Fire, Recensione Pc

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Abbiamo imparato ad apprezzarle, o a sopportarle che dir si voglia, ma i tempi, l’evoluzione del gaming su mobile e le nuove tecnologie legate al mercato smartphone e tablet hanno aperto una nuova era; con essa, sono giunte disparate produzioni casual che non solo hanno movimentato il mercato, ma lo hanno fatto balzare ai primi posti – per profitti – in molti stati europei e del mondo.

Fire è la prova lampante di come i tempi siano davvero cambiati, un’avventura a scorrimento pensata per un pubblico che potremo definire alle prime armi, ai più piccoli ma anche ai più cresciuti, mai avvicinatisi realmente al gaming vero e proprio.

Come sempre, lo abbiamo testato fino in fondo per dirvi cosa ne pensiamo, cercheremo quindi di riassumere in breve i pregi e i difetti di quello che, a tutti gli effetti, è stata pensata e realizzata come un’applicazione mordi e fuggi, cioè ideale per riempire piccoli momenti della giornata.

NON FAR SPEGNERE QUEL FUOCO

Ungh è uno sbadatissimo uomo di Neanderthal, il cui compito è quello di fare la guarda al fuoco del villaggio. Addormentatosi, il mattino successivo si troverà a fare i conti col vecchio saggio, che accortosi dell’accaduto decide di bandirlo dalla comunità.
Senza ricorrere a dialoghi o testi, Fire ci getta così nei panni di questo personaggio, intenzionato nell’andare alla ricerca di un nuovo fuoco, girovagando tra dieci location e squarci temporali, ere glaciali, dinosauri e tanto altro. La vena umoristica fa il suo esordio molto presto e accompagna il giocatore durante tutto il tragitto – un paio di ore, non di più per terminarlo – fatto di tavole bidimensionali esplorabili grazie allo scorrimento orrizontale possibile tramite la selezione di apposite frecce piazzate in basso alla schermata di gioco.

Il compito è altrettanto semplice: risolvere il piccolo enigma di turno guardandosi bene attorno, niente di difficoltoso tenendo conto che ad eccezione di un paio di casi, in cui i puzzle sono a dir poco strambi, basterà fare ricorso ad un pizzico di logica per venirne a capo.

A volte servirà affidarsi alla combinazione di oggetti, in altre sfruttare animali, zone infuocate, lava o punti di luce in maniera appropriata, in altre ancora un po’ di fortuna, utile sia nell’approcciare una nuova area e quindi nel capire come muoversi e come risolvere il rompicapo, sia nel realizzare alcuni passaggi un pochino più complicati al primo tentativo.
La varietà delle aree è buona e il level design, sebbene piuttosto semplificato per via dell’impostazione casual di tutta la produzione, non fa brutta figura; tra tutti, abbiamo apprezzato il livello sulla Luna, nel quale sono subentrate in gioco anche meccaniche che ci hanno visto fluttuare nello spazio, cercando di evitare buchi neri, o assemblando passaggi ricostruendo i collegamenti a mo’ di puzzle.

Insomma, effettivamente alcune idee di Fire ci son piaciute, ma dietro un quadro di presentazione di sicuro effetto si nasconde davvero ben poco in termini di contenuti. Il team di sviluppo ha investito molto sulla grafica cartoonata, sull’uso ricercato ed accurato dei colori, sulle animazioni e sull’ilarità di moltissime circostanze, ma poco su aspetti considerati altrettanto importanti, almeno su personal computer. Perché se ad un titolo mobile non si chiedono ore ed ore in termini di durata, una buona rigiocabilità e un gameplay quanto meno vario anche in virtù del prezzo piuttosto basso di certe applicazioni, su Pc e a ben dieci euro la situazione si ribalta completamente, o quasi.

L’impressione è quindi quella che si potesse fare molto di più e che oltre le quattro risate di rito Fire non possa strappare altro al suo acquirente/videogiocatore. E tanto basta ai ragazzini, o agli anziani, o a tutti coloro che pensano al gaming come quella tipologia di intrattenimento che ruota attorno a FarmVille, o a Fruit Ninja. Tutti gli altri, ahinoi, dovranno accontentarsi di un progetto di stampo casual, che avrebbe goduto di maggior riscontro qualora fosse stato meno sbarazzino nel gameplay e nel level design, e più longevo e intrigante a livello di godibilità a lungo termine.
Le note positive sono però presenti, non ultima una componente sonora in tema, caratterizzata da svariati jingle che prestano il fianco ad un po’ di ripetitività a lungo andare, ma che bene introducono il giocatore al mondo di Fire.

COMMENTO FINALE

Fire è un piccolo videogioco, pensato per tutti coloro che si avvicinano sporadicamente al mondo del gaming. Riesce, su quella tipologia di pubblico, ad intrattenere grazie al buon comparto grafico e a del sano umorismo, ma i puzzle faranno storcere il naso a tutti gli altri, instancabili amanti degli adventure-puzzle game, che proveranno fatica a divertirsi fino ai titoli di coda, seppur questi arrivino molto presto.

Che è il difetto più grande di Fire, durare troppo poco: appena dieci i livelli, per un prezzo totale di poco inferiore ai dieci euro, e con una rigiocabilità legata soltanto alla raccolta di alcune monete che daranno accesso a degli extra (bozzetti perlopiù) realizzati dal team di sviluppo. Il nostro consiglio, pertanto, è quello di farlo vostro soltanto se non pretendete un videogame impegnativo e duraturo nel tempo; altrimenti, potrete farne benissimo a meno.

PREGI: Grafica cartoon bella a vedersi. Ideale per i più piccoli o i giocatori casual. Alcuni passaggi davvero spassosi.

DIFETTI: Dura davvero poco. Non adatto ai giocatori più navigati. L’avremmo visto meglio su tablet, dato lo scorrimento orizzontale dei livelli.

VOTO: 6/10