Speciale, i migliori giochi del 2015
Il 2015 è andato via da qualche giorno. Noi de IlVideogioco.com ci siamo così accodati al resto dei nostri colleghi realizzando questo speciale sui migliori giochi dell’anno appena passato.
Quale sarà il gioco dell’anno? Beh, leggete la nostra top ten. Come vedrete ci sono diversi titoli indie, magari l’anno prossimo – se riusciremo ad ingrandirci – saremo in grado di fare una top ten specifica anche per loro ma abbiamo preferito mettere quelli che secondo noi sono i migliori dieci nell’arco di quest’anno.
E detto questo, iniziamo il nostro piccolo resoconto partendo dalla decima posizione. Rullino i tamburi e… buona lettura.
10) Fifa 16 (miglior titolo sportivo)
EA Sports ha fatto un grande passo in avanti rispetto allo scorso anno. Non tanto dal punto di vista tecnico (i modelli degli atleti sono sempre quelli e solo buona parte dei giocatori famosi è paragonabile alla controparte reale con risultati ottimi per Premier League e Bundesliga che hanno l’accordo con EA ed altri meno gloriosi come mezza serie A ad esempio) ma ha migliorato tantissimo la veridicità della partita.
In campo troviamo un ritmo più lento ma più realistico, una fisica ridisegnata e più votata, rispetto agli sforzi fatti in passato, alla simulazione. I portieri (salvo qualche papera colossale che però chi è stato almeno 5 minuti in porta anche a livello amatoriale sa che è sempre in agguato) sono migliorati: molto forti nelle uscite e più abili dai tiri da lontano. La grande novità, oltre ad un gameplay decisamente migliore rispetto al recente passato è il calcio femminile che non è soltanto una trovata estetica ma è davvero un valore aggiunto. Ritmi ancora più lenti, fisica più “rotonda” e via. E’ il primo passo: 12 Nazionali presenti (e mancano alcune di quelle più forti) ma siamo sicuri che le edizioni future amplieranno il calcio femminile, vera e propria modalità differente da quelle classiche col calcio maschile.
9) Rocket League
E’ senza dubbio una delle sorprese più grandi del 2015. Un gioco che nella sua semplicità riesce a far divertire tantissimo soprattutto online. Tecnicamente molto pulito, vario (sempre aggiornato ed in espansione) e capace di offrire un gameplay che unisce il calcio alle macchine telecomandate.
Mix che si è rivelato esplosivo ed in grado di offrire ritmi alti, adrenalina, divertimento ed imprevedibilità ad ogni singolo match. Il gioco sta diventando una disciplina eSport a tutti gli effetti, se già non lo è. Insomma, Psyonix – la casa che sviluppa questo gioco – ha fatto un grandissimo goal al punto che – a quanto pare – uno dei difetti riscontrati sia quello che non si spari. Che peccato, vero?
8) Super Mario Maker
I fan di Super Mario non potevano chiedere di meglio: un gioco che permettesse di creare i propri livelli attingendo dai materiali dei titoli del passato. Mettiamola così, Nintendo ha regalato ai propri supporter un titolo praticamente infinito e vario. Lo testimonia il numero di livelli finiti in rete e l’attenzione di Nintendo nel mostrare le creazioni migliori. Super Mario è il platform per eccellenza: Super Mario Maker fa il resto per la felicità dei possessori Wii U.
7) Broforce
E’ uno dei titoli più scanzonati di questo anno. Un platform-sparatutto in pixel-art che omaggia gli anni ’80 e ’90 delle varie serie televisive e dai tanti film americani. Dopo un lunghissimo periodo di Early Access, Free Lives, ha finalmente pubblicato la versione “definitiva” di Broforce che è definito come il primo simulatore di “esportatore di democrazia”.
Oltre alla grafica in pixel art decisamente curata anche nella fisica (vedasi esplosioni e reazioni dell’ambiente, ndr), troviamo dettagli e piccole chicche a iosa. I bro, i protagonisti del gioco, sono le riproposizioni dei personaggi famosi come Mr.Team, Chuck Norris e tanti altri interpreti e personaggi di serial tv e film. Ognuno ha le sue armi ed il compito è quello di liberare altri bro presi in ostaggio. Anche qui il ritmo è elevatissimo, l’ambiente è inoltre distruttibile, c’è l’editor di livelli e la campagna è ampia. Insomma, c’è molto di cui divertirsi… soprattutto in multiplayer che diventa quasi irrinunciabile.
6) Until Dawn
Effetto Farfalla. Basterebbero queste due parole per descrivere Until Dawn, survival horror di stile cinematografico che ha conquistato molti utenti PlayStation 4. Supermassive Games è riuscita a confezionare un titolo in stile cinematografico profondo dove ogni decisione, anche quella apparentemente più innocua, può fare la differenza.
Il nostro Giuseppe Saso, nel recensire il titolo, ha scritto:
“Riesce ad emulare la cinematografia horror moderna dimostrando una chiara comprensione di ciò che in questi film funziona davvero mentre il focus del gioco sulle conseguenze delle scelte del giocatore diventa al contempo snervante e complesso all’interno di una storia semplice ma che alla fine chiude il cerchio senza lasciare buchi nella trama. Il miglior gioco “alla David Cage” non realizzato da David Cage, nonché la miglior avventura horror interattiva di questa generazione”.
5) Undertale (miglior indie)
Undertale è un jrpg indie nel verso senso della sua essenza. Indie e cioè indipendente e lo si vede sul comparto tecnico che ovviamente non è un fulmine ma che fa il suo dovere.
E’, sicuramente, stata una delle piccole sorprese inattese di quest’anno nonché una delle migliori produzioni indipendenti del 2015.
