Lo avevamo provato in versione Early Access e già scritto le nostre Prime Impressioni. Adesso vi possiamo parlare più diffusamente di Warlocks vs Shadows, atipico brawler action gdr ambientato in arene Fantasy dall’aspetto in pixel art.
Il titolo, dalla spiccatissima natura indie, sviluppato da Frozen District e pubblicato One More Level, è uscito su Steam nella sua forma definitiva lo scorso 19 agosto per Windows, Mac e Linux. Ricordiamo che Warlocks vs Shadows è stato realizzato grazie a Kickstarter con un budget piuttosto ridotto che ammonta a 26.000 dollari e spicci grazie all’ausilio di poco più di 1.000 utenti. Questo è un dato da prendere in seria considerazione.
Sarà riuscito in questi mesi di Early Access a maturare come si sperava? Lo vedremo nelle prossime righe di questa recensione.
MOSTRI ED ARENA
Il concetto di Warlocks vs Shadows è elementare: forze oscure (le Ombre) stanno invadendo il nostro mondo, i giocatori nei panni di signori della guerra dovranno sventare la minaccia eliminando tutto ciò che si muove.
Il gioco è suddiviso in arene dove si troveranno più portali dai quali usciranno i nemici da affrontare con una classicissima visuale a scorrimento orizzontale.
Gli utenti possono scegliere il loro eroe attraverso un lotto di 11 personaggi (classi) utilizzabili. Invero, gli eroi disponibili all’inizio sono sei, gli altri vengono sbloccati man mano che si va avanti nel gioco. Troviamo, così, il classico mago, il tank, classi ibride, personaggi abili nell’attacco a distanza, altri nel corpo a corpo e questo dà una buona varietà di scelta. Attacchi elementali, frecce multiple, mazzate furibonde sono all’ordine del secondo ed ovviamente diventano sempre più efficaci.
Ogni personaggio ha quattro abilità da potenziare nel corso del gioco grazie ai punti esperienza raccolti ed al passaggio di livello del proprio eroe. E qui si intravede la vena gdr di Warlocks vs Shadows. Queste abilità sono facilmente richiamabili o con la tastiera o con i pulsanti del joypad.
GAMEPLAY ELEMENTARE MA SFIDA TOSTISSIMA
Il gameplay di questo titolo è piuttosto semplice come abbiamo visto. Si sconfiggono nemici, il personaggio si evolve ed evolve i suoi poteri diventando via via sempre più potente.
Il problema è che anche le orde dei nemici (in genere 12-13 per ogni arena) diventano sempre più forti ed ostiche da superare. Ognuno dei cinque mondi ha poi il proprio boss finale.
Semplicissima la gestione del personaggio che, però, nonostante le sole quattro abilità, può sviluppare delle tattiche efficaci. Nondimeno è possibile anche raccogliere oggetti dai nemici (il classico drop) che possono momentaneamente offrire vantaggi sia offensivi che difensivi. E tali oggetti si possono pure acquistare (o vendere) grazie al mercante che di tanto in tanto fa la sua comparsa.
Il sitema di loot è molto semplificato ed è diviso in quattro categorie: Armature, Armi, Elmetti e Protezioni) e offre molti oggetti.
La difficoltà, però, crea una bella sfida perché avanzare attraverso ogni arena già a partire dal primo mondo non è certo una passeggiata di salute. Sovente vedremo il nostro personaggio cadere ed apparire la schermata di game over con tanto di statistiche sui danni fatti, sui nemici eliminati e così via.
Per fortuna, però, non si tratta di una morte permanente perché il gioco ci chiederà di continuare o con lo stesso personaggio (che conserverà il proprio livello raggiunto) conservando quindi i progressi fatti con quell’eroe. Possiamo anche cambiare il personaggio con uno che più ci aggrada per iniziare nuovamente quell’arena. E ci si può studiare anche i personaggi e vedere quali siano i più adatti a questo o a quel livello.
Il consiglio, inoltre, è quello di cimentarsi in compagnia anche perché le difficoltà aumentano ferocemente ed a tratti la confusione che si crea accentua la sfida.
COSA OFFRE WARLOCKS VS SHADOWS
Parliamo velocemente in questo paragrafo di cosa offra il gioco oltre alla modalità Storia. Questa, lo ricordiamo, è possibile archiviarla in una manciata di ore ma è possibile rigiocarla con tutti gli 11 eroi (evolvendoli, ndr) per aumentare la longevità.
Per i fanatici del 100%, il rinnovare la sfida con tutti gli eroi sarà davvero interessante anche perché, come accennato in precedenza, il gameplay ne giova con varianti a livello tattico e di approccio.
Non c’è tantissimo da aggiungere per cui ci si può poi cimentare nel multiplayer. Troviamo quindi la cooperativa online fino a quattro giocatori con il classico Team Deathmatch (1v1 o 2v2) e Test Your Luck, in cui alcune abilità dei componenti della nostra squadra sono distribuite a caso, penalizzando alcuni e favorendo altri.
TECNICAMENTE…
Note positive dal comparto tecnico. La grafica è molto carina. L’occhio vuole la sua parte e l’aspetto di Warlocks vs Shadows è interessante richiamando col suo stile in pixel art i titoli dell’era ad 8 e 16 bit. L’azione si svolge in arene a scorrimento orizzontale, un po’ sullo stile dei vecchi beat’em up o shoot’em up, con la presenza di alcune piattaforme.
Nulla di imperdibile a livello grafico ma ben curato. Buoni gli effetti ed anche qualche piccola raffinatezza, mentre le animazioni sono piuttosto elementari. Ben caratterizzati i mostri finali ed alcuni (ma non tutti) nemici.
Di atmosfera il comparto sonoro con brani che accompagnano molto bene l’azione. Ci fa piacere la localizzazione in italiano mentre nel corso delle nostre partite non abbiamo notato particolari difetti e questa è una cosa positiva.
CONCLUSIONI
Il potenziale di Warlocks vs Shadows è un po’ rimasto ai box. Ma non per colpe specifiche. Quanto visto prima in Early Access ci e poi nella versione finale ci ha convinti nonostante tutto. Ci si aspettava, a dire il vero, qualche variante in più e qualche contenuto aggiuntivo come ad esempio più mondi, una storia più lunga ed in generale una maggiore varietà.
Supponiamo però che con un budget di quelle dimensioni (poco più di 26.000 dollari), tutto sia molto più difficile. E quindi apprezziamo gli sforzi per offrire un gameplay solido e con meno difetti possibili.
In sintesi, la modalità Storia che è assolutamente ri-giocabile con tutti ed 11 personaggi e le poche modalità online possono offrire divertimento sia da soli che in compagnia. Anzi, in quattro si raggiunge l’apice dal caos.Il gameplay è semplice ed agli amanti del genere potrà divertire anche se alla lunga può diventare ripetitivo. Le spruzzate di gdr e platform danno profondità e brio ma, ripetiamo, avremmo voluto qualche contenuto in più. E’ apprezzabile la solidità mostrata e l’interessante grado di sfida, oltre che la presenza di 11 personaggi e la presenza del multiplayer che fa divertire grazie alla sua caoticità.
Pregi
Tecnicamente discreto. Buon grado di sfida. Semplice da imparare e padroneggiare. Divertente in multiplayer. Undici personaggi diversi.
Difetti
Alla lunga però ripetitivo. Qualche contenuto in più non sarebbe dispiaciuto. Sfide che però a volte sono veramente ostiche.
Voto
7-