Bethesda offre un piccolo (grande) assaggio di “The Art of Fallout 4”

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Due settimane, il prossimo 10 novembre, e Fallout 4 debutterà su Pc, PlayStation 4 ed Xbox One. Bethesda ci da un piccolo grande assaggio del libro “The Art of Fallout 4”, l’artbook firmato da Dark House che debutterà il 22 dicembre prossimo.

Questo libro da collezione è composto da 368 pagine ricche di concept inediti, bozzetti, disegni di personaggi e armi e tanto altro ancora. Il tutto accompagnato dai commenti del team di Bethesda Game Studios e potrà essere acquistato qui: store.bethsoft.com

Per darvi un’idea dei contenuti, gli sviluppatori hanno condiviso una piccola ma significativa selezioni di accompagnate da una breve introduzione del capo grafico Istvan Pely.

LE IMMAGINI

Questa invece la dichiarazione del grafico del gioco che troverete anche sul blog italiano di Bethesda:

“Quando giocate ai nostri titoli, vivete in un mondo in cui il team di Bethesda Game Studios ha già abitato per diversi anni. Giorno dopo giorno lo vediamo crescere intorno a noi, dal germe di un’idea a un universo compiuto. Ogni giorno aggiungiamo o modifichiamo i contenuti, e il mondo si evolve, prende forma e diventa reale.
Dopo anni di vita in questo posto, nostra casa e nostro parco giochi, apriamo le porte e invitiamo milioni di persone a visitarlo e a viverlo. Questo libro rappresenta l’opportunità di condividere con voi parte della storia che appartiene a questo mondo, di come si è evoluto nel corso degli anni e il perché di determinate scelte artistiche.
Il processo di creazione artistica è una questione molto personale. Ogni individuo che ha lavorato al progetto ha messo una parte di sé. Un titolo di questa complessità richiede attenta pianificazione, struttura e organizzazione, ma il lavoro migliore deriva dall’insieme dei risultati personali ottenuti dal singolo. Durante le vostre peregrinazioni nella Zona Contaminata incontrerete molti di questi tocchi personali: elementi a volte nati dall’improvvisazione, oppure minuscole idee concepite da una persona o da un gruppo, poi elaborate e infine inserite nel gioco”.

E continua:

“Le radici del nostro albero creativo sono rappresentate dalla squadra di concept art: Adam Adamowicz, Ray Lederer, Ilya Nazarov e John Gravato. Questi talenti lavorano in un’area che noi chiamiamo “Art Pit” (pozzo dell’arte), una stanza al centro della divisione grafica con pareti tappezzate di disegni. Molte idee nascono qui, frutto di vivaci conversazioni tra il direttore di gioco Todd Howard, il capo progettista Emil Pagliarulo, i bozzettisti e me. Ogni artista ha uno stile e una visione personali. Insieme, hanno delineato un mondo ricco e vario, con elementi dotati di personalità e autenticità. Il nostro processo è di tipo iterativo: partiamo da bozzetti appena accennati, poi raffinati in illustrazioni dettagliate e infine consegnati ai grafici 3D. E anche dopo il completamento del modello texturizzato, torniamo sul pezzo ed eventualmente rielaboriamo quel modello finché non raggiunge un livello qualitativo degno del gioco. In queste pagine condividiamo varie immagini che appartengono alle fasi di questo procedimento. Come vedrete, prendiamo in considerazione ogni dettaglio con grande attenzione, a volte a livelli maniacali. Questo è il metodo di lavoro di Bethesda”.

E conclude:

“Sebbene il libro sia incentrato sull’aspetto artistico, non possiamo ignorare il grande lavoro svolto dai vari reparti dello studio. I progettisti forniscono obiettivi e contesto, mentre i programmatori si assicurano che tutto funzioni alla perfezione. Gli animatori danno vita a un disegno, e gli ingegneri del suono gli danno voce. Infine, i produttori fanno in modo che tutte le parti operino in armonia. Senza tutto questo impegno, le immagini qui presenti non avrebbero mai lasciato il foglio di carta. Essere testimoni dell’incredibile passione e del grande talento infusi in questo processo è incredibile.
Mi auguro che questo libro possa farvi capire cosa significa vedere un mondo materializzarsi quasi dal nulla. Aver fatto parte di questa esperienza è stato un autentico privilegio.
Vorrei ringraziare Todd Howard per la sua visione e il suo supporto. E grazie anche agli straordinari talenti del team di Bethesda Game Studios”.