Il mondo dell’informatica piange la scomparsa di Ian Murdock, il papà di Debian, deceduto ad appena 42 anni lo scorso lunedì (28 dicembre).
L’annuncio della morte è stato dato sul post sul sito Docker dove Murdock ha lavorato come componente dello staff tecnico. Il programmatore è stato trovato morto nel suo appartamento a San Francisco.
IGNARE LE CAUSE DEL DECESSO ED E’ GIALLO
La causa del decesso non è ancora chiara ma Murdock aveva cinguettato, la stessa notte, di volersi suicidare.
Tanti i punti oscuri della vicenda a partire dal fatto che lo sviluppatore abbia prima denunciato i maltrattamenti (a causa di un incontro violento con la polizia di San Francisco con gli agenti che lo avrebbero arrestato per ubriachezza molesta per poi maltrattarlo) via Twitter, poi annunciato il suicidio (scrivendo di “avere molte cose da raccontare”). Su Techareis queste news.
A questo aggiungiamo il fatto che Murdock poche ore dopo è deceduto e l’account Twitter è stato chiuso. Tutto questo fa comunque riflettere.
IL PERSONAGGIO (IN BREVE)
E’ stato autore del sistema operativo gratuito (sul quale si basa il famosissimo Ubuntu) e creatore dell’apt-get. La distribuzione (Debian) realizzata nel 1993, è ancora tra le più apprezzate soprattutto da chi sposa la filosofia Open Source.
Nella sua carriera Murdock ha anche lavorato a Sun Microsystems (contribuendo alla realizzazione di Open Solaris, progetto che venne abbandonato con l’avvento di Oracle) ed è stato CTO della Linux Foundation. Aveva anche firmato il Manifesto Debian. Il testo criticava lo scarso impegno con cui erano mantenute altre distribuzioni ed anche come altre “commerciali” fossero improntate troppo sul profitto.
MI dispiace…