Cities: Skylines, Recensione Pc
Ecco il capolavoro firmato da Colosall Order che ci permette di realizzare la città dei sogni
Uno dei giochi più osannati del 2015 che si è concluso da meno di una settimana è stato senza dubbio Cities: Skylines, sviluppato da Colossal Order e pubblicato da Paradox per Pc Windows, Mac e Linux.
Un vero e proprio concorrente di SimCity, glorioso titolo che però nel suo ultimo capitolo non ha avuto particolare fortuna, e Cities XXL.
Noi lo recensiamo ora, in modo anche piuttosto veloce e senza troppi giri di parole, dicendovi fin da subito che il titolo è il vero e proprio erede di SimCity. Piuttosto ironico visto che nel periodo di pubblicazione del titolo, lo scorso 10 marzo, Maxis Emeryville – studio papà di SimCity – chiuse dolorosamente i battenti.
SI TORNA OFFLINE, SI PENSA “ALL’ANTICA” GUARDANDO AL FUTURO
Iniziando a giocare a Cities Skylines notiamo come il gioco si rivolga esclusivamente al single-player. Troviamo tutto quello che ci si possa aspettare da un titolo di questo genere. Colossal Order ha puntato tantissimo sul gameplay senza fronzoli dando la possibilità ai giocatori di sfruttare al massimo la loro creatività in fase costruzione senza dimenticare il lato gestionale, facile da apprendere, più difficile da padroneggiare ma mai frustrante.
Partendo da queste qualità, possiamo dire già da ora che Cities Skylines ci porta ai vecchi fasti di SimCity. Del resto, anche Karoliina Korppoo – lead design del titolo – ne aveva parlato in una nostra intervista del gennaio scorso quando aveva detto che si sarebbero ispirati a SimCity 2000: facile da giocare ma hardcore in quanto profondo.
Si torna quindi al passato visto che il gameplay è pensato per il singolo, senza orpelli online e social che praticamente deturparono SimCity. Questo in favore di tantissima varietà di edifici, di zone e dose da fare. Cionondimeno, avremo la possibilità di seguire l’andamento delle cose grazie ad una sorta di social media simulato che ricorda moltissimo Twitter dove attraverso i messaggi degli abitanti della nostra città potremo capirne i bisogni ed agire di conseguenza.
Il gioco inizia ai giorni nostri e con l’andare del tempo e con la crescita del nostro agglomerato urbano ci saranno edifici futuristici e così via.
In Cities Skylines non ci si annoia. Soprattutto se amanti del genere. Il passato, lo svolgimento offline senza inutili funzioni social, si mischia al futuro, aiuti nella gestione tramite un fittizio social network fanno in modo che il gioco non sia appesantito ma che dia il meglio di se offrendo una varietà praticamente infinita grazie anche alle Mod e ad un sistema che sa di vecchio ma sa anche di buono.
E’ una formula vincente, a nostro dire, perché ricorda tantissimo SimCity 4 datato 2003 e sicuramente uno dei giochi più riusciti della serie. Da esso il prodotto di Colossal Order trae spunto anche per la suddivisione della città in mappe ma ne parleremo a breve.
QUALCHE CASA, PICCOLO VILLAGGIO, PAESINO RIDENTE, MEGALOPOLI
Ad inizio partita è possibile scegliere su quale tipo di mappa fondare la nostra (si spera) gloriosa città. Vi sono diverse alternative, Isole, colline, montagne, zone nebbiose, fiume e via discorrendo. Ognuna ha ovviamente le proprie caratteristiche che non sono meramente visive o scenografiche ma hanno anche una valenza pratica offrendo ad esempio più o meno risorse d’acqua per l’approvvigionamento idrico del nostro centro.
Le alture, invece, ad esempio, possono essere utili per sfruttare l’energia eolica e quindi dare l’opportunità di offrire alla propria cittadinanza una energia pulita ad impatto ambientale zero, seppur rumorosa, aspetto quest’ultimo che è bene tenere d’occhio perché la felicità dei propri abitanti è dovuta anche dalle emissioni sonore.
Fatto questo, beh, non ci resta che vedere la conformazione fisica della mappa, collegare le prime strade all’autostrada che attraversa tutte le mappe della ampia regione ed iniziare a costruire case, negozi ed industrie in modo del tutto simile a quanto avveniva in SimCity facendo attenzione a che le zone industriali non siano troppo vicine a quelle residenziali.
Ma queste non potranno mai funzionare senza acqua ed energia elettrica e quindi, grazie anche ad una comoda interfaccia dove vengono spiegate “in diretta” la funzionalità di ogni costruzione e vengono dati suggerimenti su come risolvere eventuali problemi, si può fare la propria scelta. All’inizio, con una città che deve ancora formarsi, non ci saranno troppe opzioni.
Si va passo per passo. E così un piccolo agglomerato non avrà bisogno della scuola elementare o della polizia. Un ridente villaggio, però, si e così si dovrà pensare anche alla sicurezza ed alla salute piazzando anche una stazione dei vigili del fuoco ed una clinica.
