L’appuntamento annuale con la serie Fifa è ormai una consuetudine che si ripete da ormai 23 anni consecutivi. E praticamente allo scadere di questo intenso 2015 anche noi de IlVideogioco.com con elegantissimo ritardo per motivi non dipendenti dalla nostra volontà (sembra un comunicato sindacale ma non lo è) possiamo finalmente dire la nostra.
Così, in questa stagione calcistica passiamo sotto la lente di ingrandimento Fifa 16 che, va detto fin da subito, entra nella storia per aver introdotto le Nazionali femminili. Si tratta di una aggiunta che, come vedremo e che come abbiamo già ampiamente notato durante le nostre Prime Impressioni, non si limiterà ad essere una semplice trovata estetica ma darà valore aggiunto a questa edizione del titolo sviluppato da EA Sports presentata in pompa magna all’E3 2015 di Los Angeles nientepopodimeno che da Pelé.
Parleremo della versione PlayStation 4 che purtroppo non può avere alcune chicche esclusive Microsoft e quindi Xbox One (vedi Ultimate Football Legendes che include i campioni del passato). Poco male.
Andiamo ora ad esaminare il gioco nei suoi contenuti, nelle sue novità e soprattutto gameplay che come ogni anno viene limato nel tentativo di raggiungere sempre più la “perfezione simulativa”. A che punto è questo viaggio? Ecco la nostra opinione. Buona lettura.
IL MONDO CALCISTICO E’ VASTO E VARIO
Vale la pena ricordare rapidamente i contenuti, sempre in evoluzione, della serie. Fifa 16 può contare su trentatré campionati nazionali (l’Inghilterra ha le sue quattro leghe professionistiche, troviamo anche la Serie A tutta completa mentre come al solito la serie cadetta è raffazzonata, le prime due serie frances, spagnole e tedesche), svariate coppe, mete esotiche come i tornei turchi, arabi, la Major League Soccer ma anche la lega russa, i campionati cileni, colombiani ed argentini. Per non dimenticare il campionato australiano e quello coreano.
Come vedete ci si può sbizzarrire scegliendo anche tra le oltre 650 squadre riprodotte (come potete leggere qui) tra queste sono incluse 48 Nazionali maschili e le 12 femminili di cui parleremo più in la.
Per non dimenticare i quasi 80 stadi (qui trovate l’elenco completo) dove sarà possibile esibirsi nelle proprie evoluzioni calcistiche incantando il pubblico di 50 impianti esistenti e riprodotti piuttosto bene e 28 fittizzi. Purtroppo la nostra serie A in questo caso è rappresentata da appena tre impianti: San Siro, Juventus Stadium e Stadio Olimpico di Roma. Peccato (perle come Marassi meriterebbe, ma i diritti sono diritti). Di contro ci sono tutti gli stadi della Premier League, impianti stupendi che conciliano con calcio.
IL CALCIO FEMMINILE LA GRANDE CHANCE
Lo abbiamo accennato in questa recensione, ma ne avevamo già parlato nelle nostre Prime Impressioni sulla demo questa estate: il calcio femminile offre un vero e proprio valore aggiunto a Fifa 16 al punto che il capitano della selezione americana Alex Morgan e quello canadese Christine Sinclair affiancano il testimonial globale Lionel Messi nelle rispettive edizioni nazionali
Una scelta storica quella di EA Sports che ha sentito le richieste degli appassionati negli ultimi anni visto che, il calcio rosa sta sempre più crescendo. E così, ci troviamo di fronte allo schermo a poter scegliere tra un piccolo roster di Nazionali.
Sono 12 ma lo consideriamo un inizio. Non tutte le più forti, ad Usa, Germania, Brasile e Canada (si, le gerarchie nel calcio femminile sono leggermente diverse) non è stato affiancato il Giappone, campione del Mondo nel 2011 e finalista – perdente ai rigori con gli Usa – nella rassegna iridata di quest’anno. Troviamo anche le nostre Azzurre (che proprio una potenza non sono), l’Australia, la Cina, la Francia, l’Inghilterra, il Messico, la Spagna e la Svezia.
