Di Edoardo Ullo (ha collaborato Carlo Lucera)
Come già i più sapranno, Reaper of Souls, la prima grande espansione di Diablo III sta imperversando da qualche settimana su Pc Windows e Mac ed è giunto, finalmente, il tempo di dire la nostra.
Dopo averla spulciata in molte sue caratteristiche ed apprezzato la nuova veste dell’action gdr firmato Blizzard siamo pronti a dire la nostra su quella che, vi anticipiamo fin da subito confermando quanto scritto nella nostra anteprima, è una rivoluzione ben congegnata e, a nostro dire, ben riuscita.
Si tratta di un deciso passo in avanti rispetto a quanto visto fino ad un paio di mesi fa che è stato anticipato dalla gigantesca patch 2.0 che ha di fatto preparato Diablo III a questa sua espansione aggiungendo prima ancora di Reaper of Souls stesso, alcune meccaniche nel gameplay ed anche nei menu interessanti ma anche il nuovo sistema Loot e la nuova concezione dei livelli Paragon.
L’espansione ha poi portato un nuovo eroe: il Crociato, il quinto atto della storia principale e la modalità Avventura che danno maggiori possibilità di rigiciocabilità del titolo aggiungendo ore di divertimento assicurato soprattutto agli amanti del genere.
ATTO V: UN PO’ DI TRAMA PRIMA DI TUTTO
E’ vero che l’arco narrativo degli action gdr viene spesso e volentieri messo in secondo piano. Ma un cenno alla trama di Reaper of Souls va doverosamente fatto anche perché anche in Diablo III, sparsi per le lande di Sanctuary, è possibile collezionare vari racconti (i diversi diari, testamenti e quant’altro di diversi personaggi) sulle tante storie che si intersecano nel gioco.
E così veniamo a sapere che Malthael, l’arcangelo della Saggezza, “fratello” di Tyrael ha perso il senno perché corrotto dalle potentissime forze del male ed è riuscito a mettere la mani sulla Pietra Nera delle Anime. Il suo obiettivo è quello di sterminare tutto e tutti, demoni si, ma anche e soprattutto la razza umana.
Il Regno Celeste ed i Demoni degli Abissi sono ancora in lotta. Tocca nuovamente a noi a sfidare la Morte ed a compiere l’impossibile salvando l’umanità dalla furia di Malthael e del suo esercito corrotto e corruttore.
Saremo ancora noi, l’ago della bilancia.
IL CROCIATO: IL NUOVO EROE
Conosciamo, quindi, grazie alla espansione il Crociato, un nuovo eroe ovvero la sesta classe che va ad aggiungersi al Mago, al Barbaro, al Monaco, al Cacciatore di Demoni ed allo Sciamano.
Si tratta di un guerriero incline al combattimento in mischia votato alla divinità di Zakarum. Il Crociato ha una posizione privilegiata nel corpo dei Paladini (e chi si ricorda di Diablo II non potrà fare a meno di fare paragoni tra le due classi).
Dotato di una armatura pesante si può permettere di andare in mischia con l’efficacia del Barbaro. Il Crociato utilizza lo scudo non solo per respingere i nemici ma anche per colpirli. La sua arma preferita è il simpaticissimo mazzafrusto.
Ovviamente anche il Crociato è strutturato come le altre classi del gioco. Le abilità primarie generano Collera, riempiendo l’indicatore posto sulla barra inferiore dello schermo; le skill secondarie, invece, consumano la collera accumulata colpendo con sonora potenza i nemici.
A queste abilità si aggiungono i poteri difensivi, quelli d’utilità e infine le due categorie che lo caratterizzano, Leggi e Condanna.
Il Crociato resta una delle classi più forti e resistenti del gioco ed anche, aggiungiamo noi, molto versatile e divertente.
E’ adatto ai giocatori alle prime armi mentre le abilità attive e passive dei livelli avanzati ne fanno un’ottima scelta per un utente esperto in cerca di un tank per giocare a livello Tormento o ai Varchi del Nephilim.
Pur preferendo il ruolo da solita, il Crociato è anche un ottimo supporto al party. Alcune sue caratteristiche danno bonus e potenziamenti ai compagni di ventura, come l’aumento della rigenerazione della salute, l’incremento della velocità d’attacco e di movimento.
