Intervista a Juha-Matti Pulkkinen, produttore e Game Designer di Knights of Pen and Paper 2 (ITA-ENG)
Lo abbiamo recentemente recensito per Windows e ci stiamo ancora divertendo a giocarlo. Stiamo parlando di Knights of Pen and Paper 2 che è uscito alcune settimane fa anche su Pc Windows, Mac e Linux.Si tratta, per chi non conoscesse il titolo, di un vero e proprio omaggio ad i giochi di ruolo cartacei e non.
Mossi di buona lena, abbiamo contattato Paradox ed abbiamo così parlato con Juha-Matti Pulkkinen, produttore e game designer del gioco, discutendo con lui di alcuni dettagli dello sviluppo del gioco realizzato da KYY.
Possiamo anticiparvi che ci sarà una nuova espansione del gioco in fase di sviluppo e per il resto, beh, buona lettura.
Presentatevi al pubblico, quanti siete? Quali altri titoli avete realizzato?
Siamo Kyy Games, uno studio di 15 persone. Il team che ha lavorato a The Knights of Pen & Paper 2 è composto da otto persone con altri componenti extra che si alternano al progetto. Altri nostri giochi includono giochi come Cabals: Magic & Battle Cards, Trulon: The Shadow Engine e Rimelands: Hammer of Thor. Abbiamo tanti giocatori di ruolo nella compagnia così Knights of Paper & Pen 2 è stato un nostro alleato.
Avete migliorato ed ampliato il primo capitolo, quanto è stato difficile farlo?
Il primo Knights of Pen & Paper è un gioco così ingegnoso grazie al fatto di aver creato qualcosa di nuovo. Con i seguiti è più facile, solitamente, andare a migliorare e “smussare i bordi”. D’altra parte è difficile per la pressione della critica e del pubblico. Come fan del gioco originale abbiamo fatto del nostro meglio per migliorare veramente il gioco pur rimanendo fedeli ad esso.
Quali videogiochi hanno ispirato lo sviluppo di Knights of Pen & Paper 2?
Il meccanismo di battaglia è fortemente preso dalle conversioni jrpg (giochi di ruolo alla giapponese) ma molti dettagli e dettagli sono presi dai gdr occidentali. La pletora di riferimenti alla culture popolari, alle citazioni ed easter egg sono troppi da citare ma le nostre fondi di ispirazione sono stati i nostri ricordi di infanzia degli anni ’80 e ’90. E’ possibile scovare facilmente riferimenti a Fallout, Super Mario Bros., Final Fantasy VII, solo per citare alcuni giochi.
Quali giochi di ruolo cartaceo vi hanno ispirato?
Dungeons & Dragons ha una grande eredità così radicata in noi che non potevamo fare a meno di prenderla come fonte di ispirazione. E ‘quello che la gente riconosce, e per la parodia è essenziale. Altri giochi cartacei hanno avuto effetti sul gioco ma in modo meno evidente.
Ci sono possibilità per nuove espansioni del gioco?
Stiamo attualmente lavorando su una nuova espansione. La prima era un’avventura di metà gioco ma la prossima offrirà più contenuti endgame. Dal momento che il gioco offre già contenuti di endgame, abbiamo lavorato sodo per offrire qualche cosa di più epico”.
Secondo voi, qual è il punto forte del gioco?
Mi piacciono i nuovi elementi introdotti nel sistema di combattimento. Tra i tanti, la semplice limitazione per i giocatori di attaccare i nemici posti nella retrovie, nella linea posteriore, ha aggiunto un sacco di potenziale strategico al gioco. Effetti di stato sono state razionalizzate in modo da consentire l’interazione interessante cross-class. Mi piace anche come abbiamo gestito elementi: al di là del numero di slot per gli oggetti, non ci sono assolutamente restrizioni su chi può utilizzare quali elementi. Questo rafforza personalizzazione del personaggio che è probabilmente l’elemento centrale di ogni gdr.
E le cose da migliorare?
“Penso che la nostra storia è piuttosto buona ma ha alcuni spigoli. I videogiochi sono già un mezzo difficile per scrivere ma si possono aggiungere ulteriori strati di meta elementi nello storia e nella parodia. Ci sono voluti un po’ di tentativi ed errori per scoprire cosa ha funzionato e cosa no”.
Grafica in Pixel Art e musica in Chiptune, quanto è stato difficile ricreare quelle atmosfere anni ’80-’90?
