Quando si parla di Creative Assembly la mente viaggia subito sui campi di battaglia dei vari, splendidi ed instancabili Total War che da ormai tre lustri e più deliziano appassionati di strategia, gestione e tattica. Negli ultimi mesi, tuttavia, questi talentuosi sviluppatori si sono cimentati in nuovi progetti.
Uno di questi è Alien: Isolation, mentre gli altri sono Total War Battles: Kingdoms e Total War: Arena, di cui abbiamo testato le modalità presenti nella Closed Beta.
DIECI CONTRO DIECI
Per chi non lo sapesse: Total War è una serie di videogiochi che ci pone alla guida di una delle tante civiltà/fazioni appartenenti ad un preciso periodo storico e provenienza geografica. Il primo Total War fu Shogun, nel 1998, ambientato nel periodo del sanguinoso medievo giapponese.
Seguirono Medieval (dedicato al medioevo europeo) e Rome che, come suggerisce il nome, ci catapulta nell’antichità per seguire di persona l’ascesa dell’Impero Romano. Quest’ultimo passa alla storia per essere il primo titolo della serie ad offrire una grafica totalmente tridimensionale rendendo le battaglie ancora più realistiche e spettacolari.
Total War: Arena parte più o meno da qui, da quel motore grafico leggero e scattante che fu proprio di Rome: Total War e che abbiamo rivisto in Medieval 2. A differenza dei “fratelli maggiori” che alternano le spettacolari battaglie campali alla gestione delle città, dei territori, dell’economia e del progresso tecnologico, Total War: Arena, come suggerisce il nome, si concentra solo sul porre i giocatori nel campo di battaglia e darsele di santa ragione.
Ma lo fa con stile: partite che arrivano a contenere 10 giocatori per squadra alla testa di tre battaglioni guidati da una figura di spicco della storia antica: Germanico e Cesare sono solo due dei tanti esempi che Total War: Arena offrirà nel tempo, tra questi spicca anche Alessandro Magno e Leonida.
Ogni “comandante” ha una personalità, delle caratteristiche ed un proprio modo di influenzare i manipoli: un buon modo per non costringere il giocatore a ripetere all’infinito le stesse operazioni rischiando di cadere nella mai troppo temuta noia.
BANDO ALL’ECONOMIA, QUI SI MENA COME FABBRI
Come abbiamo accennato più su, in Total War: Arena si pone l’accento sulle spettacolari battaglie campali a discapito della fase gestionale. Perché nei classici Total War occorre perdere diverso tempo su una mappa divisa in territori (come in Risiko, per farla breve) e prima di far collidere il proprio esercito con quello avversario o mandarlo all’assedio di una città andava saggiamente gestito il potere economico del nostro dominio: la guerra costa.
Total War: Arena è più semplice, perché dobbiamo solo scegliere il condottiero e i tre manipoli da guidare in battaglia. Come noi, anche gli altri giocatori fanno lo stesso ed infine ci si ritrova in una delle tante riproduzioni di battaglie storiche. A quel punto, in linea teorica, guidati da coordinazione e spirito di tattica di squadra, si affrontano i dieci avversari in furiose mischie all’arma bianca.
Scriviamo “in teoria” perché di fatto, se non si gioca con amici o con persone disposte a giocare di squadra, si finisce per far correre a perdifiato i propri soldati solo per farli menare, senza criterio né velleità tattiche. E anche se il gioco afferma di porre 20 giocatori divisi in due squadre, ci si sente soli.
GRATIS PER TUTTI
Partecipare alle battaglie e condurre una buona linea di comportamento in battaglia frutta l’immancabile gettito di punti esperienza e crediti di moneta virtuale. I primi si spendono per migliorare le capacità del comandante e i secondi per acquistare equipaggiamenti migliori. Nella più classica tradizione free-to-play, Total War: Arena propone la possibilità di spendere denaro reale tramite carta di credito per accelerare i tempi di acquisto di nuove abilità e nuovi equipaggiamenti.
Al di là della differenza di tempo di acquisto (chi gioca gratis ne perde di più) le uniche altre cose che differenziano gli utenti paganti sono le immancabili personalizzazioni estetiche.
COMMENTO FINALE
Total War: Arena è una variante spiccatamente “action” dei classici Total War, un vero e proprio Moba come League of Legends o Heroes of the Storm, ma diversamente dai classici, qui si schierano tre manipoli e si da vita a furiose battaglie campali in venti partecipanti: una scena più unica che rara nel novero dei Moba.
Staremo a vedere cosa avranno in serbo per noi gli sviluppatori in vista della pubblicazione ufficiale (per ora il gioco è un cantiere aperto con il cartello “Beta”) a giustificarne contenuti mancanti o altre i completezze. Le premesse per un gioco fuori dal coro e ben fatto ci sono già, bisogna solo incoraggiare di più la cooperazione perché più di una volta ci si potrebbe sentire “soli” nonostante migliaia di soldati su schermo e altre 19 persone collegate alla nostra stessa battaglia.
Pregi: Facile apprendere. veloce nel portarci nel bel mezzo della mischia. Gratuito e per tutti. L’ambientazione non lascia indifferenti.
Difetti: Pagare significa ottenere vantaggio in termini di tempo e chi ne ha poco prende botte da tutti i lati. Allo stato attuale poche possibilità di coordinarsi bene con gli altri giocatori.