Darksiders 2 Deathinitive Edition è la riproposizione su Steam del medesimo capitolo che fu sviluppato da Vigil Games e distribuito dalla THQ nell’agosto del 2012.
Quest’ultima purtroppo si è dileguata dal mercato causa fallimento, e questa riedizione, infatti, è stata messa in atto per volontà di Nordic Games (che ha affiancato alla Vigil Games la Gunfire Games per i lavori di “restauro”).
Tale versione comprende non solo una rivisitazione grafica e stilistica (in particolare dei toni cromatici complessivi), ma anche un “pacchetto convenienza” contenente tutti i dlc sinora pubblicati e integrati alla perfezione con la versione di base. Potrebbe per questo interessare a tutti coloro che, finora, non hanno mai giocato a questo secondo capitolo della saga (o alla saga stessa), o a chi, particolarmente affezionato ma sprovvisto dei dlc, desiderasse ritornare nei panni di Morte.
Se nel primo capitolo eravamo alle prese con la furia devastatrice di Guerra, infatti, in questo avremo invece il controllo del suo tristo fratello. Egli è deciso a salvare il suo consanguineo marziale a qualunque costo, in quanto messo sotto accusa dal Consiglio poiché ritenuto responsabile degli eventi catastrofici che hanno portato all’estinzione della razza umana sul pianeta Terra.
LA MORTE SI FA BELLA
Darksiders 2 Deathinitive Edition introduce la scelta di risoluzioni maggiori e due impostazioni grafiche legate all’antialiasing e alle ombre.
Purtroppo non sono presenti altre impostazioni, ma probabilmente il titolo non ha mai contemplato queste variabili sin dall’origine. In compenso gran parte del lavoro è svolto dal cambio di direzione sopracitato delle tinte presenti su schermo.
Nella versione originale, infatti, tendevano molto più verso il vivace, rendendo alcune aree forse eccessivamente accese. In questa versione, invece, si è optato per un approccio più sobrio, che, combinato con l’ottima resa grafica improntata a una stilizzazione massiccia e piuttosto originale (ma senza sfociare nel puerile) risulta ai nostri occhi più efficace della versione precedente.
I dlc sono quattro, di cui tre consistono in campagne selezionabili e giocabili separatamente dal menu. L’unica eccezione, invece, consiste in oggetti presenti in luoghi diversi da recuperare per conto di Karn all’interno delle Forge Lands. Ci sentiamo di ribadire, quindi, come questa versione risulti un vero e proprio affare per chiunque intenda recuperare questo titolo davvero meritevole con qualche anno di ritardo. A questo punto potremo finirla qui, ma noi abbiamo pensato anche a chi vorrebbe sapere qualcosa in più riguardo Darksiders 2 prima di tuffarsi in questa avventura ricca e tutta da scoprire.
L’ALDILÀ, CHE STRESS
Potremmo scomporre Darksiders 2 Deathinitive Edition in tre sezioni: Combattimento, Esplorazione e Enigmi Ambientali. Procediamo con ordine.
Il combattimento è uno delle colonne portanti del titolo, in quanto ci troveremo spesso costretti a “venire alle mani”. Esso annovera delle combo basate molto sulle pause tra un colpo e l’altro o in base ai tempi di pressione consecutiva, nonché sulla combinazione del tasto di attacco primario e secondario. Essi, tuttavia, non si differenziano in base alla potenza di attacco, ma direttamente all’arma corrispondente impiegata (come nel primo Darksiders, insomma).
L’arsenale in mischia di Morte si divide tra coppie di falci (primarie) e armi secondarie suddivise tra alcune lente e pesanti (quali asce e lance enormi) e strumenti più leggeri e rapidi ma con danno minore per colpo infierito (magli, pugnali curvi e molto altro). Sia le armi che i componenti dell’armatura sono liberamente selezionabili e da equipaggiare in base alle nostre preferenze, ottenendo sempre un riscontro visivo degno di nota e con un livello di dettagli invidiabile.
