L’Italia sarà ancora presente col suo padiglione alla Game Developers Conference 2016
Per il secondo anno consecutivo, l’Italia sarà presente alla Game Developers Conference. Dopo l’edizione dello scorso anno, quindi, il ministero dello Sviluppo Economico, l’ICE-agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e AESVI, l’Associazione di categoria che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, annunciano la partecipazione delle imprese italiane alla GDC, l’appuntamento professionale più importante al mondo dedicato alla produzione di videogiochi che si svolge da oggi al 18 marzo presso il Moscone Convention Center di San Francisco in California.
I 12 studios presenti
La delegazione italiana, riunita ancora una volta sotto il brand Games in Italy, si presenta per la seconda volta alla GDC con un padiglione nell’area GDC EXPO, che inaugurerà il 16 marzo, ed è composta da 12 studi di sviluppo che avranno l’opportunità di mostrare i propri lavori ad oltre 26.000 operatori del settore provenienti da tutto il mondo.
Le aziende partecipanti sono: Bad Jokes, Bad Seed, Balzo, Digital Tales, Forge Reply, Interactive Project, Just Funny Games, Mixedbag, Reddoll, Rimlight Studios, Studio Evil e Unreal Vision.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo economico e alla fattiva collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agenzia ICE che hanno deciso di dare un sostegno all’internazionalizzazione dell’industria dei videogiochi in Italia.
Partecipare a GDC rappresenta una grande opportunità per raggiungere nuovi obiettivi e rafforzare l’attività svolta negli ultimi tre anni da ICE-Agenzia – in collaborazione con AESVI – e che ha visto la partecipazione di collettive italiane ad importanti fiere internazionali di settore quali Game Connection 2013-2014 (Europe e America), GDC 2015 e Gamescom 2015 di Colonia.
Situazione del mercato
Il mercato del gaming è uno dei settori dell’industria dell’intrattenimento ad aver conosciuto il maggiore sviluppo negli ultimi anni, con un giro d’affari che si attesta oggi intorno ai 70 miliardi di dollari a livello globale.
L’Italia è il quarto mercato in Europa per quanto riguarda i consumi, ma non figura ancora nella lista dei principali produttori di videogiochi. Lo sviluppo di videogiochi nel nostro Paese è, tuttavia, in grande fermento: ci sono oltre 100 studi su tutto il territorio nazionale, la maggior parte dei quali si sono costituiti negli ultimi 3 anni.
Si tratta di imprenditori di giovane età (oltre il 30% sotto i 30 anni), con una formazione prevalentemente tecnico-scientifica e con una forte vocazione internazionale. Il 98% degli sviluppatori italiani distribuisce, infatti, i propri prodotti in Europa, il 91% in Nord America, a seguire in Sud America (71%) e in Asia/Pacifico (65%).