Orcs Must Die! Unchained, Prime Impressioni sulla Closed Beta

-

Si dice Multiplayer Online Battle Arena, ma si traduce League of Legends, Heroes of the Storm, Smite, Dota 2, Guardians of Middle-Earth e tanti – tantissimi – altri.

Al di là di lunghi discorsi sulla genesi del genere Moba, possiamo affermare con certezza che è dal 2002, con la mod Defense of the Ancients per Warcraft 3, che il genere di cui si parla si presentò al grande pubblico e da allora di acqua e di titoli sotto i ponti ne sono passati a iosa. Si tratta di giochi d’azione di strategia in tempo reale, quasi sempre gratuiti che pongono squadre di giocatori, generalmente composte da cinque elementi al massimo, contrapposte e con l’obbiettivo di distruggere il nucleo della base della squadra avversaria.

Orcs Must Die! Unchained si presenta ai nastri di partenza come l’ultimo arrivato fra i Moba, con la particolarità di approdare anche su PlayStation 4 per arricchire l’offerta dei titoli “free-to-play” dell’ammiraglia di Sony. Sebbene sul sito ufficiale del gioco si parla più di un gioco d’azione ed un tower defense sulla falsariga dei predecessori, bastano pochi secondi di prova per capire che ci si trova di fronte ad un autentico Moba, pur particolare.

ORCHI CHE DEVONO MORIRE: DOVE?

Orcs Must Die Unchained! si presenta agli utenti che ne provano la closed beta come un Moba che ha poco da condividere con i primi due Orcs Must Die, oltre al titolo. La visuale in terza persona “à la Tomb Raider”, unita allo stile fumettoso/cartone animato tipico dei lavori di Robot Entertainment ci hanno tratto in inganno. Rei di aver scelto, in partenza, il personaggio con l’arco, abbiamo avviato una partita e la prima – preoccupante – impressione è stata quella di aver sbagliato gioco: pensavamo di giocare al tutorial di Smite o con qualcosa di molto simile.

Per fortuna ci sono voluti pochi istanti per capire che si stava giocando qualcosa di diverso: arrivati i primi “seguaci” della squadra avversaria e dopo aver raccolto alcuni crediti derivati dall’abbattimento di questi, si apre un ventaglio di possibilità per allestire vere e proprie camere di tortura, piene di trappole per ostacolare l’avanzata avversaria.

Sostanzialmente è questo, e solo questo, il vero tratto distintivo di Orcs Must Die Unchained!: la possibilità di riempire alcune zone della propria fortezza con trappole e barricate. L’elemento distintivo, quello del “tower defense”, viene mantenuto ma adattato alle logiche per PvP (giocatore contro giocatore).

La domanda che ci è venuta in mente dopo alcuni minuti di gioco è stata: se il gioco si intitola Orcs Must Die!, perché il nostro scopo è uccidere più i personaggi avversari che i loro seguaci dalla pelle verde? Una domanda che troverà risposta, si spera, in tempo per la pubblicazione ufficiale del gioco, fissata per un generico 2016.

MOLTO DA FARE TANTO “DENTRO” QUANTO “PER” IL GIOCO

La prova di Orcs Must Die Unchained! è andata liscia come olio per tutte le ore in cui abbiamo giocato. Non abbiamo sofferto problemi di latenza o difetti così macroscopici da condannare con largo anticipo l’intera fatica di Robot Entertainment. Il gioco è un cantiere aperto con il bel cartello “Closed Beta” ad indicare che c’è ancora tanto lavoro da fare per ottimizzare la grafica (già adesso molto gradevole e fluida), bilanciare i personaggi (poteri, abilità, attacchi e difese) e trovare un’offerta ludica che possa far desistere dal giocare gli ottimi concorrenti già sulla piazza, compito molto difficile.

Quello che vogliamo segnalare qui e premiare in particolar modo è la costruzione delle mappe, che ci è sembrata molto ispirata e piuttosto atipica rispetto alle solite mappe a cui siamo abituati nei Moba. Gli elementi canonici ci sono tutti: le linee (bot, middle, top) e le “giungle” ma sono costruite in forma diversa, avvicinando le mappe più a quelle di Dynasty Warriors che a quelle di un qualsiasi Moba in commercio.

COMMENTO FINALE

Così come si presenta nella Closed Beta, Orcs Must Die Unchained si profila come l’ennesimo Moba che ha l’ambizione di mettere tutti d’accordo grazie ad una grafica molto colorata, basse pretese hardware che garantiscono buona fluidità su PlayStation 4 e un sistema di gioco di facile apprendimento.

I difetti della fatica di Robot Entertainment risiedono nella cronica mancanza di idee, tradotte in un “copia a destra e a sinistra” che rende Orcs Must Die Unchained un ibrido gradevole ma non necessario. Un po’ (troppo) Smite, un po’ Heroes of the Storm, un po’ League of Legends e molto poco Orcs Must Die. Per fortuna di tempo per migliorare il tutto non manca.

Pregi: Grafica gradevole e fluida. Mappe ispirate e originali. Tecnicamente solido.

Difetti: Pochissimi “Orcs” da uccidere a dispetto del titolo. Visivamente troppo simile a Smite secondo il nostro parere.