda.

Le ostili, sono quelle dal gameplay classico: tutto e tutti contro di noi con il gioco che nell’ultima patch pone ogni tanto anche degli obiettivi come, ad esempio, eliminare un certo tipo di nemici. In genere sono queste missioni che ci fanno guadagnare molti punti esperienza.

Le difese degli artefatti prevedono, come facilmente si evince dal titolo, la difesa di alcuni totem che non devono essere distrutti dai nemici. Le orde si susseguono rapidamente ed il nostro compito è quello di stroncare sul nascere ogni tentativo di distruzione. Anche qui, punti esperienza a gogo. Ma la nuova patch ha aggiunto anche una variante ancora più survival: la fuga da un fiume di lava attraverso un corridoio pieno zeppo di trappole che se attivate non solo ci rallenteranno ma toglieranno anche punti di vita.

Le boss fight sono pericolosissime perché sono random. Può capitare di trovarsi subito di fronte ad un mostrone enorme, cattivo ed estremamente forte.

Infine ci sono le “Friendly”, come le chiama il gioco, ossia le missioni “testuali” dove si dovrà leggere una mini-storia che bene o male si dirama in pochi passaggi. Dal tipo di risposta si riceveranno (o si perderanno) soldi e punti fama, oltre che a risorse che serviranno per costruire e migliorare la cittadina, ovvero l’hub, del personaggio.

Ad ogni stage concluso è infatti possibile andare in questa cittadina per comprare, laddove i sempre miseri e vili denari bastino, armi, scudi, equipaggiamenti e pozioni che possano servire nel corso dell’avventura. Nella sua semplicità Herolike nasconde una certa profondità perché se nel nostro percorso avremo raccolto diverse risorse potremmo migliorare le varie bancarelle che così potranno avere oggetti sempre migliori da venderci in modo di andare avanti. Troviamo sei tipi di costruzioni nelle città. Nondimeno è l’unico punto tranquillo per gestire il proprio personaggio scegliendo quali abilità migliorare dopo i famosi level up tipici dei titoli ruolistici, e quali abilità speciali accrescere.

Due, al momento, i personaggi-classe presenti: il Guardiano, che è praticamente il tank della situazione, armato di ascia e scudo ed abilissimo nel corpo a corpo, con attacchi speciali frontali devastanti; ed lo Sciamano, più sinuoso e decisamente agile nei movimenti, più bravo con le magie. Alla fine, il gioco ne prevede cinque. Si aggiungeranno il Barbaro, il Cacciatore ed il Trickster.

Al momento troviamo anche 15 tipi di nemici e sette ambientazioni (biomi e dungeons) con eventi causali quali gelo, oscurità, nebbia ed altro. Complessivamente il gameplay, come detto, è semplice ed immediato ma non sarà semplice andare avanti perché le difficoltà ci sono. L’apparente semplicità nasconde tantissime insidie. Scalare i vari stage per arrivare al finale della vastissima mappa che conta 50 chekpoint diretti (ma che ne offre tanti di più) sarà una vera e propria impresa.

UNA GRAFICA ROTONDA SOTTO IL COFANO

L’aspetto complessivo di Herolike è tutto sommato gradevole. Piuttosto rotondo con alcuni dettagli interessanti ma spartano sebbene in questi due mesi abbondanti di Early Access si sia fatto apprezzare col tempo. Il gioco offre varietà di ambientazioni, buoni effetti particellari (quasi insospettabili) tutto sommato gradevoli ed un aspetto molto colorato, carino (rotondetto quasi al punto da non prendere sul serio la cattiveria del gioco) e discretamente dettagliato.

Ci sono alti e bassi al momento con gli autori che hanno puntato su una grafica generalmente pulita e senza troppi fronzoli. I nemici sono un po’ squadrati e, da quel che vediamo, ci vorrebbe una maggiore varietà anche nelle schermate relative alle quest “testuali”.

L’interfaccia è molto spartana ma serve allo scopo: richiamare con relativa facilità i comandi da impartire al nostro eroe.

Il sonoro offre qualche motivetto gradevole (soprattutto quello della città), alcuni effetti sonori e comunque accompagna bene l’azione flash. Complessivamente è un lavoro discreto ma ancora grezzo che potrebbe crescere ulteriormente.

COMMENTO FINALE

Il progetto Herolike sembra interessante. E’ chiaro che il solo alludere a classici come Diablo o Torchlight è qualcosa di pesantemente ambizioso da parte degli sviluppatori. E se si dovesse vedere il gioco sotto questo confronto parleremmo di una pallida demo.

Diversamente, invece, se si guarda ad Herolike come un onesto titolo dalla spiccatissima natura indie (e con pochi mezzi, tutto sommato), e lo si prende per quello che è non si potrà non apprezzarlo. Sia perché tenta di offrire una formula nuova nel panorama hack and slash con mappe piccolissime, missioni flash ma intense, con un hub che permette di gestire il personaggio e diversi tipi di quest che si alterano dallo spacca ossa, alla fuga a quelle più riflessive dove conta la scelta migliore da selezionare in una mappa random. C’è da dire che la parte meramente giocata, ossia la hack and slash, assomiglia – per spirito – ad una pillola survival. Stesso dicasi per le quest difensive.

I contenuti stanno aumentando di patch in patch e siamo curiosi di vedere le altre tre classi oltre a nuovi nemici e nuove ambientazioni. Vista la difficoltà, auspichiamo anche una possibilità di scelta tra modalità roguelike e classica o magari offrire una “seconda chance” al personaggio. Dal punto di vista tecnico c’è ancora da lavorare ma ci sono miglioramenti costanti con un aspetto rotondo che non deve trarre in inganno: Herolike è cattivissimo.

PREGI: Gameplay “condensato”. Formula hack and slash interessante. Potenzialmente vario e longevo. Alcuni dettagli simpatici.

DIFETTI: Troppo punitivo. Tecnicamente simpatico ma ancora grezzo. Mancano diversi contenuti, ma siamo pur sempre in versione Early Access. Non va paragonato a Diablo o Torchlight.