Un fulmine a ciel sereno si abbatte sulla serie Trine. O meglio, potrebbe abbattersi. Frozenbyte, la softare house che sviluppa il gioco ha dichiarato che la serie potrebbe non continuare. Riassume il tutto Eurogamer.
Joel Kinnunen, vicepresidente della software house scandinava ha scritto in un aggiornamento su Steam in seguito all’uscita di Trine 3: The Artifacts of Power ed alle varie critiche ricevute:
“Il futuro della serie è al momento in dubbio, così come i feedback, le recensioni degli utenti e la scarsa attenzione dei media (? !?, ndr) per noi sono state una sorpresa”.
Molte reazioni sul gioco, secondo Kinnunen, sono incentrate sulla (scarsa) durata del gioco, sul prezzo e sulla conclusione.
“La suspense della storia la relativa scarsa lunghezza del gioco sono validi motivi di critica ma non ci siamo accorti che avrebbero potuto creare questo disappunto su larga scala”.
L’obiettivo per lo sviluppo di questo gioco era diverso ma per motivi di budget si è dovuto rinunciare a diverse cose:
“Inizialmente avevamo scritto una storia più lunga e pianificato molti livelli ma realizzarli sarebbe costato troppo, il triplo di quello che avevamo a disposizione, probabilmente oltre 15 milioni di dollari”.
E poi ha scritto sulla storia e dlc:
“Non ci sono piani per un dlc che continui la storia, abbiamo pubblicato tutto quello che avevamo e tutto ciò che abbiamo voluto rilasciare dall’inizio del Early Access”.
Concludendo:
“Siamo orgogliosi del gioco e di ciò che abbiamo realizzato in generale. Pensiamo che sia un gioco divertente e non pensiamo che sia troppo costoso considerando tutti gli elementi siamo stati in grado di mettere in gioco. Tuttavia, il nostro punto di vista probabilmente è distorto e che molti giocatori non lo accettano”.