Quasi un omaggio la nostra presenza visto il movimento calcistico femminile esistente in altre nazioni (la Norvegia campione del Mondo nel 1995 e due volte quarta, non c’è) a testimonianza di promuovere sempre di più questo sport tra le donne che ha visto nell’ultima fase finale della Coppa del Mondo la presenza di 24 partecipanti.
Ci piace sottolineare come il calcio femminile non sia una presenza imposta da “quote rosa”, tutt’altro: impreziosisce la varietà del gameplay offrendo partite diverse da quelle che si possono giocare col calcio maschile.
I ritmi sono più lenti e si può dare più spazio alle giocate individuali. I tocchi sono più morbidi e la fisica, generalmente, è diversa. E’ molto divertente e gli sviluppatori hanno avuto molto interesse per questa modalità al punto che hanno reclutato alcune tra le migliori calciatrici per catturarne i movimenti.
I risultati sono ottimi con animazioni decisamente diverse viste le movenze inevitabilmente differenti da quelle maschili. Anche i portieri hanno le loro peculiarità rispetto ai colleghi uomini, reattive si, tecniche anche, ma inevitabilmente meno potenti e per cui battibili con tiri ben angolati. Alcuni li troveremo davvero forti, altri un po’ altalenanti ma vedendo alcune partite di calcio femminile in TV possiamo dirvi che è tutto plausibile.
Pochissime le modalità disponibili per le 12 Nazionali femminili che si potranno affrontare in una competizione ed in partite di esibizione. Ovviamente non sarà possibile giocare match tra le selezioni femminili e team maschili.
La mossa di EA Sports è giusta, è gradita e ci fa piacere vederla concretizzata in Fifa 16 anche per dare merito alla passione femminile per il calcio sempre più dilagante. Riteniamo, tuttavia, che questo sia solo l’inizio e che in futuro questa che sembra una appendice interessante possa poi essere ampliata.
Lo sforzo più grande è stato senza dubbio quello di carpire il gameplay ed è quasi un miracolo che l’idea sia stata centrata al primo tentativo. Ora bisognerebbe costruirci sopra un bel castello visto che le fondamenta del gameplay e della intelligenza artificiale sembrano piuttosto solide.
Vedremo se in Fifa 17 saranno aggiunte i primi campionati per club come avvenne in passato col calcio maschile. Ah, aspettiamo anche il calcio a 5.
E LE ALTRE NOVITA’ NELLE MODALITA’
Rispetto all’edizione passata, quella attuale offre una serie di componenti inedite. La prima novità (ed aggiunta) è quella del calcio femminile. Ve ne parleremo dopo. L’altra novità di rilievo è FUT Draft, modalità di Ultimate Team e con cui EA Sports ha introdotto un’alternativa per ottenere ricompense simile all’Arena di Hearthstone prendendo spunto dal gioco di carte da collezione di Blizzard.
Non a caso, l’Ultimate Team è una sorta di gioco di “carte” da collezione dove però la parte gestionale in primis (infortuni, contratti, applicazione carte bonus e così via) e la propria bravura effettiva in campo, fanno il resto.
In questa nuova variante, ossia nel FUT Draft, si paga un prezzo d’ingresso (15.000 coin, 300 FIFA Point o 1 Draft Token “sbustabile”), si genera una squadra in modo casuale e si giocano partite finché non si perde, fino a un massimo di quattro incontri, per ottenere poi dei premi legati alla versione classica di Ultimate Team.
La formazione parte dalla scelta del modulo tra cinque diverse tattiche, per poi mettere i calciatori in campo in un modo analogo: per ogni posizione ci vengono proposte cinque possibilità, generate a caso tra i tanti campioni presenti nel database.
E’ una variante secondaria di Ultimate Team, per cui la squadra Draft segue le regole che definiscono l’amalgama della squadra, privilegiando dunque formazioni che leghino la nazionalità anagrafica o della squadra di militanza dei calciatori del nostro undici che scenderà in campo.
