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Persona 4 Dancing All Night, Recensione PlayStation Vita

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persona 4 dancing screen

La serie Persona è universalmente amata per i temi adulti delle sue storie ma soprattutto per il cast di personaggi carismatici e ben caratterizzati. Non stupisce quindi che il brand di Atlus generatosi da una costola di un’altro famoso francise di jrpg  (ossia Shin Megami Tensei) abbia convinto il publisher a partorire a sua volta diversi spin-off ambientati nel medesimo universo e con protagonisti “i soliti volti” noti ai fan.

E così dopo un paio di parentesi a tema picchiaduro (Persona 4 Arena e Persona 4 Arena Ultimax), un crossover tra i gruppi dei due capitoli precendenti (Persona Q: Shadow of the Labyrinth), adesso è il turno di un rhythm game.

LA FEBBRE DEL SABATO NOTTE

A scanso di equivoci diciamolo subito: Persona 4 Dancing All Night è un prodotto rivolto soprattutto ai videogiocatori che conoscono e apprezzano la serie. Lo dimostra in primis l’enfasi del gioco sulla componente narrativa ﹣ del tutto inusuale per il genere ﹣ nel quale i dialoghi tra i personaggi e il dipanarsi della trama avviene secondo le modalità di una visual novel arrivando a saturare gran parte del vostro tempo allorché vi ritroverete a fissare lo schermo leggenzo anziché premere i pulsanti di PlayStation Vita a ritmo di musica.
È presente (e pure accessibile sin da subito) una modalità di gioco slegata dalla storia ma per goderne appieno bisogna aver portato a termine la prima avendo così pure sbloccato una serie di brani musicali non disponibili altrimenti.

Le vicende narrate in P4 DAN proseguono la narrazione a partire dalla conclusione di Persona 4 Golden. Il pretesto per riportare alle luci della ribalta il gruppo di teenager di Inaba è una rimpatriata tra amici in occasione dei preparativi di un festival musicale, Love Meets Bonds.

persona 4 dancing 2

I nostri baldi giovani parteciparenno infatti all’evento in qualità di ballerini di supporto su richiesta di uno dei membri del team, l’idol Rise Kujikawa. Proprio come nell’originale Persona 4 gli eventi prendono una piega oscura e soprannaturale: una serie misteriosa di sparizioni di Vip e una leggenda metropolitana legata ad un fantomatico video “fantasma” che appare a mezzanotte sul sito della casa di produzione musicale. I protagonisti dovranno pertanto improvvisarsi nuovamente detective, avventurarsi più volte nella dimensione parallela del Midnight Stage al fine di scoprire le motivazioni e gli intenti della mente criminale che sta organizzando i rapimenti. Con la differenza che anziché combattere le ombre demoniache ﹣ da sempre punto di riferimento della serie ﹣ con armi e magie derivanti dalle proprie Persona si è costretti ad intrattenerli con una performance artistica.

BALLANDO CON LE OMBRE

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Il gameplay di Dancing All Night ricorda molto quello della serie Hatsune Miku: Project DIVA ma non si tratta di una coincidenza. Infatti lo sviluppo del gioco era stato inizialmente affidato proprio Dingo Inc. (il team che aveva lavorato in precenza sui giochi dedicati alla celebre idol immaginaria) sino alle fasi terminali del progetto quando improvvisamente lo studio fu estromesso per essere alla fine completato da un gruppo interno dello stessa Atlus.

L’interfaccia durante le esibizioni canore presenta due gruppi (suddivisi ciascuno in tre aree orizzontali) alle estremità dello schermo associate ai tasti che bisognerà premere seguendo il ritmo musicale, rispettivamente: su, giù e sinistra della croce direzionale per il bordo sinistro e triangolo, cerchio e croce per il destro. La pressione di questi tasti è richiesta negli istanti in cui una serie di stelline originatesi dal centro dello schermo giungono in prossimità delle zone menzionate in precedenza.

