In principio era Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars, simpaticamente ricordato dagli appassionati come “Sarp”, pubblicato nel 2008 per PlayStation 3 e sviluppato da Psyonix.
Si trattava di un misconosciuto gioco che univa due discipline sportive: le basilari meccaniche del calcio (segnare più gol dell’avversario portando la palla nella porta avversaria) e le meno basilari meccaniche di un gioco di macchine da corsa futuristiche (alimentate da propellente per razzi spaziali) il tutto, rigorosamente, con visuale in terza persona.
Sette anni dopo, lo stesso studio di sviluppo ha portato su PlayStation 4, Pc Windows e prossimamente per Linux e Os X Rocket League, più un autentico seguito che un successore spirituale, ma ribattezzato per essere “più facile da ricordare”.
UNREAL ENGINE IN GRANDE SPOLVERO
Rocket League è animato dal solido Unreal Engine di terza generazione. Questo garantisce altissima fluidità delle immagini, pulizia grafica ed un alto livello di dettaglio. Belli da vedere i fili d’erba mossi dalla brezza, i fumi emessi dagli scarichi delle macchine, le esplosioni innescate dai gol o dall’eliminazione – temporanea – di un giocatore che ha subito un urto di troppo oppure troppo forte.
Al di là degli entusiasmi tecnici, quando il gioco fu pubblicato il 7 luglio scorso si è registrato un preoccupante aumento delle temperature delle PlayStation 4, a causa dell’alto tasso di dettagli e filtri grafici offerti dal gioco di Psyonix. Fortunatamente l’allarme è rientrato grazie ad una delle tante patch correttive.
ASSUEFACENTE COME POCHI
Joypad alla mano, Rocket League è il classico titolo che mette tutti d’accordo e gli unici che potrebbero snobbarlo sarebbero coloro che sono abituati ad un solo tipo di giochi (tipo gli sparatutto o gli sportivi classici).
Per tutti gli altri, stiamo parlando di un videogioco estremamente frenetico e divertente, capace di incollare allo schermo per ore ed ore senza stancare mai. Complici le partite brevi e molto intense, un sistema di evoluzione del profilo che assegna punti esperienza in base alle azioni salienti che si compiono (un gol, una parata, un salvataggio difensivo, una finezza o un colpo spettacolare) ed una valutazione degli avversari che vuole essere la più equa possibile, il tempo scorre senza farci molto caso: segno che tutto funziona nel migliore dei modi, sia che siate giocatori occasionali con pochi minuti a disposizione, sia che siate tra coloro che dedicano molto tempo, anima e corpo al gioco in cui vi cimentate.
Le modalità di gioco possono essere affrontate sia in solitario che in multigiocatore. Il multigiocatore può ospitare fino a quattro giocatori in locale, cioè sulla stessa PlayStation 4, dividendo lo schermo in quattro parti.
Le partite sono di tipo: Duello (1 vs. 1), Doppio (2 vs. 2), Standard (3 vs. 3), Caos (4 vs. 4). Rocket League, inoltre, è stato selezionato come gioco appartenente alle discipline ESL (Electronic Sports League), che potremmo riassumere vagamente in “olimpiadi dei videogiochi) e si presta particolarmente bene a leghe, campionati e tornei a tutti i livelli.
Una delle più belle caratteristiche di Rocket League è il fatto di essere soggetto ad una fisica affidata al motore Havok (che ricordiamo essere stata acquistata poche settimane fa da Microsoft), gestita in maniera saggia risultando a metà fra il verisimile ed il fantascientifico, piazzandosi in una “metà strada” che premia coloro che padroneggiano al meglio la gravità “lunare” della piccola perla di Psyonix.
IMPERDIBILE PER RAPPORTO QUALITA’ PREZZO
Rocket League offre la possibilità di essere giocato su PlayStation 4 e su Pc Windows. Queste due versioni vantano la possibilità di unire i giocatori dell’una e dell’altra comunità, permettendo galvanizzanti “cross-play” fra l’una e l’altra piattaforma.
L’avvento di SteamOs e di console basate su quel sistema operativo hanno portato gli sviluppatori ad intraprendere la conversione del gioco per i sistemi Linux e OS X. Sebbene sia stato omaggiato nella Instant Game Collection di PlayStation Plus nell’offerta di luglio, questo non ha fermato le vendite e la passione che gravitano intorno a Rocket League che – venduto a prezzo estremamente contenuto – risulta essere un acquisto praticamente obbligato e fonte di sicuro divertimento, specialmente se si gioca online oppure con amici a casa.
COMMENTO FINALE
Rocket League è la perla inaspettata, non (troppo) pubblicizzata, mai chiacchierata su cui i sedicenti esperti ed appassionati non scommettono un centesimo ma non sanno quello che si perdono.
Un gioco solido, frenetico, divertente, esaltante, che da il meglio di sé quando si riesce a radunare nel proprio salotto altri tre amici che hanno voglia di divertirsi. Visto il prezzo estremamente ridotto e spesso soggetto a sconti (soprattutto su Steam) risulta essere un gioco semplicemente imperdibile anche solo pesando il rapporto qualità/prezzo.
Un titolo che può essere affrontato a tutti i livelli: da quello spensierato a quello agonistico, che mette tendenzialmente tutti d’accordo e riesce a fare quello che tantissimi concorrenti, di ogni genere e provenienza non riescono a fare: divertire e mai annoiare.
Pregi
Tecnicamente impeccabile. Fluido ed assuefacente. Giocabile tanto dall'esordiente totale quanto dall'agonista più puro.
Difetti
Non si spara.
Voto
9
1 commento su “Rocket League, Recensione PlayStation 4”