Starà, dunque, a noi assemblare tutti questi tasselli in modo simile ovviamente FUT. Ci sono delle ricompense, ovviamente, che derivano dai risultati, dal livello di difficoltà scelto e dal gioco online o offline.
Un modo come un altro per ravvivare l’amata modalità Ultimate Team (anche conosciuta con l’acronimo di FUT) che per il resto presenta le stesse caratteristiche rodate da anni.
Altra novità è la possibilità di vedere le star in possesso del giocatore avversario preparando con più cura il match in arrivo.
Nella modalità Carriera, da anni uno dei punti cardine del gioco calcistico per quanto riguarda l’esperienza offline di Fifa, è stata aggiunta la possibilità di giocare tournée estive, prese direttamente da quelle reali, nonché l’allenamento settimanale che serve a migliorare gli attributi dei nostri alter ego. Questa si materializza con i classici mini-giochi che ormai da qualche edizione accompagnano Fifa. Un po’ come accadeva nella vecchia Master League di Pro Evolution Soccer 4 o 5 ad esempio.
E così col driblling sui birilli acquisiremo più agilità e resistenza, col tiro al volo, invece, precisione e potenza nello shoot con tanti mini-giochi dedicati ai diversi ruoli.
Altra novità è il Fifa Trainer. Questo aiuta i neofiti, ossia chi si avvicina per la prima volta al mondo Fifa. Utilizzando tale opzione, i giocatori controllati sono segnalati da un grafico dove sono visualizzate le varie opzioni ed i rispettivi comandi. Veri e propri suggerimenti contestuali alla fase di gioco ed alla posizione del calciatore che avrà quindi al possibilità di effettuare le proprie giocate con i tempi giusti. Una opzione comunque superflua per chi conosce la serie facilmente eliminabile con la pressione su R3.
GAMEPLAY PIU’ REALISTICO
Al di là di quanto offerto da Fifa, Carriera da giocatore (anche ovviamente quella da portiere), da allenatore nelle leghe di tutto il Mondo, la possibilità di realizzare e forgiare il proprio calciatore (sia nell’aspetto che nelle potenzialità tecniche che poi cresceranno con l’avanzare del tempo), le varie Ultimate Football Team, le varie stagioni e così via, un gioco di calcio si giudica anche per il gameplay.
Ordunque, in campo, vediamo un comportamento della IA generalmente più maturo ma ancora acerba visto che le squadre controllate dalla CPU (chiamiamola all’antica) tenderanno sempre a giocare in stile Barcellona. Che sia il Bury, o il Colonia, o ancora l’Avellino o la Pro Vercelli, tutte sfoggeranno il tiki-taka. Un po’ inverosimile anche se non è raro vedere lanci lunghi. Questo a volte spezza il ritmo delle partite con un possesso palla che pende spesso e volentieri dalla parte dei team controllati dall’intelligenza artificiale.
Detto questo, dobbiamo però riferire di ritmi di gioco più veritieri sia a livello maschile che nella assoluta novità femminile. Il gioco è diventato più tattico e si è fatto un bel passo avanti verso la “perfezione (umana aggiungiamo noi) simulativa”. La fisica così come gli impatti col pallone ed i contrasti sono stati ulteriormente migliorati rispetto all’edizione 2015.
Le difese sono più arcigne da superare ma anche i movimenti senza palla degli attaccanti fanno la loro figura. E visti i progressi dell’intelligenza anche i difensori più lenti, purché dotati ovviamente, possono trovare le contromisure contro le punte più abili e sguscianti. La capacità di leggere l’azione è stata aggiunta alle facoltà dei calciatori virtuali e così le difese (ma anche i centrocampo) diventano spesso e volentieri trappole per gli attaccanti visto la bravura nell’intercettazione o nel disturbo dei passaggi. Contrariamente al passato, ed è questo un altro passo in avanti, i calciatori potenti fisicamente fanno sentire la loro mole nella stessa misura dei giocatori veloci.