Un’esperienza che – come ha scritto il nostro Saso in sede di recensione condita da un clamoroso 10 – scalda il cuore ma che al tempo stesso parla direttamente alla nostra anima riuscendo a tirarci fuori il nostro “vero io”. Un viaggio interiore da fare più e più volte a cui persino le più blasonate produzioni ad alto budget dovrebbero guardare per carpirne i segreti del successo ed implementarli a loro volta.
4) Fallout 4
Ci avviciniamo al podio e Fallout 4 si ferma al gradino sotto. Atteso per tanti anni dagli appassionati della serie ruolistica post-apocalittica, il titolo di Bethesda è stato uno dei colossal più importanti non solo di quest’anno ma anche degli ultimi tempi. Il 2015, non vi è dubbio, è stato un anno davvero importante e prolifico in quanto a produzioni ottime.
Fallout 4 ha tutto quello che serve per essere ricordato. Una mappa vasta e molto, ma molto densa, tantissime cose da fare, personaggi da conoscere, storie da vivere in un intreccio davvero enorme e ben realizzato complessivamente anche se proprio l’aspetto visivo sembra meno di impatto o meglio, non così di impatto come ci si aspettava soprattutto su console.
Chi si aspettava un enorme balzo da Fallout 3 ne è rimasto un po’ deluso. In effetti sembra una versione molto potenziata ma il top sta nel gameplay che sicuramente è stato migliorato. E rimane la libertà assoluta di fare e sfare tutto ciò che si voglia anche con il crafting. E’ infatti possibile, novità, realizzare armi ed armature come più si desidera, creare insediamenti e riciclare materiali. Il supporto alle Mod è garantito e non mancheranno dlc ed espansioni varie. Un gioco da avere se siete amanti delle ambientazioni post-nucleari.
3) Cities: Skylines (miglior gestionale)
Il miglior SimCity che non sia SimCity ancor più bello, vario e vasto. Segno dei tempi e della capacità di Colossal Order di imparare dagli errori altrui. Chi ama i citybuilder e quindi costruire in assoluta libertà la propria città, suddividerla in quartieri, vederla crescere in ogni suo passo e gestirla sempre con maggior dovizia di particolari non potrà che apprezzare in eterno Cities: Skylines che sostanzialmente non ha grossi difetti di sorta e riesce a rapire i giocatori. L’editor è ottimo e permette anche l’acquisizione delle “Weight Maps” di luoghi reali per poterle riprodurre e giocarle.
Non manca nulla, trasporti personalizzati ed enormemente variegato, sistema di distribuzione e produzione di elettricità ed acqua, trattamento rifiuti, case, uffici, industrie e molto, molto altro con centinaia di edifici e la possibilità di espandere il vostro agglomerato urbano da piccolo villaggio a città con milioni di abitanti. Tante, infine, le Mod su Steam Workshop. Merita il terzo gradino del podio.
2) Pillars of Eternity (miglior gdr)
Era uno di quei titoli attesi da anni. Fin da quando lo annunciarono come progetto su Kickstarter (allora si chiamava Project Eternity). Obsidiand Entertainment (che poi ha trovato l’accordo con Paradox per la distribuzione), era nei guai ma aveva un progetto valido. Questo ha preso forma ed è diventato un capolavoro. Un successo annunciato, un gioco di ruolo all’antica che ricorda e prende spunto dai classici come Icewind Dale, Baldur’s Gate e Torment.
Pillars of Eternity ha tutto quello che un videogiocatore di ruolo possa desiderare. Minimali i difetti, su una mole di lavoro veramente enorme. Una trama importante condita da tantissime quest interessanti ed incarichi minori. L’atmosfera da gdr cartaceo è pregnante e si respira fin dalla realizzazione del proprio personaggio. La narrazione rapisce, il gameplay è incalzante (anche se con qualche problema nella gestione del party soprattutto nei combattimenti), la storia prende ed i dialoghi sono molto interessanti. E tecnicamente è accompagnato da un comparto video dallo stile datato ma eccezionalmente pulito ed animato con nitidezza e senza incertezze.
Nondimeno, la colonna sonora è da Oscar. Senza dubbio il miglior gdr del 2015 e forse anche qualche cosa in più). Ultra longevo, ultra-rigiocabile e con una espansione enorme suddivisa in due parti che deve essere completata con il secondo episodio di The White March in arrivo il mese prossimo.
1) The Witcher 3: Wild Hunt (gioco dell’anno)
Una scelta scontata. Quasi obbligata: che The Witcher 3: Wild Hunt fosse gioco dell’anno 2015 proprio non ci pioveva.
Un titolo vicino alla perfezione umana: attenzione, i difetti ci sono, ma sono risibili visto quanto offerto da CD Projekt RED. Un mondo Fantasy vasto, maestoso ed incantevole, ricco di cose da fare, di location da esplorare, di personaggi da conoscere, di quest da svolgere, di mostri da combattere, intrighi e storie più comuni. Tutto, o quasi, ha un’anima.
Gameplay facile da apprendere e storia, anche in questo caso, davvero incalzante condito da una realizzazione tecnica da urlo. Il primo 10 della storia de IlVideogioco.com è suo a testimonianza del fatto che ci troviamo davanti al miglior action gdr degli ultimi 5 anni e più in generale uno dei migliori titoli degli ultimi 3-4 anni. Come se tutto ciò non bastasse, il titolo (per Pc) supporta le Mod ed è già stato espanso. Prossimamente arriverà la seconda espansione che aggiungerà 20 (venti) ore e più ad un gameplay già lunghissimo. Sicuramente il nuovo punto di riferimento del genere actioni gdr.
The Witcher 3: Wild Hunt succede a Bayonetta 2 che per noi fu il miglior gioco del 2014.