Intervista a Jonas Weaver (direttore creativo di Logic Artists) su Clandestine ed i suoi contenuti (ITA-ENG)

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Di Fabio Cecco D’Ortona e Edoardo Ullo

Qualche tempo addietro abbiamo provato Clandestine, un hacking stealth ambientato negli anni ’90 che è su Steam in fase di Early Access essendo arrivato alla Beta 0.5.
Le prove dei nostri Fabio Cecco D’Ortona ed Antonio Patti hanno fatto emergere un titolo ancora grezzo, soprattutto dal punto di vista tecnico, ma dal buonissimo potenziale anche perché appartenente ad un genere non troppo diffuso e con tante sfumature interessanti.

Abbiamo così contattato Jonas Weaver, direttore creativo di Logic Artists, software house indipendente danese, che si sta occupando dello sviluppo del gioco. La chiacchierata è stata proficua: abbiamo avuto preziosi dettagli sul futuro ma abbiamo potuto approfondire altri aspetti sui contenuti ed altro, conoscendo anche Logic Artists.
Ecco grazie alle nostre domande, orchestrate principalmente dal nostro buon Fabio Cecco D’Ortona, quanto emerge su Clandestine, titolo che potrebbe rilevare delle sorprese.
Il gioco, stando ai programmi, dovrebbe uscire il mese prossimo. Vedremo. Intanto ecco l’intervista seguita dalla versione in inglese.

Ciao, presentatevi ai nostri lettori. Perché “Logic Artists” e quali sono le vostre esperienze nel settore?

Il mio nome è Jonas Waever, sono il direttore creativo di Logic Artists, un team indie di Copenhagen, in Danimarca. Il nostro studio è stato fondato da me e due compagni di università nel 2011.
Nel tempo siamo cresciuti da tre a sedici impiegati e durante questa crescita abbiamo pubblicato due giochi. Il primo gioco, Expeditions: Conquistador, è un gdr a turni di carattere storico ambientato nell’Età dell’Esplorazione. Come giocatore, guiderai una spedizione spagnola nei territori aztechi, in Messico, pochi anni prima di Hernan Cortez, con l’opportunità di determinare il corso della storia.
Il nostro nuovo gioco, Clandestine, al momento è in fase di Early Access. Si tratta di un hacking/stealth game ambientato a metà anni ’90. La nostra storia inizia con misteriose scomparse e decessi di spie da ambo le parti della cortina di ferro. Il risultato è la formazione di una special task top secret formata da membri della CIA e dell’FSB, per condividere risorse nel tentativo di scoprire qualcosa sulla fuga di notizie.
Clandestine è un titolo cooperativo asimmetrico dove un giocatore farà le veci di Katya, agente dell’FSB sul campo, capace di infiltrarsi e perlustrare i livelli accuratamente. Il secondo quelli di Martin, un hacker dell’NSA che opera sfruttando una interfaccia 2D che gli permette di aggirare vari livelli di sicurezza passiva ed attiva. Il suo compito è quello di assistere Katya nelle sue missioni fornendo informazioni critiche e guardandole le spalle. Questo include l’hacking di dispositivi, il controllo delle telecamere e il cracking di password di sicurezza ed email. Essendo in Early Access, stiamo tenendo da parte le missioni della storia principale, in modo da non rovinare la sorpresa prima dell’ultimazione dei lavori, del doppiaggio e di tutto il resto.

Lo sviluppo di Clandestine da cosa è stato ispirato maggiormente?

Per Clandestine abbiamo tratto ispirazione da varie spy fiction e spy fact, con un particolare interesse verso i thriller degli anni ’90 come Mission Impossibile e Sneakers. Le spy fiction hanno compiuto un balzo in avanti durante gli anni ’90, appena dopo la fine della Guerra Fredda, quando l’hacking è diventata parte integrante del genere, una eccitante novità che sembrava essere onnipotente. Tuttavia, ci siamo ispirati anche alle novelle di John le Carré, che sono molto più realistiche e credibili di quelle in stile Tom Clancy che solitamente vengono trasformate in videogiochi. Ovviamente abbiamo preso ispirazione anche dai videogiochi, inclusi gli stealth game finora prodotti e ogni altro gioco che aveva qualcosa a che fare con l’hacking.

Cosa ne pensate del programma Early Access di Steam?