Degne di menzione sono le cosiddette armi “possedute”, che sarà possibile potenziare fino a un certo livello in base a quello di partenza in modo da incrementare le caratteristiche presenti e sbloccandone anche di nuove. Come fare tutto ciò? Sacrificando altro equip che non ci serve: maggiore il valore, maggiori punti esperienza accumulati dall’arma stessa. Noi della redazione riteniamo che esse siano un’ottima alternativa alla vendita degli oggetti indesiderati, in quanto le possibilità di ottenere qualcosa di superiore rispetto alle armi che ci saremo portati appresso sino a quel momento sarà piuttosto alto. Sono anche presenti delle abilità speciali (sbloccabili man mano che aumenteremo di livello) da poter utilizzare consumando punti “Ira” (wrath) in modo da far piazza pulita più rapidamente o infliggere danni ingenti. Man mano che meneremo le mani, inoltre, si riempirà un contatore che, una volta raggiunto il massimo, ci permetterà di trasformarci per breve tempo nella vera incarnazione del Mietitore in tutta la sua potenza.
A seguito di un raffronto recente con il primo capitolo, ci sentiamo di considerare il sistema di combattimento di Darksiders 2 più divertente “al tatto”, in quanto la sensazione di colpire i nemici (soprattutto con le armi pesanti) è stata migliorata grazie a una “fisicità” degli scontri rinnovata. Morte, rispetto a Guerra, ha un temperamento quasi felino ma possente allo stesso tempo, ed è in grado sia di scatenare pochi colpi devastanti o una serie maggiore a velocità sovrumana, riuscendo a coprire un ventaglio di scelta più vasto rispetto al predecessore.
L’esplorazione è un’altra componente rilevante di Darksiders 2 Deathinitive Edition, in quanto, a differenza del primo primo capitolo, sono presenti delle mappe con spiazzi ad estensione variabile. Questi luoghi tuttavia rappresentano più che altro il “punto di attracco” tra le strutture (templi, rovine ect) legati alla trama principale o meno (vi saranno edifici facoltativi ma che celeranno tesori). In queste zone è possibile anche evocare il proprio stallone leggendario, ma se siete particolarmente impazienti vi è anche la possibilità di passare rapidamente da un punto chiave all’altro attraverso la mappa (ammesso che abbiate già esplorato tali luoghi, naturalmente). Alcune aree secondarie potrebbero essere momentaneamente inaccessibili, in quanto Morte si arricchisce costantemente nel tempo di poteri nuovi che renderanno possibile l’apparentemente impossibile. Questo fattore, tuttavia, è sempre reso graficamente in maniera inequivocabile, facendoci capire come ci manchi ancora qualcosa prima di poter affrontare una data situazione.
Ne approfittiamo per ribadire come gli ambienti di gioco siano curati sin nel più piccolo dettaglio, e di come Darksiders 2 Deathinitive Edition sia una vera e propria gioia per gli occhi, sia per quanto riguarda la varietà e ricchezza di ciò che ci circonda che per ciò che andremo a “indossare” o brandire. Spesso e volentieri ci siamo trovati ad osservare i movimenti sinuosi dei bassorilievi dei nostri strumenti di devastazione, chiedendoci laconicamente ma con intenti di elogio: “Ma chi gliel’ha fatto fare?”.
Nel corso dell’avventura entreremo in contatto con diversi personaggi che ci daranno dei compiti ben precisi al fine di poter progredire, indicandoci la direzione senza impedirci di andare a curiosare lungo il tragitto a nostro piacere. Oltre a oro e equipaggiamento troveremo anche delle reliquie che, se vendute al corrispondente fra i due mercanti presenti in gioco, ci daranno accesso a bonus e oggetti unici. È anche possibile imparare tecniche nuove di combattimento dietro pagamento interagendo con gli npc dediti a questa funzione.
