Stick It To The Man (Recensione PlayStation 3)
Ray è un ragazzo come tanti altri con un lavoro non esattamente appagante che però gli consente di vivere una vita assolutamente normale.
Fa il collaudatore di caschi… ed un bel giorno deve utilizzarne uno fatto di bucce di banana ed altri materiali non esattamente resistenti. Dopo averlo provato con esiti tutto sommato positivi, torna a casa dalla sua fidanza, Arlene, ma dal cielo, casualmente, cade da un aereo governativo un oggetto non meglio identificato che lo centra in pieno…
Partono da qui le incredibili vicende di Ray in Stick It To The Man, avventura-platform firmata da Zoink per Ripstone per PSN in arrivo in Europa il prossimo 20 novembre. Il titolo è proposto a prezzo budget a 12,99 euro con uno sconto del 20% in questa fase di prenotazione e quindi a 9,99 euro. Un titolo che, ci sentiamo subito di dire, è stata una gran bella sorpresa.
DATEMI UN BRACCIO ROSA E VI CAMBIERO’ IL MONDO…
Dalla nostra breve introduzione abbiamo descritto la vita di Ray che inevitabilmente cambia dopo questo incidente. Già, perché dopo questo sinistro, dalla testa del nostro eroe spunterà un braccio ed una mano rosa che gli conferisce alcuni poteri fondamentali per risolvere quello che di li a poco dovrà affrontare.
Il braccio gli consente di leggere nella mente delle persone (i vari personaggi non giocanti più o meno protagonisti di questo gioco) ma anche di convertire in stickers (o adesivi se preferite) alcuni oggetti particolari dai pensieri altrui ed anche di saltare in piattaforme che diversamente non potrebbe mai raggiungere, utile per arrivare in luoghi chiave.
PUZZLE ED ACTION SI ALTERNANO
La natura di Stick It To The Man è un misto tra azione e puzzle. Proprio la risoluzione degli enigmi ben congegnati è sicuramente la parte migliore del gioco. Quella più divertente con problemi surreali ed assolutamente fuori di testa che però hanno una certa logica pur rimanendo del tutto illogici secondo il pensiero convenzionale. Ad esempio, ci capiterà di leggere i pensieri di un cane e quelli di un coccodrillo, materializzarli e riuscire a prendere la dentatura esagerata del rettile per poterla piazzare nella bocca del cane che sarà poi libero di vendicarsi di due bulletti che lo prendevano in giro.
La parte action, basata sul modello dei platform 2,5d “ragionati” diventa molto ma molto limitata, quasi accessoria ed aiuta a velocizzare il ritmo del gioco ma non presenta sfide o passaggi particolarmente duri da superare. Ci si concentrerà più sugli enigmi che seppur brillanti sono comunque intuibili.
TRAMA E DIALOGHI FUORI DAL COMUNE, FUORI DI TESTA E DIVERTENTE
Uno dei punti forti di Stick It To The Man è senza dubbio la trama fuori dal comune, fuori di testa e, aggiungiamo, fuori di tutto che riesce a tenere incollati davanti alla televisione e spingere il giocatore ad andare avanti per sapere come continua.
Lo stile narrativo è leggero ma allo stesso tempo è ricco di tanti riferimenti esterni e profondo grazie ai dialoghi con punte addirittura geniali nella loro essere demenziale. Ci capiterà di percepire il rammarico di un uomo imprigionato in un bagagliaio di una macchina rammaricato per non poter finire Silver Surf sul Nes ma anche di sapere che Arlene, la fidanzata di Ray essere guarita dalla fobia per l’uva. Si, avete letto bene, l’uva. Molti personaggi hanno il loro carattere, e background catturati nella trama di gioco. I dialoghi, oltre ad essere interessanti e, come già detto, particolarmente divertenti, sono fondamentali per andare avanti.
La trama ci fa fare un viaggio onirico attraverso mondo coloratissimo, a tinte forti e soffuse al tempo stesso, personaggi strampalati ma anche attraverso luoghi incredibili come anche i propri sogni e le proprie paure. Argomenti forti trattati però con leggerezza. Ray sarà psicoanalizzato e passerà tante peripezie per venire a capo di una situazione paradossale.
