WWE 2K16, Recensione PlayStation 4
Il Wrestling è qualcosa che da sempre è stata vista come una finzione molto plateale. Fin dalla fine degli anni ’70 quando in Italia venivano trasmessi dalle emittenti private i primi incontri di Catch commentati da Tony Fusaro con i vari Antonio Inoki e Tiger Mask, ai primi passi del già famoso Hulk Hogan (che di fatto possiamo annoverare come uno dei pionieri capaci di far vendere il prodotto anche in Europa) per poi assistere ad eventi più “americanizzati” fino ad arrivare ai giorni nostri con tante star, tanti eventi facenti parte di un unico grande show.
Ma il Wrestling è anche uno sport (con tantissimo business). I protagonisti si allenano davvero anche per essere molto spettacolari oltre che a saper farsi male in modo calcolato. Un esempio di wrestler completo dal punto di vista tecnico è senza dubbio Kurt Angle che nel 1996 si aggiudicò la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta nella lotta libera. Al di la del pedigree Olimpico di Angle, tutti, a discapito della stazza di alcuni colossi, sono ben allenati e tanti sono corteggiati dal mondo dello spettacolo (tra tanti ricordiamo The Rock, al secolo Dwayne Douglas Johnson, famoso anche per il film “Il Re Scorpione” e tantissime altre presenze in pellicole molto conosciute).
Ed è da molto tempo che il mondo videoludico strizza l’occhio al Wrestling, fin dagli anni ’80 con i primi titoli su Nintendo (praticamente immortale la serie Fine Pro Wrestling firmata dal compianto Masato Masuda), per continuare alle serie WWF di inizio anni ’90 e così via.
Da qualche anno, la serie WWE – quella con licenza ufficiale della federazione che gestisce lo show – è in mano a 2K che l’ha rilevata da THQ fallita ad inizio 2013.
Ed eccoci quindi, dopo tanto preambolo a parlare della versione PlayStation 4 di WWE 2K16, quarto titolo pubblicato da 2K, sviluppato da Yuke’s e Visual Concepts uscito in Europa lo scorso 30 ottobre anche, Xbox One, PlayStation 3 ed Xbox 360.
120 QUANTO LA BRISCOLA
Una delle caratteristiche principali di un qualsiasi tipo di gioco di lotta è il roster dei combattenti. Quest’anno, come non mai, la rosa di personaggi disponibile è così ampia. Parliamo di ben 120 atleti sono presenti. Tra Superstars, Divas, NXT, Legende e Manager, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta con la presenza anche di più versioni di uno stesso personaggio (ad esempio Kane del 1997 e del 2001). Senza dimenticare i dlc che aumentano ancora questo roster.
E Senza dimenticare la mancanza di uno degli eroi di questo sport-spettacolo Hulk Hogan che è stato escluso per motivi extra-sportivi a causa di una storia di razzismo per la quale lo stesso Hogan ha chiesto scusa ma che ha costretto publisher e sviluppatori ad eliminarlo.
Il roster è guidato quest’anno da Stone Cold Steve Austin (anche lui presente in “versione multipla”) un simpatico omone alto 1,88m pesante 114kg. Il classico tipino che se tampona in auto ha comunque ragione, amatissimo dal pubblico.
Non mancano ovviamente altre legende come Andre The Giant, The Undertaker, John Cena, anche se non troviamo (perché?) Rey Mysterio (e la sua 619) ed Eddie Guerrero. Chi ha pre-ordinato il gioco, inoltre, può contare su Terminator. Insomma, non ci si può lamentare anche perché i futuri dlc aggiungeranno altri protagonisti (e relative mosse) di questo show. Insomma, WWE 2K16 è il più grande di sempre
TANTE COSE DA FARE
2K è famosa per la incredibile varietà di contenuti e modalità sia offline che online. Anche WWE 2K16 non fa eccezione. C’è di tutto. Dal match singolo (o in coppia, denominati tag) ai tornei, dagli incontri storici alle rivalità senza dimenticare la modalità Carriera, fiore all’occhiello dei titoli sportivi targati 2K (nei giochi di basket è epica ed anche qui non scherza). Forse l’esperienza più esaltante perché si crea il proprio alter-ego e lo si porta dall’anonimato, ai primi incontri NXT (una sorta di talent incentrato sul Wrestling) per scalare le classifiche dei vari show (chiamiamoli così) fino alla gloria del mondiale WWE… ed oltre.