Ed eccoci arrivati al terzo punto in questione, ovvero gli enigmi ambientali. Essi risultano sempre intuitivi ma senza sfiorare la banalità, riuscendo ad aggiungere ulteriori variabili man mano che procederemo nell’avventura senza risultare forzati o di troppo. Mentre cercheremo di risolvere alcuni di essi, inoltre, saremo spinti a fare quel “qualcosa in più” al fine di raggiungere potenziali forzieri e tesori messi in luoghi ben precisi. All’inizio Morte avrà pochi assi nella sua manica, e quindi si tratterà più che altro di giochi di leve e meccanismi a tempo. Presto, però, si aggiungeranno ulteriori variabili come i costrutti (macchine da guerra che potremo anche “cavalcare”), le bombe appiccicose, la “mano morta” (la possibilità di trarre a sé oggetti e nemici, nonché agganciarsi ad appigli prima impraticabili) e molto altro ancora, sino al termine dell’odissea del Mietitore.
PUNTO MORTO (MA NON TROPPO)
Nella nostra avventura a un certo punto ci siamo imbattuti nella impossibilità di proseguire. A seguito di una scena non interattiva, infatti, il titolo si arrestava puntualmente rimandandoci al desktop. La questione è stata segnalata prontamente nel forum di Steam, mentre nel frattempo erano già state formulate alcune ipotesi dai giocatori stessi per risolverlo.
Completando una semplice quest secondaria lasciata in sospeso siamo riusciti a riprendere la nostra avventura con successo, e gli sviluppatori sono intervenuti il giorno stesso precisando come il problema fosse legato all’avanzamento di livello a seguito della cutscene sopracitata.
Probabilmente sono già al lavoro al riguardo e sistemeranno il tutto in tempi brevi, ma abbiamo ritenuto corretto segnalarvi questa magagna e, allo stesso tempo, far notare la tempestività di intervento da parte di Nordic Games. Teniamo a precisare, inoltre, come questa sia stata l’unica seccatura nell’arco delle circa venti di ore di gioco che ci hanno permesso di portare a termine il ramo principale della campagna (dlc esclusi).
CONCLUSIONI
Darksiders 2 Deathinitive Edition rappresenta un’occasione ghiotta per chiunque si sia perso il secondo capitolo o voglia avvicinarsi alla saga, grazie al suo comparto visivo rinnovato degno di nota nonché l’annovero di tutti i dlc pubblicati per la versione base. Stando alle dichiarazioni di Nordic Games, è previsto lo sviluppo di un terzo capitolo. Questa riproposizione, quindi, potrebbe essere interpretata come un tentativo di accumulare un certo capitale da destinare a questo progetto ambizioso.
Il sistema di combattimento, rispetto al primo Darksiders, è stato migliorato e reso più divertente grazie a una particolare attenzione dedicata alla “fisicità” degli scontri. Esso, inoltre, copre un ventaglio maggiore, riuscendo ad accontentare sia coloro che amano brandire armi più grandi di loro che i giocatori che prediligono la velocità. Il livello di cura nei dettagli del vestiario e dell’arsenale di Morte (e delle ambientazioni stesse, estremamente ben concepite) è davvero notevole, soprattutto a fronte dello stile volutamente stilizzato e caratteristico della saga. Se siete di quelli che si sentono in dovere di esplorare per bene ogni angolo e scoprire come raggiungere ogni forziere vi sentirete a casa, mentre gli enigmi ambientali vi accompagneranno per buona parte del gioco senza mai risultare monotoni, arbitrari e ingiustificati.
Una menzione d’onore la merita anche la colonna sonora, che commenterà le nostre gesta in maniera discreta durante l’esplorazione ed esplodendo durante gli scontri più impegnativi. Uscita dal pugno di Jesper Kid (compositore danese intervenuto anche negli Assassin’s Creed, Hitman, Borderlands), ci ha stupito particolarmente all’interno della città degli angeli, con una approccio che ci è parso quasi un omaggio ai brani più evocativi di Pat Metheny.
Insomma: se ciò che avete letto e visto vi ha incuriosito mettete Darksiders 2 Deathinitive Edition in lista. Non ve ne pentirete.
Pregi
Resa grafica ottima. Sistema di combattimento rinnovato rispetto al primo. Attenzione ai dettagli sopraffina. Ambientazioni estremamente varie ed evocative.
Difetti
è presente un bug legato a una scena non interattiva, ma già risolvibile e comunque nel mirino della Nordic Games.
Voto
8,5