Continua il flusso di informazioni su Dragon Age: Inquisition. BioWare ha infatti diffuso altri dettagli. E dopo averci stupito riguarda le oltre 200 ore di gameplay per concludere nella sua interezza l’action gdr a sfondo Fantasy, veniamo a conoscenza di altro.
Un modo per aspettare il 21 novembre, data d’uscita del gioco su Pc e console. Andiamo ai dettagli.
In primis, gli sviluppatori hanno parlato delle dimensioni della mappa. La sola area Hinterlands sarà più grande di tutta quella esplorabile in Dragon Age: Origins, amato primo episodio della saga ruolistica.
Da Gameranx apprendiamo del sistema di crafting, o se preferite di personalizzazione che promette grandi soddisfazioni e profondità. Il sito porta ad esempio la creazione dell’armatura. Sarà possibile sceglierne il tema (pattern), i materiali per il corpo e quelli delle parti aggiuntive.
Ogni decisione influenzerà non solo l’aspetto esteriore dell’oggetto ma anche le statistiche e la sua effettiva efficacia durante il gioco.
Qualche nota tecnica: BioWare ha ribadito il fatto che Frostbite 3 sia un engine molto potente, più di quello utilizzato per il predecessore.
E’ stato confermato il cloud save cross platform che permette di giocare una partita in una piattaforma, salvarla e continuarla su un’altra, a patto, di possedere il gioco.
Da GamingBolt, invece, Mike Ladilaw, direttore creativo del gioco, ha parlato anche del level-cap.
“La chiave non è avere il level-cap – dice al noto sito – quando ad un certo punto si smetterà di guadagnare esperienza sarà, in un certo senso, una brutta cosa. Il modo di guadagnare l’esperienza in Inquisition è semplice. Se si affronteranno mostri di livello troppo basso rispetto ai personaggi che si controllano, non daranno punti esperienza. Questa è una meccanica standard nei gdr e quando si arriverà al limite e non si guadagnerà più esperienza, vorrà dire che probabilmente si sarà fatto tutto quello che c’era da fare”.
Sempre da GamingBolt, Cameron Lee, produttore di Dragon Age: Inquisition, ha detto qualcosa sul finale assicurando che non ci sarà un caso Mass Effect 3.
All’epoca, infatti, la fine del gioco venne così contestato che gli sviluppatori furono costretti a sviluppare un dlc ad hoc per spiegare meglio il tutto e placare gli animi. Era l’estate di due anni fa.
“La controversia sul finale di Mass Effect è stata solo una questione legata al finale. BioWare ha avuto storie di successo nel campo della scrittura di tanti giochi e per tanti anni, non vogliamo cambiare il mondo in cui raccontiamo una storia. Abbiamo naturalmente tenuto conto del feedback sul finale di Mass Effect, come facciamo con tutti i nostri titoli. Ma sì, eravamo consapevoli della reazione dei fan a quel finale, confidavamo in noi stessi che non avremmo fatto qualcosa che avesse un impatto simile su Inquisition”.
Ed infine, sono trapelata anche alcune immagini sulla selezione dei personaggi. Ve le riportiamo: si tratta di screenshots firmati da IGN e realizzati nel corso di una loro diretta dalla Gamescom 2014 che si è conclusa a Colonia. Li abbiamo trovati su questo sito.