The Culling, Anteprima
The Culling è un titolo multigiocatore in prima persona sviluppato da Xaviant liberamente e dichiaratamente ispirato a Battle Royale (バトル・ロワイアル), ovvero il romanzo di Koushun Takami pubblicato nel 1999 divenuto poi manga e, inoltre, pellicola cinematografica sotto la direzione di Kinji Fukasaku un anno più tardi (in cui, tra gli attori, figura uno straordinario Takeshi Kitano).
In The Culling, tuttavia, non saremo studenti liceali ma, almeno stando alle apparenze, 16 tipi poco raccomandabili che si troveranno su un’isola senza via di fuga e con appena 25 minuti per stabilire, in maniera sanguinosa e definitiva, il vincitore.
Le risorse limitate a nostra disposizione, unite a un sistema di creazione di armi e oggetti pratico e complesso al punto giusto e all’impossibilità di tornare in partita una volta che un altro giocatore avrà avuto la meglio su di noi, creano un’atmosfera di tensione che difficilmente non potrebbe incuriosire i giocatori. Andiamo a vedere come stanno le cose nella versione ad accesso anticipato al momento disponibile!
LA LEGGE DELLA GIUNGLA
Nonostante The Culling annoveri due modalità di gioco (un classico “tutti contro tutti” e una variante a squadre di due giocatori), si tratta di un titolo composto da diversi aspetti importanti, che andremo a esaminare di seguito con ordine. Iniziamo quindi da noi stessi, ovvero del manigoldo di cui vestiremo i panni nella nostro tentativo di supremazia brutale. Ogni personaggio (possiamo salvarne diversi “modelli” a seconda delle nostre preferenze o in base alla modalità che andremo ad affrontare) sarà personalizzabile riguardo le proprie tre abilità, il proprio “pacchetto aereo” richiamabile in partita e, per quanto riguarda le cose meramente estetiche, l’aspetto esteriore e il vestiario.
The Culling offre, sin dall’inizio, tutti i bonus (perk) disponibili. Essi sono ben divisi in categorie per un totale di 50 voci. A questo punto il difficile, soprattutto per i nuovi giocatori, sarà scegliere quei tre che andranno d’amore e d’accordo con il nostro stile di gioco. Essi spaziano un po’ in tutto, riuscendo a toccare tutte le variabili di gioco in maniera da poter offrire un aiuto extra per praticamente ogni tipo di approccio di gioco immaginabile.
Ciò che noi abbiamo soprannominato in maniera amichevole come “pacchetto aereo” (airdrop), invece, rappresenta il nostro aiuto personale che potremo richiamare in partita solo in luoghi ben precisi. Si tratta di casse contenenti vari oggetti in base all’airdrop scelto, che arriveranno in un certo lasso di tempo sorrette da dei droni volanti che dovremo anche colpire a distanza per fare in modo che facciano cadere il prezioso carico. Inizialmente la nostra scelta sarà limitata, ma per sbloccarli è sufficiente effettuare un’azione estremamente semplice: aprire di persona una cassa in particolare, infatti, basterà per aggiungerla automaticamente fra le nostre possibilità di scelta.
Una cosa che ci è piaciuta molto in The Culling è il fatto che, con lo scorrere del tempo, l’area di gioco si autolimiterà grazie a una nube di gas tossico che ridurrà l’area calpestabile fino ad obbligare i concorrenti a trovarsi in un’arena centrale di forma circolare. Chi avrà giocato in maniera troppo prudente e senza fare incetta di strumenti di morte, quindi, non avrà alcuna possibilità. Anche perché a vincere la partita, qui, sarà sempre e comunque l’ultimo (o gli ultimi due) rimasto. A prescindere se si arrivi fino alla fine o si venga annientati, comunque, sbloccheremo puntualmente un nuovo elemento per personalizzare i nostri personaggi a livello estetico.
FANTABRICOLAGE
Non appena inizierà una partita, a prescindere dalla modalità scelta, ci troveremo all’interno di una specie di piccolo container. Sarà proprio questo il luogo in cui passeremo i primissimi secondi di gioco.
Pochi buchi potranno permetterci di farci un’idea di dove ci troviamo (ma solo i più esperti ci riuscirebbero, come è facile intuire), e, una volta liberi, ci troveremo completamente disarmati, privi di oggetti e con un inventario da tre unità su cinque (sbloccabili con gli zaini). A questo punto entra in gioco l’aspetto del cosiddetto crafting, che in The Culling ha un ruolo fondamentale
. Esso si basa sul principio per cui per creare uno oggetto nuovo è sufficiente tenere in mano un dato oggetto e interagire con quello corretto che si trova per terra. In caso di congruenza con qualsiasi progetto, infatti, apparirà un testo in tempo reale che ci informerà riguardo cosa stiamo per costruire.
Quest’operazione occupa spesso pochissimi secondi, ma è comunque una circostanza in cui saremo indifesi. I punti di partenza “naturali” per gli oggetti base due: i rami e i sassi. Avete sogghignato?
