Il sistema di combattimento di Shadow of the Beast, reboot del classico Amiga in arrivo a metà maggio su PlayStation 4.
Sul PlayStation blog italiano c’è un ampio post che illustra anche la varie sfide che il gioco offrirà. Uno degli elementi principali, man mano che si prosegue nel gioco, è la “Saggezza delle Ombre”, che permette di acquistare potenziamenti per le abilità di lotta, nuove mosse speciali e talismani che possono essere equipaggiati per mettere in atto nuove strategie.
Per ottenere l’accesso a questi oggetti, dovrete cercare i segreti nascosti nei vari livelli, per poi acquistarli col “mana” conquistato dimostrando le vostre abilità… principalmente ottenendo un’ottima prestazione in combattimento.
Le basi del combattimento sono semplici. I nemici giungono da sinistra o destra e dovrete ucciderli. La maggior parte dei vostri attacchi li eliminerà in un colpo solo. È facile da capire, ma la complessità di questa formula diventa presto chiara: i vari nemici rispondono diversamente ai vostri attacchi e seguono schemi offensivi differenti, per non parlare della velocità crescente.
Andando avanti nei livelli si comincerà a studiare i nemici per sconfiggerli senza subire danni. E, quando avversari di diverso genere vi attaccheranno insieme, bisognerà fare attenzione.
Fortunatamente ci sarà a disposizione un’ampia gamma di scelte: l’”Ira di Aarbron”, la catena di rabbia e, ancora più importante, il sottovalutato ma importantissimo tasto delle parate. Quando avrete imparato a padroneggiarle, molte di queste mosse avranno una finestra di esecuzione perfetta che vi farà ottenere punti extra.
Il moltiplicatore combo è cruciale, poiché aumenta a ogni uccisione: di conseguenza, se lo si farà salire notevolmente, si riceveranno molti più punti. Di contro, subire danni (o usare la catena di rabbia) azzererà il moltiplicatore. La base per ottenere punteggi stratosferici è non farsi colpire, quindi l’abilità più importante da imparare è la parata.