Arriva il primo dlc per Total War: Rome II. Lo strategico su Pc a sfondo storico sviluppato da The Creative Assembly per il publisher Sega si arricchisce col Pacchetto Cultura Tribù Nomadi. Il prezzo è di 7,49 euro ma fino a prima del 29 ottobre sarà possibile scaricarlo a titolo gratuito.
L’espansione, gratis per i primi sette giorni, aggiunge una nuova cultura composta da tre fazioni giocabili a Total War: Rome II, da utilizzare nelle modalità Campagna per giocatore singolo o multigiocatore e nelle battaglie personalizzate e multigiocatore.
E’ dunque possibile impersonare i feroci Roxolani, gli indipendenti Massageti e i fieri Sciti reali. Formate da esperti predoni e cavalieri leggendari, le tribù nomadi sono pronte a lasciare le steppe e a colpire i facili bersagli degli imperi sedentari.
Con la loro indipendenza, la potente cavalleria e la capacità di radunare vigorosi eserciti in breve tempo, le tribù nomadi aggiungono una dimensione culturale totalmente nuova a ROME II.
Nuove caratteristiche:
Nuove fazioni giocabili – Roxolani, Massageti e Sciti reali offrono ciascuno un nuovo modo di affrontare la campagna con le loro unità militari, i tratti distintivi e gli stili di gioco esclusivi.
I Roxolani sono mercanti e conquistatori, e combattono al meglio quando si trovano in territorio nemico; gli Sciti reali sono arcieri esperti ed eccezionali artigiani; mentre lo spirito indipendente dei Massageti li fa combattere al meglio quando difendono il proprio territorio, e la loro esperienza nell’allevamento assicura ottime entrate dal bestiame.
Nuovi tratti culturali – Tutte le tribù nomadi hanno slot di reclutamento extra nelle loro province di origine, che consentono di creare eserciti rapidamente. Razzie e saccheggi sono inoltre diventati per loro una forma d’arte, consentendo di ottenere guadagni maggiori rispetto alle altre fazioni.
Nuovi obiettivi culturali – Le tribù nomadi possiedono nuove condizioni di vittoria militari, economiche e culturali, oltre a una serie esclusiva di obiettivi bonus ispirati alla storia delle steppe. Ogni fazione, inoltre, dovrà affrontare specifici problemi ed eventi.
Nuova tradizione militare – Gli eserciti delle tribù nomadi hanno una nuova ed esclusiva tradizione militare: Orda nomade. Questa tradizione aumenta il raggio di movimento dell’esercito, il morale delle unità quando combattono in territorio nemico e, in proporzione all’ampio utilizzo di cavalli e cavallerizzi da parte delle tribù, riduce il conto di reclutamento delle unità di cavalleria.
Nuove unità:
Il Pacchetto Cultura Tribù nomadi offre fazioni che, con esperti arcieri e cavalieri senza pari, si affidano alla cavalleria come spina dorsale del proprio esercito. Con diversi cavallerizzi armati di spada, arco, giavellotto e lancia, il Pacchetto Cultura Tribù nomadi introduce anche molte letali unità a cavallo.
Nuove unità:
Il Pacchetto Cultura Tribù nomadi offre fazioni che, con esperti arcieri e cavalieri senza pari, si affidano alla cavalleria come spina dorsale del proprio esercito. Con diversi cavallerizzi armati di spada, arco, giavellotto e lancia, il Pacchetto Cultura Tribù nomadi introduce anche molte letali unità a cavallo.
MASSAGETI: truppe corazzate
Lancieri saci nobili corazzati
Ben pochi possono resistere a una carica di questi nobili esperti e corazzati.
Catafratti saci
Corazzati dalla testa ai piedi, questi cavalieri pesanti possono schiacciare chiunque si metta sulla loro strada.
Arcieri catafratti saci a cavallo
Pesanti corazze e una grande abilità nel tiro con l’arco assicurano la vittoria a questi esperti cavallerizzi.
ROXOLANI: esperti nella mischia
Lancieri reali sarmati
Lance letali rendono questi cavalieri pesanti una forza spaventosa e mortale.