Il programma Early Access di Steam è un eccitante ed interessante nuovo metodo per sviluppare videogiochi. Una delle cose più difficili per uno studio indipendente è la carenza di esposizione al pubblico durante le fasi di sviluppo. L’Early Access è una opportunità per questi team di mescolarsi a loro prima del solito. Porta benefici a noi come sviluppatori indie perché abbiamo la possibilità di fare dei cambiamenti grazie al supporto dei giocatori e alla community, che ha l’occasione di provare il titolo mentre è ancora in sviluppo dandoci dei feedback che vanno ad influire sulle meccaniche finali. Questa è una chance rara per i videogiocatori di comunicare direttamente con gli sviluppatori ed avere importanza durante le fasi di sviluppo. Come molti nuovi sistemi poco ortodossi ha dei pregi e dei diferri. C’è spazio per alte aspettative che diventano grosse delusioni, o per incomprensioni e cattiva comunicazione che diventano così esperienze negative per qualsiasi persona ne sia interessata.
Noi non crediamo che l’Early Access funzionerà per ogni progetto o giocatore. Ogni partecipante dece capire cosa vogliono ottenere da questa esperienza e scegliere se l’Early Access fa al caso loro. Per Clandestine, sentiamo che questo programma è una fantastica opportunità per mostrare delle meccaniche di gioco ad un gruppo di videogiocatori interessati, ottenendo il loro feedback. Per fare questo senza rovinare la sorpresa riguardante della storia, abbiamo sviluppato quattro mappe sfida con tre differenti tipi di missioni. Queste mappe esistono nell’universo di gioco e contengono anche delle missioni secondarie nel gioco finale. In questo modo, possiamo presentare il succo del gameplay ai giocatori senza anticipare l’esperienza finale ad ognuno dei giocatori che hanno deciso di provare il nostro gioco in formato Early Access.

Avete già pianificato una data di rilascio definitiva per Clandestine?

Stiamo programmando il rilascio per maggio 2015.

E per quanto riguarda il rilascio dei DLC? Ce ne saranno? O dipenderà tutto dalle vendite che saranno raggiunte?

Ci saranno dlc per Clandestine, ma non inizieremo i lavori prima del rilascio finale del titolo base. Se il gioco andrà bene, abbiamo dei piani per delle espansioni che ci piacerebbero davvero proporre.

Qual è stato l’aspetto più difficile da bilanciare o creare in Clandestine? E per quale motivo i gamer dovrebbero giocare a Clandestine, a vostro avviso?

La parte più difficile da bilanciare dovrebbe essere quella di rendere bilanciato e giocabile il titolo sia in singolo che in cooperativa. Molte esperienze cooperative ruotano attorno al concetto di gioco in parallelo, dove due o più giocatori giocano lo stesso livello nello stesso momento, ma non sono direttamente collegati l’uno al successo dell’altro. L’esperienza cooperativa di Clandestine si focalizza sull’idea che un team sul campo deve lavorare assieme attraverso la comunicazione e risolvere problemi come una squadra. Questo ha reso le cose difficili, nel garantire che fosse divertente anche in single-player, perché non possiamo togliere metà dei nemici e pensare di aver finito, dobbiamo aggiungere un bel po’ di feature extra per la modalità in singolo, per rendere possibile che un giocatore si senta partecipe di entrambi i ruoli allo stesso tempo. È qualcosa di cui siamo a conoscenza dall’inizio.

Cosa vi ha spinto a basare il gioco soprattutto sulla modalità cooperativa, sebbene sia giocabile anche in solitaria?

È venuta fuori da questa idea di collaborazione osservata in molti spy/hacker film degli anni ’90, dove c’è un agente talentuoso che però è completamente inutile senza l’aiuto e le informazioni fornite da altri. Vedi queste super spie eseguire incarichi incredibili, ma spesso si dimentica che c’è un team di supporto a garantire per la loro sicurezza. Noi vogliamo che i giocatori sentano questi ruoli in maniera genuina, che significa dividere meccaniche e informazioni a favore della comunicazione.

Potete sbottonarvi un po’ sulla modalità campagna? Quante missioni ci saranno e che longevità o rigiocabilità avrà? Inoltre, aggiungerete altre sfide nella versione 1.0?

