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Gamescom 2014, Bloodborne in immagini, video e nuove informazioni su ambientazione, trama, combattimenti, difficoltà

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Torniamo a parlare di Bloodborne grazie alla sua presenza alla Gamescom 2014 di Colonia. Oltre allo spettacolare materiale multimediale tra nuove immagini e trailer dedicato che vi proponiamo nel post, ci sono alcuni nuovi dettagli sul venturo action gdr ad ambientazione Dark Fantasy di From Software.

ESPLORAZIONE

Uno degli aspetti fondamentali sarà l’esplorazione che andrà fatta attraverso scenari oscuri ed evocativi ma decisamente minacciosi. Gli autori elogiano le capacità della PlayStation 4 in gradi di amplificare questo.

TRAMA

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La trama di Bloodborne non si svilupperà soltanto entro i confini della città di Yharnam, ma anche fuori.
Il protagonista troverà lungo il cammino nuove armi ed oggetti da unire che daranno vita a strumenti di straordinaria potenza, alcuni dei quali si vedono nell’ultimo trailer.
Proprio come in Demon’s Souls la ricompensa sarà importante e sarà equiparata all’impresa o al compito svolto. Anche questo gioco avrà un approccio hardcore all’esperienza che sembra ormai diventato il marchio di fabbrica della software house che sviluppa il gioco.

COMBATTIMENTI

Bloodborne offrirà un sistema di combattimento inedito e, a detta degli sviluppatori, più dinamico rispetto a quanto fatto in precedenza da From Software.
Ci vorranno rapidi spostamenti continui a dispetto delle attese strategiche.
Il Regain System, questo il sistema, in tal senso, consentirà di recuperare energia vitale mettendo a segno determinate strategie. Contrattaccare i nemici con un’arma dotata di lama dopo aver subito un danno. Restituendo il colpo subito, insomma, si potrà riacquistare una quantità variabile di salute ma sarà importante il tempismo.

SULLA DIFFICOLTA’

E non finisce qua. Perché in questi giorni di fiera a Colonia, VG247 è riuscita a parlare con Masaaki Yamagiwa, produttore dell’atteso action gdr esclusivo per PlayStaion 4. Yamagiwa ha spiegato le differenze tra Bloodborne con Demon’s Souls e Dark Souls.

Sintetizziamo il tutto scrivendo subito che l’obiettivo non è quello di punire i giocatori. E questo è confermato dalle parole del produttore:

“Nei giochi precedenti si moriva troppo e si doveva perservarare – dice – ma uno dei nostri obiettivi principali su questo gioco è il non punire il giocatore. Non è la nostra volontà. Vogliamo offrire un titolo che i giocatori amino. Se piace, sicuramente avrà le giuste motivazioni per andare avanti. La sensazione di punizione è molto più bassa”.

E poi a continuato rassicurando comunque gli utenti hardcore:

“Naturalmente non possiamo tradire o deludere i fan, sono molto, molto importanti. Sono i principali ambasciatori del gioco. Ma vogliamo che più persone possano condividere questa esperienza”.

Il gioco, quindi, dovrebbe essere adatto anche ai meno esperti. Vedremo quanto le parole di Yamagiwa saranno concretizzate nella difficoltà.

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