Cavallerizzi sarmati
Nati per stare in sella, questi cavallerizzi armati di lancia combattono da vicino e con violenza contro gli avversari.
Cavalieri sarmati
Un uomo esperto in sella, un cavallo e una lancia possono essere una combinazione letale.
SCITI REALI: esperti nelle armi da lancio
Arcieri a cavallo reali
Poche visioni sono più terrificanti di una squadra di arcieri sciti a cavallo pronti a scoccare.
Schermagliatori sciti reali
I nemici della Scizia temono, giustamente, questi esperti giavellottieri a cavallo e le spade che brandiscono dopo aver sferrato il primo attacco.
Nuovi edifici:
Le truppe nomadi sono fiere della loro indipendenza e vivono nelle tende. Questo appare evidente nella mappa della campagna osservando i loro insediamenti e le loro città, composti principalmente da tende e yurte piuttosto che da strutture in mattoni e pietra. Inoltre le loro catene degli edifici sono diverse da tutte le altre fazioni presenti in ROME II; rispecchiano lo stile di vita nomade e assegnano bonus che potenziano le capacità dei nomadi come pastori, cavalieri e arcieri.
Cibo:
Visto lo stile di vita itinerante delle tribù nomadi le loro riserve di cibo – e, in misura maggiore rispetto alle altre fazioni, i loro introiti – dipendono principalmente dall’allevamento degli animali. Per questo motivo la loro catena di produzione del cibo comincia con i Recinti di pecore per poi passare alla Tessitrice e in seguito al Costruttore di yurta.
Una seconda catena di accampamenti sostituisce le fattorie nelle catene di edifici standard, e offre bonus sempre maggiori agli introiti provenienti dal bestiame. La catena di accampamenti parte con il Campo dei nomadi, che poi diventa Campo di carri e infine Campo reale.
Ricerca
I saggi della tribù discutono con gli indovini cercando modi per migliorare la società tribale. La catena di ricerca delle tribù nomadi parte con la Tenda di enarei, che poi diventa Conclave di enarei e infine Enarei reali, e aumenta la velocità con la quale vengono sviluppate nuove tecnologie.
Scuderie
Le tribù nomadi utilizzano molto i cavalli per il commercio, i viaggi e la guerra, allevando le loro mandrie nella steppa sconfinata. La catena delle scuderie comincia con i Cavalli selvatici, che poi diventano Grossa mandria e infine Mandria reale.
Religione
Le tribù della grande steppa hanno i loro dei, e questo si riflette nella creazione di boschetti, altari e santuari unici. Le catene di costruzione relative a ciascun dio conferiscono bonus a vari aspetti dello sviluppo nomade come ricerca, introiti dall’allevamento, livello degli agenti e ordine pubblico. Alcune catene assegnano bonus anche a due delle unità fondamentali dell’esercito nomade: cavalleria da mischia e arcieri a cavallo.
Inoltre l’apice della catena religiosa dà accesso a una nuova meraviglia: il Campo di kurgan. Questo gigantesco tumulo funerario potenzia l’influenza culturale della tribù e aumenta notevolmente gli introiti provenienti dall’allevamento.
Storia delle fazioni:
Gli Sciti reali
Gli Sciti reali sono l’elite sociale e tribale della società nomade, e la loro abilità militare è pari solo all’amore per l’oro e l’ostentazione. Chiunque confonde questo lusso per debolezza di solito muore trafitto dalle lance degli sciti prima di rendersi conto dell’errore.
I Massageti
I Massageti sono una confederazione di tribù di fieri guerrieri della steppa. Ciro il Grande, fondatore dell’impero achemenide, cadde in battaglia contro di loro mentre guidava un esercito persiano nelle steppe. Sin da allora sono rimasti un popolo pericoloso, temuto e rispettato dai suoi vicini.
I Roxolani
Ogni uomo ha il suo momento di gloria, e lo stesso vale per le tribù. A mano a mano che gli Sciti si indeboliscono, i Roxolani sono pronti a levare le spade al loro posto. In sella ai loro possenti cavalli delle steppe stanno per scoprire le ricchezze del mondo “civilizzato”. Quali gloriose battaglie li attendono?
LE IMMAGINI