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BAFTA 2015, Destiny trionfa; ecco gli altri premiati

13 Marzo 2015
0 1 minuto di lettura

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E’ Destiny, il mmofps firmato da Bungie, il protagonista ai British Academy of Film and Television Arts Game awards. Succede a the Last of Us che trionfò lo scorso anno.

Il titolo fantascientifico ha conquistato il prestigioso alloro ai BAFTA superando la concorrenza di Monument Valley, Mario Kart 8, La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, Dragon Age Inquisition ed Alien Isolation.

Il gioco più innovativo è stato The Vanishing of Ethan Carter, il miglior titolo mobile è stato Monument Valley mentre per il multiplayer è stato premiato Hearthstone: Heroes of Warcraft, il gioco di carte da collezione di Blizzard.

Ubisoft gongola con i premi per Far Cry 4 (miglior comparto sonoro) e Valiant Hearts (IP originale). Riconoscimento anche per David Braben.

A seguire la lista dei vincitori delle 18 categorie presenti peraltro già pubblicata sul sito ufficiale dei BAFTA.

I VINCITORI DEL 2015

  • Best Game: Destiny (Bungie)

  • Artistic Achievement: Lumino City (State of Play Games)

  • Game Innovation: The Vanishing of Ethan Carter (The Astronauts)

  • Audio Achievement: Alien: Isolation (the Creative Assembly)

  • Mobile & Handheld: Monument Valley (Ustwo)

  • Multiplayer: Hearthstone: Heroes of Warcraft (Blizzard)

  • Music: Far Cry 4 (Ubisoft Montreal – Cliff Martinez, Tony Gronick, Jerome Angelot)

  • Original IP: Valiant Hearts (Ubisoft Montpellier – Yoan Fanise, Paul Tumelaire, Simon Choquet)

  • Performer: Ashley Johnson (Ellie, The Last of Us: Left Behind)

  • Game Design: Middle-earth: Shadow of Mordor (Monolith Productions)

  • Story: The Last of Us: Left Behind (Naughty Dog – Neil Druckmann)

  • Family: Minecraft Console Editions (Mojang)

  • Sport: OlliOlli (Roll7 – John Ribbins, Simon Bennett, Tom Hegarty)

  • Persistent Game: League of Legends (Riot Games)

  • Debut Game: Never Alone (Upper One Games)

  • British Game: Monument Valley (Ustwo)

  • Ones to Watch: Chambara (Overly Kinetic)

  • Games Fellowship: David Braben.

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