Dragon Age: Inquisition non sarà Open World ma includerà macro regioni
Arriva una precisazione importante sulla struttura di Dragon Age: Inquisition. Un dettaglio sostanziale che comunque viene confermato. Il nuovo capitolo della serie ruolistica di BioWare, in sviluppo per Pc e console (attuale e nuova generazione), infatti, non sarà un Open World confermando di fatto le parole scritte da GameInformer nella sua anteprima di due mesi fa (si era accennato al fatto che questo Open World non fosse così Open World).
L’ambientazione sarà divisa in diverse macro-aree staccate tra loro. Mike Laidlaw di BioWare ne ha parlato a Rock Paper Shotgun accennando ad una struttura differente.
“Tutti pensano a Skyrim – dice – ma nel caso di Dragon Age: Inquisition il mondo è un multi-regione. Si esplora il continente che fa da scenario a tutta la storia attraversando diverse regioni. Ci si trova nei luoghi per seguire gli eventi della storia”.
Non sembra, quindi, che ci sia la libertà assoluta di movimento dei giochi della serie ruolistica targata Bethesda, che comunque, come ben si sa, hanno una trama decisamente più slegata e libera rispetto a quella che dovrebbe proporre il venturo capitolo di Dragon Age.
Laidlaw dice anche:
“E’ qualcosa di vicino a quello che accadeva in Baldur’s Gate o in Dragon Age: Origins. Anche li c’erano comunque aree grandi e spazi ampi dove esplorare tante location e fare molte cose”.
In pieno stile BioWare, dunque.