La difesa tattica, concetto che già esisteva fin dai tempi di Fifa 14, è stata dunque ulteriormente migliorata dalla vera capacità di lettura ed anche il solo pressing (arma più che mai efficace in questo capitolo della serie) mette in difficoltà i portatori di palla che potrebbero o sbagliare la misura dei passaggi o addirittura fondamentali elementari come lo stop favorendo il recupero della sfera e probabilmente un buon contropiede. Anche i contrasti sono stati “sporcati” per essere più realistici.
Insomma, in poche parole si ha sempre più la sensazione di trovarsi di fronte ad una vera e propria partita di calcio con traiettorie su tiri, cross e passaggi più “morbide” grazie ad un pallone che appare più pesante e più difficile da controllare. Ne deriva che anche colpire a botta sicura può non sortire l’effetto sperato con risultati che ogni tanto sfiorano la tragedia sportiva (tiri a botta sicura da 4 metri a porta vuota possono abbattere stormi di rondini migratori o fanno lo scalpo all’omino delle bibite del terzo anello di San Siro).
Ed i portieri? Beh, anche loro hanno avuto una influenza benefica e le patch successive hanno limato ancor di più il loro comportamento. Segnare è una sfida ancora più ardua ma come ogni volta ci sono di tanto in tanto incongruenze (i soliti “cali di zuccheri della IA”) che però sono state limitate. Il problema dei portieri, ogni tanto, si materializza nelle uscite anche se in molti casi i loro interventi sono congrui con estremi difensori più forti e molto spettacolari con altri più rozzi ma efficaci ed altri più incerti.
Certo, segnare da lontano è possibilissimo ed a volte i portieri fanno magre figure, ma giocando con squadre normali, tre stelle ad esempio, troviamo difficile la bomba e non è detto che questa becchi sempre lo specchio della porta. Anche i passaggi di prima sono più difficili e la giocata al volo ha molti più rischi che in passato. Non è detto che anche una sponda elementare riesca: questo è dovuto anche alle varie condizioni del campo e non solo alle abilità fisiche. Per scardinare le difese è comunque possibile anche da parte degli avanti giocare “sporco” con passaggi forti rasoterra che dà meno tempo di intervenire con precisione sul pallone. Ovviamente sono state modificate, e migliorate, le finte che possono essere un’arma interessante.
Va da se che con i comandi manuali, il tutto assume connotati diversi ed aggiunge ulteriore profondità al gameplay. Riuscire a costruire un’azione manovrata o fare la giocate illuminante richiederà pratica ma darà sublime soddisfazione calcistica.
TECNICAMENTE MIGLIORE MA VORREMMO QUALCOSA DI NUOVO
Prima del nostro commento finale e del verdetto, è giusto soffermarsi un attimo sul lato tecnico di Fifa 16. L’indubbio lavoro su animazioni, su fisica, implementazione del gameplay, il maggior numero di stadi, di squadre e l’aggiunta delle Nazionali femminili ci fa propendere per il pollice in su.
Ma ci sono punti di eccellenza come la riproduzione degli stadi maggiori così come quella dei volti, movenze ed altro dei calciatori più famosi da contrapporre agli stessi modelli poligonali dei giocatori delle serie minori. Non pretendiamo il fotorealismo nei giocatori del Nottingham Forest (nobile decaduta d’Inghilterra che tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 centrò due Coppe dei Campioni, la Champion’s League per intenderci) consecutive ma che almeno i modelli poligonali del Palermo o delle squadre meno in vista della nostra serie A (Genoa, Sassuolo, e così via) avessero l’aspetto dei calciatori che almeno ricordino le controparti reali.
Fa specie quindi vedere un’accuratezza sempre maggiore dei calciatori più famosi, e l’anonimato di tanti buoni (anche ottimi) professionisti come Higuain ad esempio che non somiglia molto alla sua controparte reale. Solo la Premier e (novità 2016) la Bundesliga possono contare su tutti gli atleti “fedelmente” riprodotti. Interessanti, invece, le acconciature delle calciatrici con i capelli lunghi che reagiscono ai cambi di direzione.