L’editor per realizzare il nostro lottatore dei sogni (o aspirante Divas) è ottimo e permette tantissime personalizzazioni. Non mancano le interviste (che però, per ovvi motivi, dopo un po’ tendono ad essere uguali), che poi determinano alcune sfumature della trama perché nella nostra Carriera avremo amici ma anche tanti rivali ostili ed il comportamento determinerà chi sarà dalla nostra parte o meno.
E’ possibile anche scegliere di far entrare nella Carriera i lottatori creati dai nostri amici.
WWE 2K16 mantiene la modalità Showcase, che vede protagonista Stone Cold Austin (wrestler di copertina di quest’anno) e dove si faranno dei match storici che hanno scritto la storia del lottatore statunitense. L’editor, inoltre, consente di organizzare sia lo show (o competizione) che le Arene, si proprio i palazzetti dove lottare scegliendo sostanzialmente tutto (dai dettagli del ring) grazie alla “Creation Suite“, all’entrata del nostro campione.
GAMEPLAY TATTICO
Andiamo al gameplay. WWE 2K16 presenta un approccio molto tattico. A primo acchito è anche un po’ complicato visto l’enorme numero di cose da poter fare anche durante l’incontro. Per imparare una contromossa (Reversal) o una combo particolare sarà importante avere pazienza, colpo d’occhio e tempismo.
Durante l’allenamento, i tutorial aiuteranno non poco a capire i meccanismi delle mosse base. Il gameplay è pertanto molto tattico con momenti action intervallati da una sorta di quick-time-event che devono essere risolti nel migliore dei modi per evitare danni o sconfitte. Questi si manifestano nelle sottomissioni e sinceramente non ci sono piaciuti granché: bisogna utilizzare le levette del DualShock 4 per sfuggire al cursore dell’avversario o per riempire un cerchio tentando di indovinare la direzione giusta in cui spingere la leva.
Brutta cosa anche perché il conteggio arbitrale funziona nello stesso modo solo che in questo caso si deve fermare il cursore su un’area verde. Questa area si rifà alla barra di energia rimasta. Va da se che ad inizio match sarà relativamente facile fare questo mini-gioco positivamente evitando la sconfitta. Tuttavia, in generale, questi mini-giochi sono davvero difficili.
Nell’incontro, il lottatore ha la sua barra della saluta che si divide in tre segmenti e non può essere ricaricata. Se l’indicatore va sul rosso sarà difficile muoversi e realizzare al meglio i propri attacchi. Di contro sarà più facile essere preda delle mosse degli avversari e del fatidico conteggio dell’arbitro.
Sotto la barra della salute, invece, ve ne è un’altra suddivisa in più parti. Ognuna rappresenta una reversal e si ricarica col tempo. Tutto molto plausibile e fatto bene, ma mal sfruttato per colpa dei mini-giochi ed ancora un po’ “legnoso”. Forse si dovrebbe trovare il modo di snellire il tutto trovando il giusto equilibrio tra azione e tattica senza snaturare queste due importanti caratteristiche ma dando magari un po’ più di ritmo e verve al gameplay.
C’è una barra sotto alla salute del vostro lottatore divisa in segmenti: ogni segmento corrisponde a una reversal e si ricarica con il tempo. Questa scelta rende gli scontri molto più strategici, molto più ragionati.
