Conosciuto ed apprezzato da un annetto pieno dagli utenti Pc, Teslagrad, platform ragionato di Rain Games è approdato a fine anno scorso anche su PlayStation 4 e PlayStation 3 dopo un ottimo (e recente) passaggio su Wii U.
Noi vi parliamo velocemente della versione PlayStation 3 che non si discosta dalle versioni Pc già testate e dalle altre già uscite e conferma tutte le belle cose che avevamo già notato ed evidenziato nella recensione Pc.
UN PLATFORM MAGNETICO…
Teslagrad è immediato. Una caratteristica piuttosto importante e molto diffusa nei giochi indipendenti con un budget non certo elevatissimo. Non rivoluziona nemmeno il genere ma propone ottimi spunti di gameplay e diverse finezze grafiche.
Dal punto di vista del gameplay, le classiche dinamiche platform (salto, corsa, arrampicata) alle quali siamo abituati si alternano a degli enigmi da risolvere sempre più difficili. Di contorno i nemici che danno la caccia al protagonista del gioco, un bambino che costretto a fuggire dalla propria casa si avventura dapprima per i tetti della tetra città di Teslagrad per poi entrare in una enorme fortezza.
Un vero e proprio castello che i più avvezzi al genere vedrabbi come una sorta di omaggio ai classici metroidvania e dei Castlevania usciti dopo Symphony of the Night.
Per andare avanti in Teslagrad, non basteranno solo, riflessi, ma anche deduzione logica e tempistica nell’intuire e risolvere alcuni enigmi “ambientali” per andare avanti.
Si tratta per lo più di alternare la polarità di alcune piattaforme ed utilizzare al meglio la polarità positiva e negativa (rappresentata dai colori blu e rosso nel gioco) facendo attenzione anche ai magneti ed ottenere i giusti risultati evitando di andare a finire in punti di non ritorno.
La risoluzione di alcuni puzzle, che di fatto attivano per breve tempo l’effetto levitazione, porterà in posti altrimenti impossibili da raggiungere. Importante, in questa ottica, ricordare come sia utile tornare indietro dopo aver attivato alcuni interruttori o piattaforme: saranno aperte nuove strade che prima erano chiuse. I meandri del castello offrono queste sorprese.
La chiave, va da se, sarà l’elettromagnetismo e l’incontro con alcune creature meccaniche attiverà di fatto questa caratteristica che dovremo tentare di sfruttare a nostro favore.
Nel corso dell’avventura si troveranno anche degli equipaggiamenti che faranno al caso nostro. Troviamo anche la possibilità di teletrasportarci in modo temporaneo ed anche armi di incredibile efficacia. Combinare i vari poteri e capire dove e quando utilizzarli sarà fondamentale.
C’è anche da ricordare che se si viene toccati da un nemico si muore e si riparte dall’ultimo punto di controllo.
Fortunatamente i checkpoint sono tantissimi e piazzati in modo piuttosto intelligente per cui non si dovrà tornare troppo indietro. Bene la longevità, sempre considerando che si tratta di un titolo indie e la varietà degli ambienti. E’ presente anche una mappa che sarà utile per non perderci troppo nei dedali.
… UN FASCINO MAGNETICO
Dal punto grafico, Teslagrad ricorda molto i platform dell’era a 16 bit (la grafica è troppo pulita per ricordare quelli ad 8 bit, ndr) con tanta linearità ma con un level design molto attento, vario e dettagliato.
Interessanti anche alcuni giochini di prospettiva (soprattutto tra i tetti di Teslagrad) e gli ottimi effetti ambientali. Abbiamo apprezzato anche lo stile, semplice ma estremamente pulito che in alcuni punti tocca vette veramente notevoli ed incantevoli.
Ci è piaciuto anche il commento sonoro con buoni brani di accompagnamento che aumentano l’atmosfera.
Il tutto si muove in maniera pulita anche se a volte ci sono delle imperfezioni nello scrolling. Un’altra piccola pecca da rilevare è la lieve imprecisione dei comandi che rende alcune operazioni, anche all’apparenza elementari, un po’ più difficili.
COMMENTO FINALE
Teslagrad conferma anche su PlayStation 3 quanto di buono visto e giocato su Pc lo scorso anno. Un platform di cui è facile infatuarsi e difficile smettere. Il gameplay accenna non poco all’elettromagnetismo, del resto il nome del gioco include il suffisso Tesla, ovvero uno dei più grandi scienziati visionari degli ultimi secoli ed inventore (tra l’altro) della corrente alternata.
Oltre a questo omaggio, Teslagrad propone sfide interessanti e sa miscelare bene sia le fasi action platform che quelle in cui bisogna usare la materia grigia il tutto accompagnato da una buonissima realizzazione tecnica, da una bella grafica e da un sonoro che fa appieno il suo dovere.
Il panorama indie su PlayStation 3 è discretamente ampio ma mai come su Pc, mentre su PlayStation 4, per ovvi motivi di gioventù, non sono tantissimi i titoli platform presenti. Per gli utenti Sony amanti del genere si preannuncia quindi un acquisto quasi obbligato.
Pregi
Tecnicamente solido. Ottimo level design. Gameplay diretto. Enigmi interessanti e soddisfacenti...
Difetti
... ma alcune volte un po' difficili. Qualche incertezza nei comandi.
Voto
8,5
1 commento su “Teslagrad, Recensione PlayStation 3”