In queste settimane abbiamo più volte dato notizie su Stick It To The Man, simpatico action adventure uscito prima su PlayStation 3 e poi successivamente su altre piattaforme. Non ultime Wii U ed Xbox One senza dimenticare i passaggi su PS4 e PS Vita.
Si tratta di un titolo molto snello dallo spiccato lato artistico sviluppato da Zoink, piccola software house svedese con base a Goteborg, sotto il marchio RipStone. Stick It To The Man è uno di quei giochi capaci di prendere e rapire per la sua atmosfera e di divertire grazie a dialoghi azzeccati e ad un’azione tutto sommato snella ed immediata.
L’action adventure in questione ci ha incuriositi ed abbiamo fatto quattro chiacchiere con Klaus Lyngeled, game director (o direttore dei lavori se preferite), di Zoink. Una delle menti, dietro a questa piccola perla che non abbiamo esitato a premiare con un bel voto nonostante sia piuttosto breve, almeno rispetto ai parametri attuali.
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Si, perché giocare a Stick It To The Man può anche voler dire fare un passo indietro grazie ad una atmosfera surreale, ad un lato artistico notevole (soprattutto per un team indipendente) e ad un personaggio, Ray, davvero molto simpatico.
Un antieroe divertente così come tutti i personaggi strampalati di questa folle avventura. Abbiamo chiesto alcuni retroscena e soprattutto se ci sarà un sequel. Beh, leggeteci. E per gli amici di lingua inglese, c’è anche la versione originale delle domande e risposte. Buona lettura.
A quali giochi vi siete ispirati per la trama di Stick It to the Man?
Penso che sia stato un misto di classici film noire e i più divertenti di Woody Allen. Ma anche “Il Grande Lebowski” dei fratelli Coen.
Il protagonista ricorda alla lontana Guybrush Threppwood: imbranato, confuso, molto comico, ma alla fine riesce nel suo intento. Come è nato Ray?
Si, mi piace Guybrush, e io sono un grande fan di Monkey Island. Si, Ray è quello che si chiama un eroe per caso. Penso che Guybrush sia abbastanza fiducioso, ma Ray non lo è. Volevo che Ray fosse molto più spaventato e nervoso…come una versione giovane e meno intelligente di Woody Allen.
Il lato artistico del gioco è stupendo grazie ad uno stile grafico che crea un’atmosfera magnetica. Da dove è nata l’idea?
E’ un mix di una vecchia prova di animazione che avevo fatto quando lavoravo con cortometraggi e solo lavorando su uno stile tutto mio durante i molti anni di illustrazioni e character design. Ma occorreva trovare uno stile che potessimo utilizzare in una piccola squadra. Molte volte un piccolo budget e le restrizioni possono costringerti a soluzioni molto più creative.
La critica ha scritto che, probabilmente, il più grosso difetto di Stick It to the Man risieda nel fatto che sia troppo corto. Voi come la pensate?
Penso che non avremmo potuto farlo più lungo, credo che per questo tipo di gioco ci sia una lunghezza perfetta. Ci sono tanti giochi la fuori e la maggior parte delle persone non hanno nemmeno il tempo di finire tutti i giochi che acquistano. Io personalmente preferirei tempi molto più brevi e impiegare tutto l’impegno in qualità piuttosto che quantità.
Avevate in mente altri capitoli per la trama?
Nessun capitolo. Ma ho un’idea per un sequel.
Il gioco è comunque stato (giustamente) valutato molto bene. E’ stata una delle sorprese più gradevoli di fine anno sul lato indie. Ve lo aspettavate?
Quando ho letto alcuni dei primi script di dialogo da Ryan Nord ho potuto vedere immediatamente che sarebbe stato davvero divertente. Quindi ho sperato che alla gente piacesse. Ma io sono ancora sopraffatto dalla lettura di ogni recensione. Sono molto felice che tanti, ancora oggi, scelgano il nostro prodotto. Credo che le persone apprezzino davvero i giochi pazzi 🙂
Dal punto di vista tecnico, c’è qualche cosa avreste voluto migliorare?
Vorrei aver migliorato un po’ di più i controlli di puntamento per il braccio.
Il gioco è stato pubblicato recentemente su Xbox One dopo essere uscito su Pc ed altre console. Avete pensato ad una versione mobile?
In questo momento siamo immersi nello sviluppo di un altro tipo di gioco che annunceremo questo autunno. Un gioco in stile ed umorismo Zoink. Una volta fatto ciò, potremo ricominciare a pensare a Ray. Mi manca Ray.
Quando avremo notizie a tal proposito?
Forse nel 2015
Ci sono, quindi, speranze per Stick it to the man 2?
Si, certo!
ENGLISH VERSION
What games inspired you by the plot of Stick It to the Man?
I think it was a mixture of classic film noire movies and the funnier Woody Allen movies. But also The Big Lebowski from the Coen brothers.
The main character remembers Guybrush Threepwood: clumsy, confused, very comical, but eventually succeeds in his attempt. How it was born Ray?
Yes, I like Guybrush, and I am big fan of Monkey Island. Yes, Ray is what you call an accidental hero. I think Guybrush is quite confident, but Ray isn’t. I wanted Ray to be much more scared and nervous… Like a young and less smart version of Woody Allen.
The artistic side of the game is gorgeous thanks to a graphic style that creates a magnetic atmosphere. Where did you get the idea?
It’s a mix of old animation test that I did when working with short animations and just working up a style of my own during the many years of illustrations and character design. But it was also about finding a style we could handle with a small team. Many times a small budgets and restrictions can force you to much more creative solutions.
The critics wrote that, probably, the biggest defect of Stick It to the Man is the that it’s too short. What do You think about it?
I think we couldn’t have made it longer, I think for this type of game it’s a perfect length. There are so many games out there and most people don’t even have time to finish all the games they buy. I would personally prefer a lot shorter and instead put all the effort into quality than quantity.
Did you have in mind other chapters for the plot?
Not chapters. But I do have an idea for sequel.
The game however was rated very well. It was one of the most pleasant surprises of end of the year on the indie side of the industry. Did you expect this result?
When I read some of the first dialogue scripts from Ryan North I could instantly see that it would be really funny. So I really hoped people would like it. But I am still overwhelmed with every review. Very happy that so many actually get us. I guess people do really like crazy games 🙂
By a technical point of view, is there anything that you wanted to improve?
I would like to have improved the aiming controls for the arm a bit more.
What do you say to fans who ask the second version? Do you have something in mind?
Right now we are deep into another kind of game, which we will announce this autumn. A game with Zoink style and humor. Once that is done we might start thinking of Ray again. I miss Ray.
When we hear about this?
Maybe 2015…
Is there any hope for Stick it to the man 2?
Yes. Of course !