LEVEL CAP AUMENTATO, NUOVE CARATTERISTICHE E LIVELLI PARAGON
Parlando del Crociato non potevamo approfondire anche alcune novità legate a tutti i personaggi ed alla loro gestione.
In primis bisogna ricordare che il level-cap è salito da 60 a 70. Chi aveva personaggi di 60° livello ed aveva già ricevuto promozioni nei livelli di eccellenza entrando nel Paragon, riprenderà l’avventura dal V atto avanzando solo nei livelli “normali” fino a raggiungere quota 70.
Al 61° i personaggi ricevono una nuova abilità attiva, mentre al 70° si sblocca l’ultima abilità passiva.
La patch 2.0, inoltre, aveva anticipato il nuovo sistema Paragon con la possibilità ad ogni passaggio di livelli di eccellenza di assegnare un punto ad una delle caratteristiche.
Come già scritto nella nostra anteprima, questo va a colmare la clamorosa assenza di gestione dei punti abilità che erano distribuiti autonomamente dal gioco.
Ci sarà la massima libertà di azzerare questi punti e di ridistribuirli nelle 16 abilità suddivise in 4 categorie principali: Base, Offesa, Difesa e Utilità. Questi punti saranno accumulabili fino al livello 800 di Paragon. Dopo questo limite si potrà andare avanti senza però poter migliorare il proprio eroe. Almeno per il momento…
Da ricordare, infatti, che adesso che i livelli di eccellenza sono infiniti… anche perché per giocare a Tormento VI l’eccellenza non è mai abbastanza e che questi livelli Paragorn vengono condivisi con tutti i personaggi legati al proprio account.
L’ultima nota di questo paragrafo è dedicata alla presenza di una nuova artigiana: l’Incantatrice Mistica Myriam Jahzia che permette di tramutare l’aspetto esteriore del proprio equipaggiamento (trasmografia) ma anche e soprattutto riassegnare le abilità magiche, previo l’utilizzo di materiali da raccogliere.
Nondimeno, sono saliti anche i level-cap degli altri due artigiani, fabbro e gioiellieri vista anche l’espansione di armi ed armature più potenti e di diamanti sempre più perfetti ed efficaci.
Espanso, dunque, il crafting, o se volete la personalizzazione, degli oggetti in gioco che saranno vincolati all’account onde evitare degli “scambi illeciti”.
LOOT PIU’ CONCRETO E NIENTE CASA D’ASTE
Anche il sistema di Loot è stato anticipato dalla patch 2.0. Si tratta, per chi non è avvezzo, dei ritrovamenti degli oggetti. I famigerati drop, adesso, sono più concreti perché i personaggi raccolgono spesso e volentieri da terra, dai forzieri o dai nemici, mostri e boss eliminati, degli oggetti utilizzabili dalla loro classe.
Prima di questa variazione capitava spesso e volentieri di trovare armi o armature adatte ad una classe diversa. Inutile dire che questa caratteristica supplementare sia molto gradita perché velocizza e rende meno problematica la crescita del proprio eroe.
Sembra, inoltre, superfluo ricordare ma è giusto farlo per dovere di cronaca il taglio della casa d’aste (sia quelle con moneta di gioco sia quella con soldi reali) fin dal 18 marzo scorso.
TORNA L’AMBIENTAZIONE DARK
Chi aveva criticato Diablo III alla pubblicazione (15 maggio 2012) per aver snaturato il suo stile oscuro, con Reaper of Souls tornerà a respirare la “sana” atmosfera dark che caratterizzava i primi due capitoli.
Il Cuor della Marca con le sue tonalità cupe, la pioggia e l’aria tormentata è davvero ben fatta e dettagliata.
Anche i nuovi nemici sono ben caratterizzati e “si intonano con l’ambiente”. Tra storia principale e quest secondarie davvero interessanti e ricche di nuove sfide, il quinto capitolo offre approssimativamente 5-6 ore di storia in più. Questo può sempre variare sia dal proprio approccio personale che dal livello di difficoltà (Tormento VII ad esempio è una tortura continua e già la sfida, a seconda del proprio personaggio diventa ardua da Maestro, ossia il livello che precede i sei del Tormento).