Non mancano le chicche, vecchie e nuove con la possibilità anche di esultare davanti alla telecamera a bordo campo per un esultanza in primo piano ad esempio o l’arbitro che dopo aver assegnato un calcio di punizione nei pressi dell’area di rigore è intento ad utilizzare la bomboletta per segnalare il punto di battuta e la distanza/posizione della barriera. Tali segni con lo spray rimarranno in campo ma si deterioreranno. Il campo, inoltre, si deteriora con le scivolate.
Interessante anche le condizioni Meteo che danno vivacità e varietà all’azione con nevischio, pioggia, pioggia copiosa, cielo coperto, nebbia e così via. Queste influiscono anche sul gameplay ovviamente.
L’interfaccia utente è migliorata e sebbene l’aspetto sia ancora spartano ed in alcuni casi un po’ confusionario continua a migliorare rendendo più confortevole la navigazione tra i tanti menu e sotto menu delle opzioni.
Parlando del commento sonoro, Pierluigi Pardo è accompagnato da Stefano Nava. La telecronaca è discreta ma con il susseguirsi delle partite il tutto sembrerà ripetitivo nonostante la volontà di rendere più varie ed originali le frasi. Non mancano anche qui le piccole chicche ma le frasi tendono sempre a ripetersi anche a volte a vanvera e fuori luogo (sempre per la serie “cali di zuccheri dell’intelligenza artificiale”). Discreto il commento, quindi, ma nulla più.
Cori da stadio nuovi ed effetti sonori (ed ambientali) più puliti fanno da contorno all’azione di gioco e sono davvero ben fatti dando atmosfera e più immersività alla partita.
Punto forte del comparto audio la colonna sonora. Anche quest’anno, EA ha composto una bella playlist con ottimi brani orecchiabili. Sono ben 42, qui la lista, ci ha particolarmente preso “Hangin” dei Bastille.
COMMENTO FINALE
Gli appassionati di calcio videogiocato possono tornare a sudare, sbraitare, lottare e godere grazie a Fifa 16.
EA Sports ha inserito diverse piccole chicche che hanno migliorato Fifa 15. Il gameplay benché l’IA di squadra sia così così, è sicuramente migliorato. Gli sviluppatori hanno preferito rallentare il ritmo, ritoccare la fisica in generale (corsa, impatto col pallone, sfera, collisioni ed altro) per migliorare il realismo. La novità del calcio femminile inoltre è davvero gradita e permette di sperimentare una nuova sfumatura di quello che è senza dubbio uno degli sport (giochi) più amati di sempre.
Il gameplay in sostanza è più ragionato e trovare le vie della rete è più difficile anche se molto soddisfacente. Tantissime le modalità, i campionati, i tornei e le competizioni su cui cimentarsi senza dimenticarsi dell’ormai immancabile Ultimate Football Team.
Dal punto tecnico avremmo però voluto che EA avesse osato di più. Sono state aggiunte alcune piccole chicche ma i modelli poligonali dei giocatori non famosi rimangono sempre quelli delle edizioni passate. Speriamo nel futuro.
Fifa 16 offre tantissimo anche online, insomma, vi darà tanto da fare perché ci sarà davvero tanto da fare ed oltre alle novità elencate, il resto delle modalità è stato perfezionato. Insomma, se amate il calcio videogiocato, Fifa 16 potrebbe fare al caso vostro.
Pregi
Gameplay più ragionato e realistico. Fisica, impatti, portieri, comportamento generale della IA è decisamente migliorato rispetto al passato. Attacco e difesa più eque tra loro. Longevo. Tantissime cose da fare. Il calcio femminile è entusiasmante e speriamo che sia solo l'inizio. Aggiunte alcune chicche grafiche. Il nuovo FUT Draw.
Difetti
Intelligenza artificiale comunque ancora acerba che propone uno stucchevole tiki-taka in stile barcelloniano anche con squadra da mezza stella. “Cali di zuccheri dalla IA”. Incogruenze e ripetitività della telecronaca. Modelli poligonali dei giocatori non famosi ormai vetusti.
Voto
9-
1 commento su “Fifa 16, Recensione PlayStation 4”