Ci sarà una missione nel quartiere generale e otto missioni per la modalità campagna. Basandoci su quello che abbiamo fino ad ora, il tempo totale di gioco si aggira sulle 15 ore e le missioni sono altamente rigiocabili per tutt’una varietà di ragioni. Prima tra tutte, i giocatori saranno in grado di giocare sia come spia che come hacker e l’esperienza di gioco è molto diversa. Secondariamente, abbiamo inserito alcuni elementi random nei livelli, per esempio: lo spawn di telecamere di sicurezza, nemici in posizioni differenti con routine di perlustrazione varie, password e codici che cambiano ad ogni nuova run.

Quante armi e gadget avremo complessivamente nel gioco? State per caso pensando di proporre diversi costumi per Katya e Martin, magari da sbloccare, come ricompensa di gioco?

Ci sono sette diversi tipi di pistole con varie tipologie di munizioni e una varietà di gadget e di strumenti hacker che saranno sbloccati coi progressi fatti durante la storia. Abbiamo tre costumi per Katya – uno per le missioni da infiltrata e uno da basso profilo, più un abito speciale riguardante una missione che verrà sbloccato per ogni stage una volta completato il gioco. Il primo costume dà a Katya un maggior numero di slot per gli equipaggiamenti e un’armatura, ma è ingombrante e vistoso. Portando più munizioni e attrezzi nessuno degli elementi di ingegneria sociale sarà disponibile, e i nemici saranno un po’ più veloci nell’identificarla come minaccia. Le meccaniche riguardanti l’ingegneria sociale nelle missioni della storia consentono ai giocatori di muoversi liberamente in alcune aree e di bypassare alcuni checkpoint di sicurezza manipolando piuttosto che usando la violenza.

Introdurrete gli achievement Steam e le carte da collezione? Come di certo saprete, molti utenti Steam impazziscono per queste cose.

Assolutamente! Ci saranno le trading card e gli achivement nella versione finale di Clandestine.

Avendo esperienza anche nel settore mobile, Clandestine un giorno potrebbe arrivare su questi sistemi di intrattenimento?

Non ci sono piani per rendere Clandestine disponibile anche sulle piattaforme mobile.

Grazie mille.

ENGLISH VERSIONE (Q&A)

Hello, please introduce yourself to our readers. Why “Logic Artists” and what are your experiences in the game development?

My name is Jonas Wæver, I’m the Creative Director at Logic Artists. Logic Artists is an independent game development studio from Copenhagen, Denmark. Our studio was established by myself and two university classmates in 2011.

Since then we’ve grown from three people to sixteen full time employees. During that growth, we’ve published two games. Our first game, Expeditions: Conquistador, is a historically themed turn-based RPG set in the Age of Exploration. As the player, you lead a Spanish expedition into the Aztec territories, which are now Mexico, a few years before Hernan Cortez, and get the opportunity to determine the course of history.

Our newest game, Clandestine, is currently in Early Access. Clandestine is a hacking and stealth based spy thriller set in the mid-1990’s. Our story begins with the mysterious disappearances and deaths of a number of spies on both sides of the former Iron Curtain. This results in the formation of a top secret special task force made up primarily of members of the CIA and the Russian FSB, to share resources in an effort to discover the intelligence leak. Clandestine is an asymmetrical co-op spy game where one player plays as Katya, the Russian FSB Agent, an on-the-ground spy character who must infiltrate and navigate the levels carefully. Our second player character is Martin, the NSA Hacker. Martin operates with a 2D interface which grants him access to the levels’ networks and infrastructure. Martin’s job is to assist Katya in her missions by providing mission-critical information and watching her back. This can include hacking devices, spying through cameras, and cracking security passwords and emails. While we’re in Early Access, we are holding back Clandestine’s story missions as we don’t want to spoil them before they’re completely done, voice-over and everything.

What has inspired Clandestine during its development?

For Clandestine, we’ve gathered lots of inspiration from various areas of spy fiction (and spy fact), with a particular interest in the spy adventure/thriller films of the 90’s, like Mission: Impossible and Sneakers. Spy fiction had a very distinct tone during the 90’s, very post-Cold War, when computer hacking became an integral part of the genre as this new and exciting thing that seemed almost omnipotent. In other ways, we were inspired by John le Carré’s novels, which are much more realistic and down-to-earth than the high-octane Tom Clancy-style stuff that usually gets turned into videogames. Of course we’ve also taken inspiration from lots of other videogames, including basically every stealth game ever made, and any game that has anything to do with hacking.

What do you think about the Steam Early Access?