Aluni boss sono molto carismatici. Non facciamo nomi per evitare alcune anticipazioni. Ma alcuni potrebbero rendervi la vita davvero difficile.
Altri lo sono meno e Malthael probabilmente sarebbe potuto essere sfruttato meglio sul piano narrativo.
Le mappe sono inoltre vaste, ricche di anfratti e ben variegate. Farà piacere girovagare per la città e per le lande oscure.
MODALITA’ AVVENTURA
Altra introduzione di un certo peso di Reaper of Souls è la Modalità Avventura. Questa si attiva una volta concluso il V atto della modalità Storia.
In questa appendice, i giocatori possono liberamente muoversi per i punti segnati nelle mappe delle cinque macro-regioni di Diablo III: Reaper of Souls. Tyrael darà nuovi incarichi da compiere senza un determinato ordine prestabilito.
Uccidi questo, elimina i nemici in questa zona e così via. Ultimate le cinque missioni indicate, si otterranno ulteriori ricompense molto interessanti, senza dimenticare che ogni singola missione offre sfide differenti e varie utili a dare un diversivo a chi ha concluso la Campagna Principale e vuole dedicarsi al miglioramento del proprio eroe.
Da sottolineare la presenza dei Varchi del Nephilim, che in maniera simile a quanto avviene con i dungeon in alcuni MMO, mettono sul piatto sfide casuali con ricche vincite al seguito. A tal proposito, in seguito, potrebbero esserci degli sviluppi proprio su questa caratteristica che aggiunge ulteriore pepe al già ricco piatto.
UN PO’ DI TECNICA
Passiamo ora al lato più freddo della nostra recensione. L’analisi tecnica di Reaper of Souls. Non c’è moltissimo da dire salvo che il level design del quinto livello ci è piaciuto moltissimo unitamente ai nuovi menu adesso più comodi ed immediati.
C’è qualche sporadico rallentamento nelle situazioni di maggior confusione ma nulla di insormontabile. Splendidi, come sempre, i filmati in computer grafica.
Ottimo il comparto sonoro sia per quanto concerne le musiche che per quanto riguarda il doppiaggio che continua la strada già intrapresa col gioco liscio.
CONCLUSIONI
Cosa aggiungere di più? Reaper of Souls rappresenta il rilancio completo di Diablo III. Continuiamo a pensare che forse sarebbe dovuto essere questo il vero Diablo III uscito quasi due anni fa.
Con tante patch, la volontà (e necessità) di ascoltare le opinioni del pubblico ed olio di gomito, Blizzard ha limato le cose che non andavano e successivamente piazzato l’espansione.
Reaper of Souls offre molta carne al fuoco, un nuovo personaggio, un nuovo atto, una nuova modalità, i Varchi del Nephilim, un nuovo artigiano, i punti eccellenza da assegnare alle caratteristiche, un level cap superiore ed altro materiale sufficiente a tenere alto l’interesse nel giocare e rigiocare Diablo III.
Forse, ad onor del vero, la trama della Campagna single player avrebbe potuta essere ancora più ricca. Benché piena di spunti interessanti, il tutto sarebbe potuto essere più ampio. A questo punto chiediamo già un sesto atto ed un nuovo personaggio anche se abbiamo trovato il Crociato molto divertente da giocare ed estremamente valido e solido in tutto, anche in carisma.
Ed inoltre, Malthiel ci è sembrato un personaggio non troppo carismatico. Forte, per carità, ma ci sono poche tracce concrete della sua presenza nel gioco. Per il resto, possiamo solo consigliare caldamente Reaper of Souls capace di dare nuova vita e linfa a Diablo III. Lo dimostrano i 2,7 milioni di copie vendute.
Pregi
Reaper of Souls offre tante varianti al gioco liscio. Il Crociato è davvero un bel personaggio. Assegnare i punti eccellenza ridà all'action gdr di Blizzard una linea GDR. Loot migliorato. Atmosfera cupa alla Diablo.
Difetti
Forse la presenza di Malthiel sarebbe dovuta essere pressante nel gioco. Avremmo gradito più contenuti nel V atto della campagna.
Voto
9
Complimenti per l’articolo, in pratica è un acquisto obbligato.