Il compito è quello di salvarsi perché braccato per un reato mai compiuto ma anche seguito da agenti segreti (una sorta di man in black misti ai clichè degli scagnozzi della mafia) sguinzagliati dal cattivone di turno che vuole indagare sulla presenza degli alieni per alimentare i suoi piani di conquista del mondo.
LA GRAFICA E’ UN GIOIELLO
Veniamo così al lato tecnico di questo nuovo titolo targato Zoink. E possiamo aggiungere tante note di merito per il lavoro svolto dal team scandinavo. L’occhio vuole la sua parte e Stick It To The Man assolve molto bene questa richiesta.
Possiamo ammirare ambientazioni in 2,5d (tutto è infatti bidimensionale pur avendo un minimo di prospettiva) coloratissime e dallo stile davvero interessante. Per intenderci, lo stile sembra quello delle marionette di cartapesta ed in più le ambientazioni sono molto varie e differenti tra loro. I personaggi dallo stile piuttosto buffo hanno i loro tratti distintivi in evidenza. Salvo gli sgherri, tutti, ma proprio tutti quelli che incontreremo avranno il loro carattere anche grafico. Il tutto crea un’atmosfera deliziosa e con qualche piccola animazione piuttosto interessante. Possiamo dire senza esagerare, di trovarci di fronte ad un piccolo gioiello. Piccolo piccolo, però, e poi vedrete il perché.
Il comparto sonoro svolge il suo dovere in modo encomiabile. Il doppiaggio inglese aggiunge tono all’azione con espressioni convincenti. Simpatiche e molto orecchiabili le musichette proposte. Segnaliamo come brano principale la presenza di Just Dropped In di Mickey Newbury.
INTENSO… MA BREVE
Ultima nota prima delle conclusioni: Stick It To The Man ha il pregio di essere giocato tutto d’un fiato grazie ad un insieme tecnico-narrativo azzeccato. Peccato però che questo gioco risponda alla massima “Un bel gioco dura poco”.
Stick It To The Man dura una manciata di ore. Quattro o cinque, anche se alla prima tornata, tra tentativi, dialoghi e morti, siamo nell’ordine delle sei, massimo sette. Ed i più smaliziati potrebbero metterci anche meno di quattro ore. Dieci capitoli di cui uno introduttivo, uno di tutorial ed un altro ancora (non vi diciamo quale) piuttosto breve, compongono il gioco che alterna stage più grandi ed intensi. Molto variegato, è vero, ma piuttosto breve.
CONCLUSIONI
Stick It To The Man è sicuramente una piccola grande sorpresa. Un gioco che si fa apprezzare per le sue tantissime qualità sia dal punto di vista tecnico di cui abbiamo già parlato con un character design particolare, tonalità forti e soffuse al tempo stesso e tante finezze. Un sonoro adeguato sia per il doppiaggio piuttosto azzeccato anche se non memorabile ed alcune canzoni molto orecchiabili. Non finiremmo mai di elogiare questo titolo ma il nostro dovere è anche quello di elencare le cose che non vanno. E sono sostanzialmente due. Anche se il primo è soggettivo. Stiamo parlando della longevità esigua del gioco e di un grado di sfida non troppo alto.
Se la longevità, infatti, può essere una scelta degli autori che comunque sono stati in grado di concretizzare una bella trama giocabile e godibile capace di regalare attimi spensierati e di rapire; l’altro è invece un dato di fatto. Stick It To The Man è piuttosto semplice. Anche qui potremmo dire che molto probabilmente si tratta di un gioco rivolto ai più piccoli. Ad ogni modo, questo, nel bene o nel male è Stick It To The Man che, se appassionati del genere, vi consigliamo caldamente anche per passare qualche ora in totale spensieratezza anche se avremmo gradito un paio di capitoli in più. Ci chiediamo a questo punto se Zoink non stia pensando ad un seguito.
IMMAGINI
Pregi
Trama follle. Dialoghi brillanti. Ambientazione deliziosa. Comparto tecnico di prim'ordine. Divertente. Mai frustrante.
Difetti
Tanto spettacolo dura poco. Forse un filino troppo semplice.
Voto