Ad ogni modo questo approccio ha tolto velocità agli incontri dando più realismo (forse esagerato) all’incontro. E’ importante studiare l’avversario ed essere diligenti nelle mosse senza farsi prendere dalla frenesia dell’attacco a viso aperto. Nulla di più sbagliato: le figuracce sono garantite. Come ogni incontro di Wrestling che si rispetti, è possibile fare qualche simpaticissima scorrettezza per rendere il tutto molto “spettacolare” come nei match reali.
Insomma, emergere non sarà facile ed ogni vittoria sarà letteralmente sudata (mini-game permettendo).
SI TENDE A SPETTACOLARIZZARE
Dal punto di vista tecnico, WWE 2K16 offre tante luci ed alcune ombre. Non tutti i wrestler convincono. L’aspetto di molti è ottimo, ma alcuni lasciano un po’ a desiderare. I dettagli sono tantissimi ma non tutti al loro posto come alcune animazioni non al meglio. Ed è un peccato visto che il gioco tende, ovviamente, a spettacolarizzare l’azione con tante scene di intermezzo.
Ci sono tanti momenti spettacolari come le entrate personalizzate dei vari wrestler e delle varie Divas (tutto personalizzabile). Non possiamo non menzionare ancora una volta l’editor che permette di realizzare il nostro campione (o la nostra campionessa) perché è una piccola ciliegina complessa ma facile da utilizzare.
WWE 2K16 rimane generalmente un bel vedere ma il contorno però deve essere migliorato come ad esempio il pubblico. Siamo convinti che si possa fare ancora meglio (con più dettagli, più pulizia, cosa che gli utenti PlayStation 4 ed Xbox One pretendono).
Bisogna lavorare anche sulla fluidità visto che alcune animazioni sono legnose e questo si ripercuote anche nelle fasi sul ring. E c’è da migliorare anche l’aspetto di diversi wresteler meno popolari (e di alcune Divas). Il comparto sonoro è davvero realizzato a regola d’arte con un buon commento e tanti effetti sonori ad hoc.
COMMENTO FINALE
WWE 2K16 mantiene molte promesse fatte. Spaventoso in termini di contenuti con tantissime cose da fare e diverse modalità interessanti. Tra tutte vale la pena sottolineare la profondità della modalità Carriera che – come funziona negli sportivi targati 2K – è davvero esaltante, ricca e non priva di difficoltà.
Diventa stimolante ed interessante in fase di preparazione. Il gameplay, altro fulcro del gioco, è valido ma alcune scelte non ci sono piaciute: i mini-giochi per sottomissioni e conteggio arbitrale non ci sono piaciuti e se da un lato rallentano i match in modo plausibile e conferendogli un appeal tattico, dall’altro non sono curati come dovrebbero e diventano frustranti. C’è però la possibilità di eseguire tantissime mosse, di imparare combo, di far carriera, di personalizzare tutto dei propri match e tornei e molto altro.
Sul ring, una volta imparati certi automatismi, ci si diverte e vincere i match dà molta soddisfazione, il giusto premio alle proprie fatiche.
Sempre in tema di contenuti, impossibile non menzionare anche qui i 120 personaggi presenti nel roster che rendono il solo titolo base molto vasto ed i dlc aumenteranno ancora questo già incredibile numero.
Dal punto di vista tecnico ci sono ancora dettagli che non convincono fino in fondo. Quantità, purtroppo, alcune volte non fa rima con qualità. Parliamo di tante piccolezze di contorno che però una volta ottimizzate farebbero di WWE un gioco veramente imperdibile anche ai non avvezzi a questo show-sport. Chi è fan del Wrestling non può mancare questo appuntamento.
Pregi
Tantissimi contenuti. Buona modalità Carriera. Commento sonoro soddisfacente. Editor ottimo. Roster megagalattico. Gameplay vivace e tattico…
Difetti
… ma dipendente dai mini-giochi migliorabilissimi. Alcuni difettucci visivi. Diversi modelli dei wresteler meno famosi (ed anche di qualche diva) non al meglio. Un po' legnoso.
Voto
8+