Beh, in effetti non è granché originale, ma noi riteniamo che ciò che conti davvero, soprattutto considerando la natura competitiva e molto concentrata nel tempo delle partite, sia la praticità del tutto. Vi facciamo un esempio concreto: due sassi formeranno una lama grezza di pietra, mentre due legnetti un kit curativo elementare.
Unendo un sasso e un rametto otterremo una trappola di fortuna, e combinando via via questi risultati con le risorse base o “complesse” si arriverà presto a strumenti di offesa quali l’arco, la lancia e trappole più sofisticate (oltre anche ad un’armatura e uno zaino in modo da aumentare l’inventario di un blocco).
Ciò che costruiremo con le nostre mani, tuttavia, saranno solo i nostri primi mezzi di difesa, mentre dovremo ben presto preoccuparci di andare a perlustrare e a saccheggiare i vari edifici disseminati nell’isola sperando che qualcuno non ci abbia preceduto o, peggio, aspettando in agguato.
Con un po’ di fortuna, infatti, non solo troveremo oggetti consumabili in grado di aumentare per un certo periodo alcune caratteristiche (tenete d’occhio la stamina, attaccare e correre costa!), ma anche l’occasione di lasciarci alle spalle pietra e legno per accogliere strumenti quali giavellotti sportivi, piccozze da scalata, archi professionali e, ebbene sì, armi da fuoco coi proiettili contati (o anche uno spray al peperoncino con cui accecare il prossimo). È inoltre presente un dispositivo che ci permetterà di sapere la direzione in cui si trova il concorrente più vicino, ma il cui funzionamento, giustamente, non permette la consultazione e il fatto di muoversi contemporaneamente.
Le risorse, come anticipato, sono molto limitate, e quindi giocare in maniera troppo prudente o aggressiva porterà molto probabilmente allo stesso risultato: i nostri oggetti saccheggiati dal nostro nemico, e la vittoria a qualcun altro. A proposito di risorse, ve n’è una di cui dovrete tener conto per tutta la durata della partita, ovvero il F.U.N.C.. Si tratta di una sigla che sta per Flexible Universal Nano Compound, che spenderemo ogni volta che creeremo qualcosa o richiameremo un airdrop. Come guadagnarli? Vi sono tre modi: eliminare gli avversari; raccogliere ossa o resti più “freschi” dei precedenti concorrenti; smantellare gli oggetti desiderati presso alcune “macchinette” sempre presenti all’interno o fuori dagli edifici. Vi sono, inoltre, dei dispositivi in cui potremo curarci sempre spendendo il F.U.N.C..
CONCLUSIONI
The Culling ha la capacità singolare di essere molto divertente o frustrante: la mancanza della possibilità di poter tornare nella stessa partita in seguito alla nostra dipartita, infatti, potrebbe risultare deleterio per i nuovi arrivati inesperti. Non ci sentiamo tuttavia di condannare questa scelta, in quanto, oltre ad essere più che ampiamente giustificata dal contesto in cui il gioco ci catapulta, i giocatori saranno liberissimi di abbandonare la partita per ricominciarne un’altra senza attese di alcun genere. Al momento è presente (e in fase di completamento in fatto di elementi grafici) solo una mappa, ma in base alle dichiarazioni degli sviluppatori non sarà sempre così.
L’assenza momentanea di mappe alternative, tuttavia, al momento sta donando la possibilità ai giocatori di studiare l’unica a disposizione, permettendo di puntare l’attenzione sul bilanciamento delle armi. Il sistema di combattimento si basa su tre azioni base: attacco (potenziato o meno), parata (che incapacita brevemente avversario in caso di successo) e lancio dell’arma (che nega la parata avversaria). L’unica critica che ci sentiamo di fare davvero a The Culling, comunque, riguarda proprio il sistema di combattimento, che a nostro avviso si dimostra un po’ grezzo negli scontri corpo a corpo. L’inserimento di una variabile in più, come una scivolata direzionale alla Dying Light, riteniamo che possa rappresentare un’aggiunta interessante, in quanto la sensazione di rigidità della nostra controparte è un po’ troppo forte.
Abbiamo avuto la possibilità di giocare a The Culling con un amico già impratichito e che quindi ci ha potuto fare da Cicerone, ma riteniamo in ogni caso che il titolo sia provvisto di un ottimo tutorial che riesce a coprire gran parte delle circostanze che dovremmo affrontare.
Insomma, The Culling contiene una formula multigiocatore competitiva senza dubbio interessante ma che abbisogna di essere ulteriormente limata sotto alcuni aspetti prima di uscire a tutti gli effetti dal periodo di accesso limitato. Il titolo vanta di essere sviluppato con l’Unreal Engine 4, ma al momento pare che gli sviluppatori siano lontani dall’aver carpito le potenzialità del mezzo. In futuro sono previste diverse aggiunte di contenuti, tranne, apparentemente, per quanto riguarda le modalità di gioco.
PREGI: formula di gioco adrenalinica. Sistema di creazione oggetti semplice e pratico. Rende molto se giocato con un amico. Personalizzazione del vestiario e dello stile di gioco interessante.
DIFETTI: sistema di combattimento da limare. Stile grafico per certi versi grezzo. Potrebbe risultare frustrante per i neofiti.