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Race the Sun, Recensione PlayStation 4 e Pc

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Race to Sun 2

Fuggire dal buio ed andare verso la luce. Sembra un incitamento, un incoraggiamento. Così, almeno in questo caso, non è. Stiamo semplicemente parlando di Race the Sun, un titolo firmato da Flippfly nato a fine 2013 per Pc Windows, Mac e Linux e successivamente arrivato su PlayStation 4.

Scopo del gioco? Guidare un’astronave a forma di rondine (o giù di li) attraverso mondi aggrediti dalle tenebre e volare verso la luce.

Abbiamo provato il gioco su PlayStation 4 grazie alla Instant Game Collection (servizio che permette agli utenti abbonati al PlayStation Plus di PS4, PS3 e Vita di scaricare mensilmente titoli gratuiti) e quindi parliamo di questo piccolo “gioiello” nascosto.
Il genere degli endless race è uno di quelli che negli ultimi tempi, grazie all’avvento dei dispositivi e cellulari ha avuto grossa diffusione anche se le sue origini sono antichissime. Tuttavia in Race the Sun si respira un’aria totalmente nuova, grazie a dei mondi sempre variabili (si aggiornano una volta al giorno) ed al suo stile grafico all’apparenza semplice ma più studiata di quanto non possa sembrare.

Un’idea stilistica molto interessante quella fatta dal piccolo team indie di Flippfly formato da due fratelli, Forest ed Aaron San Filippo.

LA GEOMETRIA NON E’ MAI STATA COSI’ BELLA

Race to Sun

Parlavamo dell’aspetto visivo di Race the Sun. Bene, il comparto grafico del gioco è estremamente limpido e pulito. Non ci sono fronzoli, solo forme geometriche e poligoni di ogni genere che compongono i vari livelli da superare. Quadrati, Piramidi, Sfere. Roba che a scuola proprio non ci piaceva.

Oltre a dare una estrema purezza offre vari spunti di riflessione. Non sappiamo perché ma ci è venuto in mente Marble Madness, antichissimo titolo nel quale si doveva guidare una pallina di marmo in superfici lisce ed in mondi estremamente colorati.

Forse è proprio la geometria che un po’ accomuna i giochi anche se lo storico Marble Madness (del 1984) era coloratissimo con una visuale isometrica.

Il titolo di Flippfly, è invece, in terza persona ed offre elementi in 3d per evidenziare mondi grigi ma geometricamente attraenti dove anche i giochi di luce ed ombre hanno la loro valenza artistica grazie alle sfumature usate per colorare il cielo che conferisce ancora più purezza ed un tono “cristallino” al tutto.

A rendere più gradevole il gioco il fatto che tutto si muova in estrema velocità (e qui sta la difficoltà) e fluidità facendoci ammirare e godere al tempo stesso un ottimo gameplay. Il tutto è accompagnato da una adeguatissima colonna sonora che accompagna l’azione.

GAMEPLAY SEMPLICE, IPNOTIZZANTE E DIFFICILE

Espressa l’idea stilistica concettuale, spiegato il concetto di grafica torniamo sul fatto del gameplay. Avevamo detto che Race to Sun offre una giocabilità immediata.

L’obiettivo è semplice, il gioco va dritto al sodo: guidiamo un’astronave verso l’orizzonte dove il sole e la sua luce cambiano le carte in tavola.
Si fugge dal buio. A tutta velocità. Colpo d’occhio e prontezza di riflessi saranno alla base per andare avanti. Ma non sarà per niente agevole superare i livelli proposti. Vuoi per la difficoltà sempre crescente che si concretizza in una maggiore velocità dell’astronave che trasforma l’azione dando adrenalina pura, vuoi perché gli ostacoli si fanno sempre più difficili ed ardui da superare. E, vuoi anche perché se si impatta una sola volta si ricomincia tutto dall’inizio… del primo stage.

La sfida di Race to Sun è quindi continua e sempre più dura. Il gioco tiene conto dei punteggi passati e li accumula. Questo permette di sbloccare dei piccoli, ma importanti, bonus (scudi) per aiutarci a superare gli ostacoli ma anche mondi diversi. Senza dimenticare i power up all’interno dei livelli che permettono di aprire portali o di raggiungere rampe per arrivare in zone “franche” evitando i vari ostacoli che, attimo dopo attimo diventeranno sempre più ostici da superare e raccogliendo vari bonus.

Interessante il fatto che giornalmente vengano creati livelli diversi. Questo aumenta ulteriormente la sfida ma anche la varietà e la ri-giocabilità del gioco. La dove c’erano piloni possono esserci muri con porte che si aprono e chiudono a tempo, o si può essere investiti da sfere rotolanti.

C’è anche un sistema “missioni” che permette di sbloccare nuovi contenuti con la modalità classica affiancata da quella Apocalisse con livelli davvero complicati (come se quelli “normali” non lo fossero già) dalle ambientazioni ancora più cupe e spigolose.

MODALITA’ LABIRINTO

La versione PlayStation 4 di Race to Sun offre la modalità Labirinto (Labyrint) che ha un inizio ed una fine con livelli che non lasciano dubbi sulla loro conformazione visto il titolo della modalità che nelle settimane scorse è stata aggiunta anche alla versione Pc che ricordiamo ha pure un editor di zone.

SUPPORTO BETA ALL’OCULUS RIFT

E’ notizia ancor più fresca, e siamo contenti di scriverla in sede di recensione, che la versione Pc di Race to The Sun supporta da qualche giorno, seppur in versione Beta, di Oculus Rift. Lo apprendiamo da un loro intervento su Steam.

COMMENTO FINALE

Una bella scoperta. Race the Sun lo avevamo clamorosamente lisciato a fine 2013, lo abbiamo scoperto qualche giorno fa. Oggettivamente un gioco molto intenso dall’aspetto grafico pulito, limpido, scarno ma al tempo stesso complesso ed affascinante capace comunque di dare ogni tanto un senso di solitudine in questa sfida contro il tempo, anzi, contro il buio che velocemente si insidia.

Ammettiamo che gli autori hanno probabilmente rischiato proponendo questo stile grafico ma come nella stragrande maggioranza delle cose, o lo sia ama e si apprezza o lo si respinge. Noi abbiamo apprezzato.

Tutto interessante così come il gameplay ed i contenuti, soprattutto della versione Pc che include anche l’editor. I giocatori vecchia scuola apprezzeranno senza dubbio il grado di sfida offerto dal gioco firmato dai fratelli San Filippo che stanno aggiornando il gioco, almeno su Pc con l’aggiunta della modalità Labirinto e del supporto all’Oculus Rift, il visore per la Realtà Virtuale. Un piccolo grande capolavoro. Semplice all’apparenza, ma ben congegnato e strutturato.

PREGI: Aspetto grafico semplice ma intrigante che consegna una geometria “artistica” in movimento. Gameplay senza fronzoli. Ipnotico. Ogni giorno livelli nuovi da affrontare. Su Pc tanti contenuti extra…

DIFETTI: … Su PS4 manca l’editor. Davvero difficile e molti giocatori poco esperti potrebbero gettare subito la spugna.

Voto: 9/10.

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