Più li schiacceremo con tempismo, più lunga sarà la nostra combo e maggiore sarà il gradimento del pubblico. Oltre ai controlli appena descritti è possibile (in via del tutto opzionale) utilizzare la levetta analogica sinistra ogniqualvolta un’onda sonora concentrica e colorata toccherà i bordi dello schermo: ciò infatti non influirà sulla nostra performance ma a seconda di quante volte riuscirete nell’impresa, dell’indice di gradimento degli astanti e del minutaggio della canzone potrete innescare un breve duetto con un altro personaggio che danzerà insieme a voi moltiplicando esponenzialmente il punteggio e riducendo anche le penalità dovute agli errori di pressione. I comandi sono comunque immediati e ﹣ per fortuna ﹣ non richiedono alcun utilizzo del touch screen anteriore o del touch pad posteriore di PS VITA risultando abbastanza precisi. Oltretutto il gioco, anche ai livelli di difficoltà più elevati (cioé Hard e lo sbloccabile All Night), risulta parecchio permissivo e tende a non punire troppo il giocatore.

persona 4 dancing 4

Ciò probabilmente è connesso all’allontanamento del team di Dingo Inc. che ha di fatto reso P4 DAN un rhythm game più casual rispetto a Project DIVA.
Lo dimostra anche la complessità delle tipologie di note/stelline da schicciare a tempo di musica: oltre a quelle singole sono presenti solo due ulteriori variazioni: strisce porpora orizzontali (che richiedono la pressione contemporanea di due tasti) e verdi oblique da “scratching” (che invece necessitano di lasciare le dita “a tavoletta” sui pulsanti fintantoché esse attraverano la zona di interesse). Se possedete una dose minima di riflessi allora riuscirete a terminare con successo ogni singola performance indipendentemente dalla bontà della valutazione finale. In base al punteggio e al giudizio raggiunto al termine di ciascun balletto sarete ricompensati con una valuta virtuale necessaria per sbloccare tantissimi costumini per personalizzare ciascun personaggio (e utilizzabili nel Free Mode), arrivando a volte al limite della decenza e del pudore.

La colonna sonora di Persona 4 vanta da sempre composizioni Jpop e quindi ben si presta ad accompagnare i balletti vari (oltrettutto ciascun brano è associato ad un solo ballerino principale). Ogni canzone è tratta dalle varie incarnazioni di P4 arrivando ad includere immancabili classici quali “Pursuing My True Self” o “Time To Make History” nonché molteplici variazioni delle stesse prese dagli altri spin-off del franchise e persino dalla serie animata. Senza contare che una delle tracce menzionate in precedenza è stata addirittura eseguita e riarrangiata dallo stesso Akira Yamaoka (celebre per aver composto le colonne sonore della serie Silent Hill).

L’alternanza ritmica dei brani è buona ﹣ si va da lenti con una sfumatura di jazz a composizioni più frenetiche in stile musica disco ﹣ però se nella conta includiamo ogni possibile variazione di una singola canzone arriviamo (dlc inclusi) ad appena una trentina, piuttosto poche non credete? Inoltre le coreografie ﹣ e soprattutto i passi delle animazioni dei ballerini ﹣ presentano il difetto di non seguire alla perfezione la colonna sonora in sottofondo arrivando a volte a stonare. Si tratta però di un difetto difficilmente avvertibile poiché ﹣ e qui subentra un difetto già evidenziato ﹣ si tende a focalizzarsi durante l’esecuzione del pezzo proprio sulle stelline che scorrono sullo schermo senza mai distrarsi ad ammirare i balletti.

COMMENTO FINALE

Persona 4: Dancing All Night rappresenta un buon punto di partenza per chiunque voglia avvicinarsi e provare per la prima volta un rhythm game. Potrebbe essere anche un inusuale punto di ingresso ad un’universo a voi sconosciuto (la serie Persona) e da lì ﹣ perché no ﹣ passare in seguito ai  jrpg del brand di Atlus, anche se non siete mai stati fan di essi. Se tutto ciò non vi perplime e (soprattutto) avete una buona conoscenza della lingua inglese (per godervi la storia) allora non lasciatevi scappare questa piccola perla destinata a farvi utilizzare la PS VITA più volte di quanto pensiate.


Pregi

 Elenco di tracce musicali Jpop orecchiabili adatte ad un rhythm game. Accessibile anche per chi non è appassionato oppure ha dimestichezza con questo genere. Parecchio longevo a causa della moltitudine di elementi sbloccabili.

Difetti

La modalità storia seppur ben scritta presenta troppi dialoghi d'intermezzo che estendono in modo eccessivo le pause tra un balletto e il seguente. L'interfaccia di gioco impedisce di soffermarsi sulla coreografia senza sacrificare la performance. Appena una trentina di brani disponibili (alcuni dei quali disponibili soltanto come Dlc a pagamento).

Voto

8

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