Nel frattempo, la richiesta di aree residenziali, commerciali ed industriali aumenta ed aumenta anche la popolazione. Con essa anche le esigenze come quella di avere dei parchi o di avere strade più larghe, senza dimenticare i trasporti pubblici che possono alleviare il traffico veicolare. Sarà possibile scegliere il tragitto degli autobus ad esempio ed anche il loro colore e stessa cosa per le linee della metropolitana.
Possono aiutare anche le ferrovie, porti ed aeroporti che fanno anche da collegamenti esterni. Perché ricordiamolo, dovessimo realizzare una città simile a Palermo che il vero problema è il “Traffico”.
Il tutto cresce ed, ovviamente, anche i bisogni dei cittadini nonché le voci in bilancio. Ovviamente si dovrà avere un occhio di riguardo a tante voci e l’interfaccia offre un comodissimo aggiornamento in tempo reale sulla variazione dei fondi nelle casse comunali indicando in modo intelligente l’andamento positivo o negativo in modo da poter subito andare al menu finanziario e prendere le varie decisioni. Il tutto funziona così bene che non ci siamo nemmeno accorti della mancanza della localizzazione in italiano del gioco, cosa che auspicheremmo.
Man mano che la nostra città crescerà, vedremo tali voci aumentare: spese di manutenzione per le strade, per i servizi pubblici, per le reti idrica ed elettrica, per le varie strutture, sicurezza, pompieri, medicina e così via. Sarà inoltre possibile aumentare e diminuire le tasse delle varie zone e diversificare la percentuale a seconda dei vari distretti.
Le voci sono tante e danno profondità al gioco senza comunque complicarlo più di tanto. E questo è un grandissimo merito.
Altra cosa interessante è la possibilità di espandere il territorio cittadino. Ad inizio partita ci sarà una piccola area nella vasta mappa, ma successivamente si potranno acquistare (a prezzi modici), nuove zone. Si potranno così creare distretti differenziati ed attuare delle politiche diverse ad ogni zona (o quartiere) della nostra creatura.
Si, perché acquistando un terreno, i confini e l’area edificabile si allargano (in SimCity 4 c’era il concetto di regione più distaccato con un procedimento simile, ma li l’area non si acquistava, non faceva parte del tessuto urbano, lo si collegava per vendere o comprare servizi con le altre cittadine della regione). E’ possibile quindi suddividere le zone della città in rioni ed in questi rioni è possibile assegnare un compito anche perché si rischierebbe di avere una megalopoli piuttosto confusa con zone industriali poste al centro della città, una cosa che capitava con l’urbanistica antica e comunque con zone in forte espansione. Ovviamente sarà possibile poi riassegnare le varie zone ma queste perderanno di valore.
E si arriva così a città che possono arrivare tranquillamente ad un milione di abitanti su un’area suddivisa in 25 zone e potranno essere “sbloccate” un massimo di 9 caselle che offrono 36 complessivamente 36 km quadrati. Limiti superati poi dalle Mod dei tanti utenti ma che originariamente gli sviluppatori si sono prefissi per permettere di far girare Cities: Skylines sul maggior numero di configurazioni possibile. La patch di novembre (la 1.2.2-F2) ha aumentato tali limiti.
La bellezza dei city builder è senza dubbio la varietà ed il vedere la propria creatura prendere vita, animarsi, vivere e crescere.
Come detto in precedenza, Cities: Skylines offre tantissimo con una varietà immensa di zone, edifici, ma anche strutture, monumenti ed edifici unici. Il tutto da sbloccare a poco a poco, passo dopo passo, con la grandezza della propria cittadina.
Va da se che gestire un paesino di 2.000 anime sia molto più agevole di dover capire cosa succeda in una città dai 30.000 o ancora di 400.000 abitanti. E qui il gameplay offre nuove sfumature con la gestione più dettagliata di altri sistemi come quello dei trasporti che conta una infinità di opzioni, o del reperimento delle energie e la lotta all’inquinamento per evitare che le falde acquifere vadano a male. Occhio anche all’inquinamento acustico che fa ammalare i nostri suddit… cittadini.
Senza dimenticare la possibilità di riedificare alcune aree ammodernando anche le strade che saranno di tanti tipi (piccole e non asfaltate, a due corsie, a più corsie, autostrade, viali, ecc.). A proposito di strade, anche qui troveremo le curve con la possibilità di creare quartieri tondeggianti o pieni zeppi di casette con tetti a schiera su stradine ricche di curve. La sinuosità delle strade non incide sullo sviluppo ed anzi rende più caratteristico l’aspetto urbano. O ancora si può optare per strade più dritte e squadrate, frutto di una urbanizzazione più moderna.
Realizzare rotonde, snodi e ponti, tutto, possiamo fare tutto. Nondimeno un quartiere che sembra perfetto, col tempo potrebbe avere dei problemi di vivibilità: la città è davvero viva e dinamica come non mai in passato.
Sarà quindi possibile realizzare zone in cui è possibile il consumo delle droghe, altre in cui il turismo sarà incentivato, in altre si potrà vietare il traffico di mezzi pesanti se questo crea problemi sia alla viabilità che all’ambiente e così via. Insomma, una simulazione ancora più completa ed attenta ai problemi reali che conosciamo ivi inclusi gli spazi per le discariche e la gestione dei rifiuti.