The Steam Early Access program is an exciting and interesting new method of game development. One of the things that can make developing games as an independent studio more difficult is a lack of exposure to users during development. Early Access is an opportunity for indie developers to mingle with users earlier than usual. It benefits us as developers because we get a chance to try things out with our players, and the player community gets the chance to try a game they are interested in while the game is still in development and give feedback which can directly influence the game’s final mechanics. This is a rare chance for gamers to communicate directly with developers and have a legitimate voice during a game’s development. As with many of these new unorthodox methods of development there are successes and failures. There is room for flawed expectations to turn into disappointments, and for misunderstandings or miscommunication to turn out as negative outcomes and experiences for everyone involved.

We don’t believe that Early Access will work for every game project or player. Each participant (devs and players alike) must measure what they will get out of the experience and choose for themselves if they feel that Early Access is right for them. For Clandestine, we felt that Early Access would be a fantastic opportunity to show off the game mechanics to a group of interested players and gather their feedback on it. To do so without spoiling the game’s story experience we built four challenge maps with three different mission types. These maps exist within the game’s universe and will also feature as optional side missions in the final game. In this way, we could present the game’s core mechanics to players without having to worry about ruining the final experience for any of our Early Access players.

Have you already planned a release date for Clandestine 1.0?

We are planning to release Clandestine some time in May 2015.

Is there any plans to expansion packs/DLC or will it depend on the sales that will be achieved?

There will be DLC for Clandestine, but we won’t be starting any work on it until after release. If the game does well, we have some plans for expansions that we’d really like to do.

What was the most difficult aspect to balance or create in Clandestine? And why gamers should play Clandestine, in your opinion?

The hardest part to balance is that the game should be equally as playable (and ideally equally as much fun) in singleplayer as it is in co-op. Most co-op experiences revolve around parallel play, where two or more players play in the same level at the same time, but aren’t directly reliant on each other for success. Clandestine’s co-op experience focuses on this idea that a field team must work together by communicating and problem solving as a team. This makes it particularly difficult to ensure that the game is enjoyable in singleplayer also, because we can’t just take away half the enemies and call it a day, we have to add a bunch of extra features specifically for singleplayer, to make it possible for one player to fill both roles at the same time. It’s something we’ve been very conscious about right from the start.

What prompted you to base the game especially on the cooperative mode, although it is playable in solo?

It all comes back to this idea of collaboration, in some of the great spy/hacker films of the 90’s there is an agent who is very talented, but is completely out of their depth without someone feeding them information. You see these superspies performing incredible tasks, but we often forget that it is their support team that gets them through security. We wanted players to feel like they were genuinely stepping into these roles, which meant splitting up mechanics and information between them to encourage communication.

Can you tell us a bit more about the campaign mode? How many missions there will be and what about the duration and the replay value? In addition, will there be new challenges in version 1.0?

There will be a mission HQ and eight story missions in the campaign mode. Based on what we have right now, it looks like the total play time for the game will be somewhere around 15 hours. On top of that, the missions are highly replayable for a variety of reasons. First, players will be able to play as either the Spy or the Hacker and experience the game differently from these asymmetrical perspectives. Secondly, we apply some randomization to different elements of the level, for example: security cameras spawn in a variety of locations, enemies may spawn in different places and choose different patrol patterns, and passwords and door codes are randomized every time the level loads.

How many types of weapons and gadgets do you plan on adding to Clandestine? Are you thinking of proposing different costumes for Katya and Martin, maybe unlockable as a reward game?

There are seven different pistols with various ammunition types and a variety of gadgets and hacker tools that will be unlocked as the player progresses through the story. We do have three outfits for Katya – a covert ops outfit and a low profile outfit, plus a special mission-specific outfit that we plan to unlock for any mission once you’ve completed the game. The covert ops outfit gives Katya more equipment slots and armor, but carries the penalty of not being very subtle. So while she can carry more ammo and gear, none of the social engineering elements of the game will be available while wearing the tactical gear, and enemies will be slightly faster to identify her as a threat. The social engineering mechanics in the story missions allow players to move freely in certain areas and to bypass certain security checkpoints by manipulation instead of violence.

10 Steam achievements and trading cards: there will be? As you know, a lot of Steam users go crazy about these things.

Absolutely! There will be a full compliment of trading cards and achievements on full release of Clandestine.

You also have experience in mobile gaming, Clandestine may one day get on these entertainment systems?

There are no plans to make Clandestine available for mobile platforms.