“Attualmente stiamo vivendo una rinascita dei pixel ed ai nostri artisti capita di trovarsi molto bene, in modo confortevole, con quello stile. Abbiamo trovato un buono stile artistico dopo solo un paio di iterazioni. Per quanto riguarda la musica, il nostro compositore ha esplorato entrambi gli stili a 8-bit e 16 bit, così come i suoni delle schede audio premium degli anni ’90. Ci sono voluti alcuni esperimenti per arrivare a questi risultati che scherzosamente descrivo come a 12-bit”.
Knights of Paper & Pen 2 potrebbe andare bene su console?
“Non vedo perché non dovrebbe. Il gioco è già multipiattaforma ed abbiamo implementato il supporto gamepad per la versione Pc. Naturalmente, uno sviluppo su console richiede maggiori forze perché più grande. Dovremmo semplicemente vedere il futuro cosa ci riserverà”.
Probabilmente è molto presto, ma avete già idee per Knights of Pen & Paper 3?
Al momento siamo concentrati sull’espansione. Quello che posso dire è che se ci sarà un terzo episodio, mi piacerebbe vederlo evolvere in un una nuova direzione”.
ENGLISH VERSION
This is original version of Q&A with Juha-Matti Pulkkinen, producer and game designer of Knights of Pen & Paper 2. Enkoy the interview.
Say something to us about your team: how many are you? What other titles have you made?
We are Kyy Games, a game studio of 15 people. The Knights of Pen & Paper 2 team consisted of about 8 people with extras cycling in and out of the project. Our other projects include titles such as Cabals: Magic & Battle Cards, Trulon: The Shadow Engine and Rimelands: Hammer of Thor. We have a lot of role-players in the company, so KoPP2 was right in our alley.
You have improved and expanded the first chapter, how was hard to do?
Knights of Pen & Paper is such an ingenious game in how it managed to create something completely fresh. As is usual with sequels, it is easier to hone some of the rougher edges the second time around. On the other hand, sequels face tremendous pressure and generally get a more critical reception. As fans of the original game, we have tried our best to stay true to it.
What videogames have inspired the creation of Knights of Pen & Paper 2?
The battle mechanics showcase strong JRPG conventions, but in many regards it is closer to a western RPG. The plethora of popular culture references and easter eggs are too many to mention, but we’ve used our own childhood memories from the 80s and 90s as inspiration. You can find references to Fallout, Super Mario Bros., and Final Fantasy VII, just to mention a few.
How many and what pen and paper role-playing games have inspired you?
Dungeons & Dragons has such a big and central legacy that we simply couldn’t do without it as an inspiration. It’s what people recognize, and for parody that’s essential. Other pen and paper role-playing games have affected the game as well, but in a less visible way.
There are possibilities for a new expansion of the game?
We are currently working on a new expansion. The first expansion was a midgame adventure, but the next one will provide more endgame content. Since the game already features an endgame campaign, we had to top that off with something more epic.
In your opinion, what is the strong point of the game?
I like the new elements introduced to the battle system. For one, simply preventing players from attacking enemies on the back row added a lot of strategic potential to the game. Status effects were streamlined in a way that enables interesting cross-class interaction. I also like how we handled items: beyond the number of item slots, there are absolutely no restrictions on who can use what items. This strengthens character customization, which is arguably the core element of any RPG.
And what would you like to improve?
I think our story is pretty good, but it has some rough edges. Video games are already a difficult medium to write for, but then add in the meta layer and parody elements all the while breaking the fourth wall. It took us some trial and error to find what worked and what didn’t.
Pixel art graphics and Chiptune music, how difficult was it to recreate that atmosphere 80s and 90s?
We are currently experiencing a pixel renaissance and our artists happen to be very comfortable with that style. We found a good art style after only a couple of iterations. When it comes to music, our composer explored both 8-bit and 16-bit styles as well as the sounds from 90s premium sound cards. It took some exploration to latch onto the current sound that I’d jokingly describe as 12-bits.
You think that Knights of Pen & Paper 2 can fit on consoles?
I can’t see why not; it is already a multi-platform game and we have a gamepad support on the PC version. However, console development is much bigger an undertaking than that and we’ll simply have to see what the future brings.
Maybe it’s early, but you have ideas for a Knights of Pen & Paper 3?
At the moment, our minds are focused on expansion content. That being said, if there’d ever be a third installment, I’d like to see it evolve in a slightly new direction.