Non dimentichiamo i divertimenti ed i punti di relax nonché la cultura e la gestione dei cimiteri. Si, Cities: Skylines si comporta come si deve comportare dando una sfida giusta e tante soddisfazioni.
Non dimentichiamoci, inoltre, che come se tutto questo non bastasse, c’è la possibilità di realizzare i propri contenuti con le Mod che su Steam grazie al Workshop sono tantissime ed offrono ai giocatori la possibilità di sbizzarrirsi e di condividere tutto. In Cities: Skylines è impossibile trovare città uguali.
L’editor permette di importare rapidamente anche luoghi reali grazie alla possibilità dell’editor di leggere le “Height Maps” o le “Elevation Maps” che si trovano su Internet ed in scala di grigi. Si possono creare fonti d’acqua (settando sia il livello del mare o realizzando fonti dedicate come laghi e corsi d’acqua anche su terreni sopraelevati) ed ovviamente tanti altri dettagli morfologici del territorio sul quale erigere la propria capitale.
TECNICAMENTE PULITO, POCHE INCERTEZZE
Abbiamo già parlato dei contenuti e del gameplay dell’opera di Colossal Order. Vediamo come si comporta il titolo a livello tecnico.
Notiamo molta pulizia e la possibilità di scalare i vari dettagli per alleggerire il compito della GPU e CPU. Il 3d è piuttosto pulito anche se abbiamo notato molto la presenza dell’aliasing mentre alcuni edifici non sono proprio un granché e stessa cosa vale per alcuni modelli di vegetazione. Ogni tanto ci sono dettagli grezzi. Poca cosa comunque perché il titolo dimostra di funzionare bene anche con tanti edifici da gestire. Il motore grafico non è per niente pesante ed offre svariate inquadrature da lontano e da vicinissimo con dovizie di dettagli. La cosa bella è l’enorme varietà con alternanza di verde, stradine pedonali, parchi lussureggianti molto belli, che si contrappongono a zone caotiche per lo shopping frenetico o ancora industrie enormi, che a loro volta si alternano a più tranquille zone rurali. Tutto funzionerà al meglio.
Bisogna anche tenere conto del budget con il quale il gioco è stato sviluppato e con la grandezza del team. Sicuramente numeri minori rispetto alla concorrenza. Fluidità e dovizia di dettagli oltre che ad una varietà non indifferente sono dettagli da non sottovalutare ed esserci riusciti al primo colpo è segno di grande oculatezza e maestria.
Dettagli anche per la resa dell’acqua e per il ciclo giorno-notte con le luci elettriche che illuminano la città dandole un altro aspetto che diventa spettacolare a tratti.
L’interfaccia, come detto, è molto utile e pratica. Buone, a nostro avviso, anche le musiche orchestrali che accompagnano la vita quotidiana della città.
COMMENTO FINALE
Ci sarebbe tanto altro da dire ma vogliamo rimanere snelli nella nostra recensione. Cities: Skylines è senza dubbio quello che gli appassionati ed estimatori di SimCity avrebbero voluto dall’ultimo (sfortunato) episodio.
Era dai tempi di SimCity 4 che non ci divertivamo così tanto perché gli autori del titolo hanno puntato al sodo offrendo un gameplay facile da imparare che però offre una sfida sempre cangiante nel corso della stessa partita. Far crescere una cittadina può essere semplice ma… gestire tutto sicuramente è una sfida probante. Attenzione: Cities: Skylines non è un gioco impossibile ed anche quando si arriva a costruire una grande città di 3-400.000 persone tutto rimane sotto controllo grazie all’ottima interfaccia. Il gioco è molto completo ed oltre ad una varietà di edifici, ricompense, e tante strutture da acquistare e conquistare, offre l’espansione dei confini del territorio, una sezione economica particolareggiata e dettagliata così come una gestione di ogni singolo filo d’erba (letteralmente) della nostra megalopoli.
A tutto questo c’è l’enorme possibilità offerta dall’editor che permette di realizzare mappe, strutture, edifici e quant’altro in assoluta libertà e di condividerlo.
Dal punto di vista tecnico, infine, troviamo un lavoro molto pulito, piuttosto gradevole seppur con alcuni piccoli dettagli grezzi, ma nulla di che. Insomma, sicuramente Cities: Skylines è stata una delle sorprese del 2015 appena passato ed uno dei migliori titoli in assoluto. Come city builder (gestionale), lo reputiamo tra i migliori di sempre avendo raccolto l’eredità di SimCity, del vecchio SimCity. Difficile, ma non impossibile, severo ma giusto: il gioco è diretto agli amanti del genere.
Pregi
Vario. Vasto. Ben realizzato. Supporto Mod. Gameplay esaltante. Divertente. Soddisfacente. Totale libertà d'azione sotto ogni punto di vista.
Difetti
Nulla di grave a livello tecnico. Manca (non influisce sul voto) la localizzazione in italiano.
Voto
9,5